FORUM Club Italiano del Colombaccio

colombaiosenese

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Risposta #20 il: 24/03/2014 - 17:57
Unità dei cacciatori in Piemonte: firmato l'accordo
   

Da un accordo stipulato tra le associazioni regionali Anlc, Anuu Migratoristi, Arcicaccia, Enalcaccia, Fidc, Italicaccia ed Eps nasce il Coordinamento delle Associazioni Venatorie Piemontesi.  Un primo passo per affrontare le problematiche venatorie regionali in sinergia, con lo scopo di arrivare ad una vera unità in futuro.
 
Come già avvenuto in Toscana, le associazioni manterranno le proprie identità storiche e culturali, l’autonomia organizzativa e gestionale e rivendicano la propria indipendenza dalla politica.

Il Coordinamento si è già dato una serie di obbiettivi, come: la realizzazione di indirizzi di gestione in modo unitario degli ATC e Ca presenti nel territorio regionale; la gestione della fauna selvatica attraverso la realizzazione di indirizzi di gestione unitaria, coerente e produttiva della piccola fauna selvatica nelle Z.R.C. e realizzando un rapporto costruttivo e sinergico con il mondo agricolo attraverso progetti condivisi, tesi da un lato a ridurre i danni alle produzioni agricole e dall'altro a rivalutare l'ambiente anche tramite il P.S.R. (progetti di sviluppo rurale); portare alle Istituzioni le istanze del mondo venatorio in modo unitario; la realizzazione di una banca dati del patrimonio faunistico Regionale.

Il Coordinamento s’impegna ad attivare incontri mensili e a sostenere le istanze condivise tra tutte le associazioni, a privilegiare l'inserimento di giovani dirigenti e a difendere tutte le forme di caccia, impegnandosi a contrastare qualsiasi richiesta di immotivate limitazioni alle norme di legge, dai calendari venatori o regolamenti degli Organi di gestione degli ATC e dei CA, volte a ridurre tempi e modi di caccia o renderne inapplicabile il principio di “caccia per tempi e per specie”, principio che comporta di se la possibilità di tempi differenziati. Si impegna inoltre a monitorare le attività di Atc e Ca e a sostenere proposte per un calendario venatorio europeo e mediterraneo, con tempi e specie di caccia, secondo le diverse realtà territoriali, decisi tramite un’interpretazione non ideologicamente restrittiva della direttiva 2009/147 che si avvalga della Guida interpretativa 79/409 e relativi concetti-chiave emanata dalla Commissione UE nel marzo 2004 oltre che le iniziative per il corretto recepimento della direttiva in materia di prelievo in deroga sostenute da chiare e sostenibili argomentazioni e la proposta costruttiva della nuova Legge Regionale a partire dal miglioramento ambientale, salvaguardia del territorio e del patrimonio faunistico.

Il Coordinamento inoltre chiederà che sia fatta un'Assemblea Regionale almeno a cadenza annuale dei Rappresentanti negli ATC e nei CA del mondo venatorio aperta ai rappresentanti del mondo,agricolo, degli enti locali, delle associazioni ambientaliste, presenti negli ATC e CA. Le associazioni chiedono anche la corretta e razionale applicazione delle direttive “Uccelli” e “Habitat” in tema di costituzione della rete Natura 2000 e di definizione dei regolamenti di gestione di ciascun sito (ZPS - SIC) sulla base delle linee-guida di cui al DPR n. 357/97 e successive modificazioni; la promozione e la valorizzazione del volontariato e della protezione civile nell’ambito delle Associazioni Venatorie aderenti.

Gli incarichi di Presidente, Segretario e tesoriere saranno assunti con incarico annuale a rotazione tra i Presidenti delle Associazioni venatorie aderenti. La sede legale e segreteria pro tempore sono fissate presso la sede dell'Associazione del Presidente di turno.
 
 
http://www.bighunter.it/Caccia/ArchivioNews/tabid/204/newsid730/14673/Default.aspx

Ribaltina

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Risposta #19 il: 22/03/2014 - 11:24
Picchi cosa aveva fumato prima di scrivere quelle cose aberranti e prive di fondamento?

Chiocco

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Risposta #18 il: 20/03/2014 - 21:41
Aggiungerei alla cura anche un po' di sano manganello

Picchi52

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Risposta #17 il: 20/03/2014 - 19:10
Riporto integralmente l'iniziativa assunta dalla Confederazione Cacciatori Toscana in difesa della dignità dei cacciatori.









LE ASSOCIAZIONI ADERENTI ALLA CONFEDERAZIONE CACCIATORI TOSCANI PRESENTANO QUERELA CONTRO LE PROVOCAZIONI ANIMALISTE

Quando è troppo è troppo: con dichiarazioni aberranti e destituite di fondamento il responsabile della Lav definisce i cacciatori squilibrati e potenziali assassini e accusa le istituzioni di mancato controllo.

“Ogni anno nella sola Maremma si distribuiscono novemila licenze di caccia senza accurati controlli psicologici. Per non parlare dei quasi novantamila cacciatori in Toscana. Stiamo dando armi letali in mano a evidenti squilibrati senza preoccuparci delle conseguenze…”: queste alcune delle frasi con cui il  responsabile della Lav, Giacomo Bottinelli,  ha commentato il recente ritrovamento di carcasse di lupi in maremma, insinuando, dopo aver attribuito i fatti  agli allevatori, anche e comunque una qualche responsabilità dei cacciatori.
Un attacco gratuito, destituito di qualsiasi fondamento che ha sollecitato la reazione della Confederazione dei Cacciatori Toscani, l’associazione unitaria recentemente costituta da Federcaccia, Arcicaccia e Anuu in rappresentanza di 70.000 cacciatori della regione.
“Il tenore denigratorio, diffamatorio e offensivo – si legge nella denuncia-querela delle associazioni aderenti alla Confederazione -  appare manifesto, ed è chiaramente rivolto nei confronti degli esercenti l’attività venatoria, con toni per nulla continenti e manifestamente lesivi dell’onore e del decoro, della categoria, dei singoli e degli enti che le rappresentano, oltre che delle istituzioni. Infatti, prendendo spunto dall’uccisione dei lupi, peraltro da egli attribuita agli allevatori, egli finisce per accusare i cacciatori di essere, in buona sostanza, pericolosi criminali, squilibrati, addirittura potenziali assassini, specialmente in ambito familiare”. Di qui la denuncia querela: “Le asserzioni fatte da Bottinelli – si legge nel documento predisposto dai legali - sono non solo infamanti, ma altresì strumentali, non sorrette da alcun dato oggettivo e ovviamente non rispondenti a vero. Se la mancanza di continenza e la offensività intrinseca (che pongono le dichiarazioni del tutto al di fuori del diritto di critica) sono manifeste, è anche opportuno evidenziare l’insussistenza, a nostra opinione, di veridicità dei fatti presupposti, in quanto: 1) il rilascio delle licenze di caccia (abilitazione) avviene secondo un iter preciso; 2) esso è anche subordinato a certificazione medica […omissis…] Inoltre, la licenza di caccia non abilita di per sé ed automaticamente al porto di armi, in quanto si tratta di separata autorizzazione di competenza non della Provincia, ma delle istituzioni nazionali”.
Insomma accuse non solo nei confronti dei cacciatori, ma anche delle istituzioni a vario titolo responsabili della nutrita serie di controlli previsti dalle vigenti normative per il rilascio della licenza di caccia e del porto d’armi. Auspicando che anche le istituzioni pesantemente chiamate in causa dal responsabile della Lav facciano la loro parte, la parola passa ora alla Magistratura.

Firenze, 20 marzo 2014
               Confederazione dei Cacciatori Toscani
                       (Federcaccia – Arcicaccia – ANUU)


Picchi52

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Risposta #16 il: 20/03/2014 - 16:09
Cristiangiusti appena possibile aprirò un post e farò un breve accenno riguardante la riunione di Antella. Saluti da Picchi

CRISTIANGIUSTI

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Risposta #15 il: 20/03/2014 - 15:17
concordo di andae avanti con le querele dato che loro fanno altrettanto appena ne hanno l'opportunità.ma della riunione di ieri all'Antella si sa niente?

Ribaltina

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Risposta #14 il: 20/03/2014 - 15:07
Era l'ora!!!! Sarebbe il momento di querelare a più non posso questa gente.

DottorPurgone

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Risposta #13 il: 20/03/2014 - 14:06
E'GIUSTO INCAZZARSI,MA SERVE A POCO.NOI CONOSCIAMO L'INDOLE DIABOLICA E TERRORISTICA DELLE ASSOCIAZIONI DEGLI ANIMALARI.RICORDATE CIO' CHE, QUEL BRAVO,SI FA PER DIRE,MARIO TOZZI, HA AUSPICATO A VENEZIANO,PRESIDENTE DELL'ARCI CACCIA.IL TONO E I CONTENUTI SONO SEMPRE GLI STESSI.MI RIPETO  IN CIO' CHE HO DETTO IN PRECEDENTI DISCUSSIONI.E'OPPORTUNO RICORRERE ALLE DENUNCE,MA E' PIU'UTILE ALLA NOSTRA CAUSA COMUNE, TROVARE IL MODO DI FAR CONOSCERE CON I FATTI CHI SONO IN REALTA' QUESTI PERSONAGGI,TUTELATI ED INGRASSATI DALLE ISTITUZIONI.NON CREDO CHE LE AAVV NON POSSANO TROVARE SPAZI IN ALCUNE MITTENTI,O MEZZI DI COMUNICAZIONE PER RACCONTARE GLI INSULTI,LE INVETTIVE,LE MALEDIZIONI,LE FALSITA' RIVOLTE ALLA NOSTRA CATEGORIA.E' INUTILE CHE CONTINUIAMO A RACCONTARCELE FRA DI NOI,PERCHE' COSI LA MORTIFICAZIONE AUMENTA.BISOGNA ARRIVARE ALL'OPINIONE PUBBILICA,ANCHE PER VIA CARTACEA O PER VIA TELEMATICA,SE TROVIAMO PRECLUSE LE VIE DEI GIORNALI O DELLE EMITTENTI TELEVISIVE,TASSANDOCI,SE QUESTO E' NECESSARIO,CREANDO UN FONDO PER LE PUBBLICHE RELAZIONI.SOLO COSI',COMBATTENDO,POSSIAMO SPERARE,DI VINCERE LA GUERRA CONTRO QUESTI SQUALLIDI PERSONNAGGI.LO SO CHE IL MOMENTO E' CRITICO PER CHIEDERE SOLDI ALLA GENTE,MA NON VEDO,COME DIVERSAMENTE SI POSSA FARE.COSA NE PENSATE,QUALCOSA SI DEVE FARE.SALUTONI

colombaiosenese

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Risposta #12 il: 20/03/2014 - 12:34
Offese a cacciatori e istituzioni, CCT querela la LAV
 

 "Quando è troppo è troppo: con dichiarazioni aberranti e destituite di fondamento il responsabile della Lav definisce i cacciatori squilibrati e potenziali assassini e accusa le istituzioni di mancato controllo". Così una nota del CCT (Confederazione Cacciatori Toscani) annuncia l'avvio di una battaglia legale nei confronti dell'associazione e del suo responsabile Giacomo Bottinelli, che - commentando il ritrovamento di carcasse di lupi in Maremma -, ha tirato in ballo deliberatamente i cacciatori.

"Un attacco gratuito - dicono dal CCT - , destituito di qualsiasi fondamento che ha sollecitato la reazione della Confederazione dei Cacciatori Toscani, l’associazione unitaria recentemente costituta da Federcaccia, Arcicaccia e Anuu in rappresentanza di 70.000 cacciatori della regione".

"Il tenore denigratorio, diffamatorio e offensivo – si legge nella denuncia-querela delle associazioni aderenti alla Confederazione - appare manifesto, ed è chiaramente rivolto nei confronti degli esercenti l’attività venatoria, con toni per nulla continenti e manifestamente lesivi dell’onore e del decoro, della categoria, dei singoli e degli enti che le rappresentano, oltre che delle istituzioni".

 “Se la mancanza di continenza e la offensività intrinseca (che pongono le dichiarazioni del tutto al di fuori del diritto di critica) sono manifeste - si legge nel documento - , è anche opportuno evidenziare l’insussistenza, a nostra opinione, di veridicità dei fatti presupposti, in quanto: 1) il rilascio delle licenze di caccia (abilitazione) avviene secondo un iter preciso; 2) esso è anche subordinato a certificazione medica […omissis…] Inoltre, la licenza di caccia non abilita di per sé ed automaticamente al porto di armi, in quanto si tratta di separata autorizzazione di competenza non della Provincia, ma delle istituzioni nazionali”.

CCT ausica che anche le istituzioni pesantemente chiamate in causa dal responsabile della Lav facciano la loro parte. La parola passa ora alla Magistratura.

 
http://www.bighunter.it/Caccia/ArchivioNews/tabid/204/newsid730/14650/Default.aspx

colombaiosenese

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Risposta #11 il: 04/03/2014 - 19:28
CARO COLOMBAIOSENESE IO DA ISCRITTO ENALCACCIA  PALUDO A QUESTA AGGREGAZIONE PERCHE' RITENGO CHE IL NUMERO FACCIA LA FORZA E SULLA QUESTIONE LA POLITICA HA SENZA DUBBIO CAPITO LA FORZA DELLA CACCAI IN TOSCANA..CHIEDERO' NELLE SEDI OPPORTUNE IL PERCHE' ENALCACCIA NON ABBIA DERITO A QUESTO COMITATO, UN SALUTO GRANDE AMICO

Non posso esimermi nel salutarti Koala..sempre propositivo,volenteroso e pieno di grande grandissima positività.Da ammirarti..
Discorso associazioni venatorie ...no comment !

a presto....

koala

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Risposta #10 il: 04/03/2014 - 12:20
CARO COLOMBAIOSENESE IO DA ISCRITTO ENALCACCIA  PALUDO A QUESTA AGGREGAZIONE PERCHE' RITENGO CHE IL NUMERO FACCIA LA FORZA E SULLA QUESTIONE LA POLITICA HA SENZA DUBBIO CAPITO LA FORZA DELLA CACCAI IN TOSCANA..CHIEDERO' NELLE SEDI OPPORTUNE IL PERCHE' ENALCACCIA NON ABBIA DERITO A QUESTO COMITATO, UN SALUTO GRANDE AMICO

colombaiosenese

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Risposta #9 il: 04/03/2014 - 07:00
Arci Caccia Toscana "gli animalisti si innervosiscono, abbiamo fatto centro"
 

 Gli animalisti innervositi si scagliano contro la C.C.T. e chiedono di sostenere la campagna  “Arci Caccia Free Zone” per espellere l’Arci Caccia dalla Federazione ARCI. In tutta risposta, il Congresso Regionale toscano dell’ARCI  ha chiamato all’unanimità Fabio Lupi a partecipare al nuovo Consiglio  Regionale.


Se la bontà di un progetto si misura anche dalla reazione con il quale viene accolto dal fronte culturalmente opposto, possiamo senz’altro affermare che la CONFEDERAZIONE CACCIATORI TOSCANI ha centrato l’obiettivo: è infatti stizzito e nervoso (leggi qui) il comunicato diramato da “Restiamo Animali” il 23 febbraio scorso a commento della nascita della C.C.T., definita con i soliti anatemi imbevuti di falso moralismo e con la consueta incapacità di comprendere il perché, ampi settori della società, della politica e della cultura hanno condiviso ed apprezzato il raggiungimento di questo traguardo. Pur sapendo di confrontarci con un fronte impregnato di pregiudizi insormontabili, possiamo soltanto limitarci nell’invitare costoro a leggersi l’ampia documentazione di merito posta a fondamento della nascita della Confederazione; semmai riuscissero a spogliarsi della scadente armatura ideologica che li caratterizza, potrebbero trovarci i perché del consenso trasversale e di qualità che ha accompagnato la fondazione della C.C.T.

In modo altrettanto asettico ci permettiamo di segnalare a coloro che in questi giorni – sul versante venatorio – si sono dilettati a polemizzare con la Confederazione, che il fatto stesso di considerarci la risposta più strutturata per difendere la caccia, dovrebbe consigliare loro di riconsiderare lo spirito inutilmente polemico che li ha animati.Dal canto nostro, è con particolare piacere che abbiamo accolto la decisione del Congresso dell’ARCI Toscana, svoltosi a San Miniato (PI) gli scorsi 1 e 2 marzo, di chiamare a partecipare al nuovo Consiglio il Presidente dell’Arci Caccia Regionale. Nell’intervento al Congresso, Fabio Lupi, ha espresso come i valori dell’ARCI siano stati di riferimento imprescindibile nel costruire il progetto della Confederazione: <<… essere capaci di estrapolare i momenti ludici e ricreativi dal loro ristretto ambito settoriale e di riposizionarli nel contesto più generale degli interessi complessivi di una comunità …>>. È un grande valore, quindi, che le tematiche venatorie possano ancora oggi trovare cittadinanza nella più grande rete di volontariato esistente in Toscana; in questo modo la caccia e la sua cultura possono entrare in contatto con la ricchezza del terzo settore, mettersi in relazione con il disagio, le disuguaglianze sociali e la volontà di contribuire alla costruzione di una società migliore. Rappresenta un grande stimolo culturale “contaminare” la nostra passione con le dinamiche culturali che attraversano la società ed avere, come è avvenuto al Congresso dell’ARCI, la possibilità di confrontarsi con il Segretario Regionale della CGIL (tra l’altro componente dell’Assemblea C.C.T.), con i rappresentati dei Partiti, delle Istituzioni a partire dal Presidente della Regione Enrico Rossi e del terzo settore (Libera, CESVOT, Banca Etica, Soci Coop, UISP, ecc.).

È stato pertanto riconosciuto quanto l’Arci Caccia possa contribuire ad affermare i valori della partecipazione democratica e di una visione dell’ambientalismo che pianti saldamente le radici nelle dinamiche sociali e nella ricerca dell’eguaglianza, per superarne un approccio troppo spesso “salottiero” ed improntato alla conflittualità discriminante verso altre esperienze e culture.

Firenze, 3 marzo 2014
 
Arci Caccia

Comitato Federativo Regionale Toscano
Associazione aderente alla C.C.T.

http://www.bighunter.it/Caccia/ArchivioNews/tabid/204/newsid730/14556/Default.aspx

levante

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Risposta #8 il: 03/03/2014 - 19:25
Grazie Colombaio per i tuoi aggiornamenti.......fra l'altro lo fai molto bene.
Se te la senti, propongo di aprire uno spazio, come è stato indicato anche  per leggi e argomenti giuridici, dove inserire una copia di questi articoli e comunicati che inserisci qui sul forum.

Ne verrebbe un piccolo archivio dove tutti potrebbero informarsi con facilità senza doversi andare a cercare i vari post in giro per il forum.
Una cosa preziosa che merita di avere uno spazio.

Un caro saluto a te...Levante

colombaiosenese

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Risposta #7 il: 03/03/2014 - 14:37
Anlc: Toscana, la chiarezza e la cagnara
 
La chiarezza e la cagnara

Il comunicato sugli sviluppi della questione “appostamenti fissi” in Toscana ha suscitato una cagnara tanto esagerata quanto palesemente vuota e pretestuosa.
Cercando di fare il punto sulla situazione dei capanni, la Libera Caccia lucchese ha solo fornito un riepilogo breve e semplificato (peraltro assai simile a quello pubblicato dalla Nazione il 26 febbraio) e soprattutto corretto, dei rischio reale corso dai cacciatori toscani titolari di appostamenti fissi.
In questo riassunto si è accennato (crediamo con assoluto garbo e senza alcun eccesso) alla diverso approccio da parte di Cct, Fidc, Anuu e Arcicaccia alla complessa problematica.
Purtroppo, al garbo di una normalissima dialettica di politica venatoria, si è risposto con accenti di un’asprezza inaudita, al limite delle offese personali, e con una arroganza che ricorda molto da vicino quella di un certo schieramento politico i cui capi non solo non accettano critiche e confronti ma espellono “democraticamente” chi si permette di ragionare con la propria testa.
Al di là delle tanto sbandierate “certezze” sulla assoluta legittimità della legge 65 e, soprattutto, di là dei toni sopra le righe, la verità è una sola: se non si fossero ottenuti tre mesi di proroga, il primo marzo avrebbe potuto rappresentare l’inizio della fine per 25.000 capanni! Tutto il resto, come al solito, sono solo chiacchiere e giochetti politici.
D’altra parte, per chiarire definitivamente la questione, evitando il protrarsi di una sterile e dannosa polemica, basterebbe chiedere i pareri degli Uffici Legislativi di Giunta e Consiglio e, intanto, lavorare di buona lena per risolvere il problema alla radice sollecitando una modifica della legge nazionale che definisca gli appostamenti da caccia non più strutture soggette ad autorizzazioni amministrative ma manufatti rientranti nell’edilizia libera.
Detto questo, è però doveroso ribadire un concetto fondamentale:
La Libera Caccia non ha alcuna intenzione di “rubare il mestiere” alle varie organizzazioni anticaccia. Il solo pensarlo non solo è insulsamente offensivo, ma dimostra una profonda ignoranza sul ruolo avuto da questa associazione in oltre mezzo secolo di grandi lotte sindacali.
No, la Libera Caccia ha sempre e solo avuto a cuore i legittimi interessi dei cacciatori, per i quali ha lottato e continuerà a lottare, senza appiattirsi e senza rinnegare i suoi principi statutari. Principi sacrosanti e irrinunciabili sui quali, purtroppo, qualcuno ancora cerca di fare della ridicola ironia, giocando su quell’aggettivo “LIBERA” che non significa anarchia bensì indipendenza intellettuale prima ancora che politica.

L’UFFICIO STAMPA

 Associazione Nazionale Libera Caccia – Via Cavour, 183/b – 00184 Roma
Telef. verde  800270148  e-mail: anlc@libero.it

http://www.ilcacciatore.com/2014/03/03/anlc-toscana-la-chiarezza-e-la-cagnara/


colombaiosenese

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Risposta #6 il: 02/03/2014 - 10:14
Toscana: Capanni, la chiarezza che serve !

I fatti: una sentenza della Corte Costituzionale ha cassato la legge della Regione Veneto sugli appostamenti fissi mettendo a repentaglio anche quelli di altre regioni.
La Confederazione e le associazioni che vi aderiscono si sono attivate presso le istituzioni e le forze politiche tutte, ottenendo dalla Regione Toscana una legge, approvata all’unanimità, che definisce in dettaglio le caratteristiche che gli appostamenti debbono rispettare per evitare di incorrere nella necessità di disporre dei permessi previsti per le costruzioni edilizie.

Il Governo, nella seduta del Consiglio dei Ministri del 27 dicembre scorso, ha deliberato di non osservare la legge toscana, che quindi è oggi pienamente legittima e vigente.

A cosa si riferisce dunque il consigliere regionale e capogruppo di Forza Italia Santini, quando, a proposito del provvedimento predisposto dalla regione e da lui stesso votato dice che la Regione “…invece di salvaguardare i cacciatori ha creato un vero e proprio conflitto di attribuzioni tra Stato e Regione che si è concluso, inevitabilmente con il prevalere del primo sulla seconda”?

Serve certamente un adeguamento delle normative nazionali, decisamente lacunose sul tema; sono utili le proroghe alle scadenze indicate dalla legge regionale, e dunque apprezzabile l’impegno profuso in questa direzione; tuttavia chiarezza vuole che non si diffondano notizie destituite di fondamento e inutili allarmismi, tanto più difficili da comprendere se provenienti da chi alla legge toscana ha portato il proprio contributo e dato il proprio assenso.

Ancora meno comprensibile che ad affannarsi nel tentativo di “smontare” una norma che salvaguarda i cacciatori siano associazioni venatorie come la Libera caccia, che sembra proprio voglia rubare il mestiere al fronte anticaccia.

Firenze, 28 febbraio 2014

CCT – Confederazione dei Cacciatori Toscani
(Federcaccia – Arcicaccia – ANUU)

da il cacciatore.com
 http://www.ilcacciatore.com/2014/02/28/toscana-capanni-la-chiarezza-che-serve/comment-page-1/#comment-251181