A partire da questa legislatura – dal 1° luglio 2009 – gli eurodeputati sono soggetti a un nuovo Statuto parlamentare, che ridefinisce diritti e doveri per rendere più trasparenti e più omogenee le condizioni di lavoro. Piccola rivoluzione sullo stipendio, che per la prima volta è uguale per tutti per frenare enormi divari fra una nazionalità e l’altra. La ratio di questa novità sta nel fatto che fino al 2009 il divario negli stipendi era molto elevato, perché ogni Paese pagava i propri parlamentari europei come i parlamentari nazionali. Colleghi di nazionalità diversa, quindi, percepivano una retribuzione diversa pur facendo lo stesso lavoro. Lo stesso accadeva per assicurazione e schema pensionistico, anch’essi gestiti e pagati dallo Stato di origine.
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Stipendio uguale per tuttiIl nuovo Statuto prevede che il salario di un deputato corrisponda al 38,5% di quello di un giudice della Corte di Giustizia Europeo. Quindi l’indennità parlamentare mensile dei deputati ammonta, dati 2011, a
7.956,87 EUR al lordo delle imposte ed è finanziata a titolo del bilancio del Parlamento. Essa è soggetta a un’imposta comunitaria e a un contributo per l’assicurazione antinfortunistica, al di là dei quali l’indennità è pari a
6.200,72 EUR. Anche gli Stati membri possono assoggettare l’indennità a imposte nazionali.
Esistono alcune eccezioni, ossia i deputati che erano membri del Parlamento europeo prima delle elezioni del 2009 e che hanno potuto optare per il regime nazionale precedente per quanto riguarda l’indennità, l’indennità transitoria e le pensioni.
Indennità per spese generali Questa indennità è destinata a coprire le spese sostenute dal parlamentare. L’indennità è dimezzata nel caso di deputati che, senza una debita motivazione, non partecipano alla metà delle sedute plenarie in un anno parlamentare (da settembre ad agosto). Per il 2011 l’importo mensile dell’indennità è fissato a
4.299 EUR. Pensioni Ai sensi dello statuto, gli ex deputati avranno diritto a una pensione al compimento del 63° anno di età. La pensione ammonterà al 3,5% dell’indennità per ogni anno compiuto di esercizio del mandato, sino a un massimo complessivo del 70%. I costi di dette pensioni saranno sostenuti dal bilancio del Parlamento europeo.
Dal luglio 2010 i nuovi deputati al Parlamento europeo non possono più beneficiare del fondo di vitalizio volontario introdotto nel 1989, che è in fase di graduale smantellamento.
•Rimborsi giustificatiLo Statuto ha modificato sostanzialmente anche il sistema dei rimborsi per le spese di viaggio. Finora i deputati percepivano un forfait per i trasferimenti fra casa loro, Bruxelles e Strasburgo. Da ora in poi dovranno presentare le pezze giustificative, e vengono rimborsati per il costo effettivo del loro tragitto.
Per maggiori dettagli sull’indennità giornaliera e il calcolo delle spese di viaggio rimandiamo alla pagina ufficiale con il dettaglio dello stipendio e delle indennità di un parlamentare europeo.
http://www.euprogress.it/2013/08/lo-stipendio-di-un-europarlamentare..e tanta gente muore di fame,non in Africa,in Italia !
Gino..concedimi di esimirmi nel commentar "u'zappator"