FORUM Club Italiano del Colombaccio

Francesco Paci

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Risposta #10 il: 02/04/2014 - 18:17
Visitando molto poco il forum per ragioni di tempo, specie in questo periodo di ripasso dei colombacci, non ho avuto conoscenza della questione, Luca Bececco mi ha telefonato dicendomi della cosa e che sarebbe stato utile un mio intervento presso la rivista. Concordo pienamente e provvedo subito, anche con l’inserimento sul forum delle lettera inviata al Direttore Responsabile di  Sentieri di Caccia.
               
Tantissimi appassionati di caccia ai colombacci hanno letto con disappunto, ma soprattutto con sbigottimento l’articolo a firma Stefano Assirelli apparso sull’ultimo numero di Sentieri di aprile 2014, uscito da poco, dove si legge testualmente: “…..a questo proposito non si capisce come mai venga tollerato l’azionamento del piccione sulla racchetta per chi caccia i colombacci, quando la giurisprudenza condanna esplicitamente il medesimo meccanismo di sollecitamente al volo dell’animale azionato dall’uomo”.
Ebbene in poche righe l’articolista ha preso una infilata di autogol come neanche a farlo apposta avrebbe potuto.
Anzitutto sorprende chi legge, ma dovrebbe soprattutto sorprendere chi dirige una rivista per cacciatori, che vi siano contenute considerazioni evidentemente contrarie ai cacciatori. Sorprende poi non di meno, la mancanza di conoscenza del fatto tecnico della caccia ai colombacci, da parte di chi avanza osservazioni che riguardano la medesima. L’articolista parla di azionamento del piccione sulla racchetta quale azione di sollecitamente al volo: forse confonde la racchetta con la “pompa” o “cimbello” (spero conosca la differenza tra i due strumenti), ma poi parla della giurisprudenza in merito, in modo, se non partigiano, quanto meno poco informato e perciò del tutto fuorviante.
Infatti, c’è stata, alcuni anni fa, una sentenza della Corte di Cassazione che ha ritenuto integrare gli estremi del reato di maltrattamento agli animali l’utilizzo della pavoncella imbragata e fatta svolazzare dal cacciatore (di pavoncelle). A questa sentenza si è ispirata un’altra sentenza del Tribunale di Faenza in cui un cacciatore di colombacci è stato condannato per maltrattamento agli animali per l’utilizzo della “pompa” o “cimbello”, (probabilmente è questa la giurisprudenza a cui l’articolista si riferisce). In questa sentenza il Giudice riprendeva gli assunti della Corte di Cassazione, relativi alla pavoncella imbragata trasferendoli alla situazione della “pompa”.
Diceva cioè la sentenza di Faenza che l’azionamento della “pompa” sollecitava il piccione al volo, e questi, finita la corsa della funicella, inevitabilmente cadeva, restando appeso allo strumento. (va detto che l’imputato era stato verbalizzato da agenti del WWF che avevano strattonato in modo del tutto anomalo il cimbello facendolo cadere e fotografandolo in quella posizione).
Ma l’articolista perché riferisce della sentenza di Faenza e non riferisce della  successiva sentenza della Corte di Appello di Bologna che, in grado di appello sullo stesso fatto di Faenza ha assolto l’imputato cacciatore di colombacci perché il fatto non sussiste?.
Il fatto non sussiste perché il piccione sulla pompa non viene indotto a partire, e quindi a cadere, ma soltanto a fare un piccolo svolazzo tornando a posarsi sull’attrezzo, il tutto eseguito in perfetta naturalità, perché altrimenti anziché richiamo sarebbe spauracchio, e questo fatto garantisce oggettivamente, nei fatti l’assenza di maltrattamento. Infatti, se  c’è naturalità, è evidente che non c’è alcun maltrattamento. La Corte di Bologna ha recepito questa fondamentale considerazione che il sottoscritto difensore ha sottolineato e quindi ha assolto l’imputato.
Credo che la sentenza della Corte di Appello di Bologna sia più significativa di quella del Tribunale di Faenza, non solo perché ha ridiscusso la stessa questione e si tratta di sentenza emessa da un Collegio di tre Giudici, a fronte del Giudice Unico del Tribunale Monocratico di Faenza, ma anche perché è Organo Giurisdizionale superiore.
Dunque, La pregherei Sig. Direttore di pubblicare una adeguata rettifica a quanto, davvero in modo improvvido espresso dall’articolista Assirelli, perché il disagio e l’allarme che l’articolo ha suscitato nei cacciatori di colombacci è stato davvero grande e del tutto senza motivo.
Contando sulla Sua sensibilità, La ringrazio e La saluto distintamente.


                  Club Italiano del Colombaccio
                     Il Presidente
                       Avv. Francesco Paci


      

Ribaltina

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Risposta #9 il: 28/03/2014 - 23:51
Come sempre,bravo Chiocco! qui se un si comincia a stropicciare qualcuno.è un casino!

Chiocco

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Risposta #8 il: 28/03/2014 - 19:54
Basterebbe scrivere alla rivista poche parole...
Cari signori da parte di tanti, molti cacciatori, un appassionato consiglio .
La vostra rivista infilatevela nel culo !!!!

L'ho scritto... Quando ce vo' ce vo'

koala

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Risposta #7 il: 28/03/2014 - 18:48
COLOMBAIOSENESE MA CHE NON INTERVENGA NESSUNO  AVETE LETTO BENE STORDITI TUTTI L'ARTICOLO  OPPURE SIETE CIECHI INTERVENIRE GRAZIE

colombaiosenese

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Risposta #6 il: 28/03/2014 - 16:50
da pelo 52:

…..Il battitore libero pelo 52 pensa che sia più grave l’attacco sferrato da “Sentieri di caccia” alla nostra caccia che il M5S alla caccia tutta. Naturalmente i cerebrolesi non sono i M5S  che “cacciano la caccia” quanto noi che ci facciamo “cacciare” dalle riviste di caccia.  Leggete il post di badger –SENTIERI DI CACCIA – APRILE 2014 – allarme rosso altrimenti non solo cerebrolesi perché non avendo cervello impossibile provocargli “lesioni”. Avanti TAFAZZIIIIIIIIIIIIIIIIIII………………






BADGER

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Risposta #5 il: 27/03/2014 - 18:59
Non sono riuscito a trovare la rivista, a Livorno non c'è ancora (sic!) questo solo perchè voglio avere sotto mano il testo per un eventuale prosieguo. Io credo che non si possa far passare una cosa simile sotto silenzio, quanto meno bisogna far pervenire vibrate proteste. Ad essere sincero ho poi trovato un indirizzo e-mail ma mi sono fermato pensando che la mia sola voce non avesse poi così effetto. Io penso che se a proclamare lo sdegno (e in conseguenza la volontà di boicottare l'acquisto delle rivista)è il Club questo possa essere più incisivo affinchè "leggerezze" di questo tenore non abbiano a ripetersi. Credo che sia inutile concionare tanto sul sesso degli angeli se poi permettiamo a qualcuno, su una rivista a tiratura nazionale, di infamarci così, di più di mettere a rischio la base stessa della nostra passione. Altro che S.O.S. questo è un codice rosso.


Ribaltina

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Risposta #3 il: 27/03/2014 - 17:08
Non mi fate di nulla, salto in piedi per molto meno!Certo che anche le riviste di caccia hanno fatto un salto,anzi due salti di qualità,in dietro però!!Ma gli articoli che vengono scritti non gli controlla nessuno,o anche la rivista è d'accordo con la baggianata?

Carlos

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Risposta #2 il: 27/03/2014 - 14:55
Concordo con la necessità di chiedere una rettifica ufficiale sulla rivista.
Una rivista di caccia che paragona l'uso di una racchetta per far muovere il volantino, pratica che si perde nel tempo, con "atteggiamenti che con la caccia non hanno nulla a che fare" deve solo scusarsi per l'errore.
Bell'aggancio per chi si attacca a tutto: potrà dire che lo diciamo anche noi.

BADGER

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Risposta #1 il: 27/03/2014 - 11:43
Il buon Mario Peruzzi, "battitore libero" mi segnala un articolo apparso su Sentieri di Caccia, numero di Aprile 2014, quindi adesso in edicola. La rivista contiene un articolo, a firma Stefano Assirelli, che tratta in generale dei comportamenti illeciti attuati dai cacciatori durante l'esercizio venatorio, con atteggiamenti che con la caccia hanno a che fare poco o niente.  A parte che un articolo così l'avrei visto meglio su una rivista di anti-caccia, c'è un punto che per noi è drammaticamente rilevante, afferma l'articolista "a questo proposito non si capisce come mai venga tollerato l'azionamento del piccione sulla racchetta per chi caccia i colombacci, quando la giurisprudenza condanna esplicitamente il medesimo meccanismo di sollecitamento al volo del'animale, azionato dall'uomo". Mi sono dovuto fare un pizzicotto per essere sicuro di essere sveglio!!Bisogna reagire subito, ho cercato i contatti con la redazione della rivista ma non li ho trovati. Non si possono fare simili affermazioni destabilizzanti impunemente. Io  credo che il Club debba prendere una posizione ufficiale, SCRITTA, pretendendo rettifiche sulla rivista stessa. Attendo riscontri.