Bene si torna finalmente a parlare di cose serie. Per chi non ne fosse al corrente, nel documento sottoposto all'attenzione del Direttivo nel settembre 2013, vi era la richiesta esplicita che il Club si dichiarasse contrario, in linea di principio, alla caccia in territori riservati. Tuttavia, proseguiva il documento "nella consapevolezza che il fenomeno è ampiamente radicato e variamente regolamentato nelle varie Regioni, si chiede in alternativa che la caccia nei territori riservati si svolga dal 1° di ottobre al 15 novembre ed esclusivamente da appostamento fisso etc etc" La richiesta non è stata accolta, il Direttivo si è limitato a ribadire la necessità della regolamentazione delle pasture e poco altro. In occasione del prossimo Direttivo, al quale mi è permesso di partecipare, se mi sarà consentito riproporrò con forza l'argomento. NON ESISTE NESSUNA E RIBADISCO NESSUNA, giustificazione perchè il Club non prenda una posizione netta sull'argomento. Se si parla di GESTIONE, se si ipotizzano anche sacrifici in nome della salute del colombaccio non è tollerabile chiudere gli occhi su questo aspetto e pazienza se andrà a discapito di qualcuno,a mio avviso ne va della credibilità dell'azione del Club in senso lato. Sono d'accordo Gino, e non a caso ho citato la legge 968, che per tanti aspetti era migliore del pastrocchio che ci hanno fatto ingoiare nel 1992, con lo spauracchio dei referendum, peraltro sempre vinti, abbiamo fatto una sorta di papocchio dal quale siamo usciti con le ossa rotte ed ancora si stenta a riconoscere che la 157 va quantomeno aggiornata. Ma torniamo a noi. Purtroppo non credo che sia ipotizzabile una chiusura completa, sarebbe già un buon risultato proteggere gli svernanti. Quindi ribadisco che chiederò, in seno alla revisione della Carta d'Intenti, a mio parere ben più importante dello Statuto che è un documento tecnico di gestione amministrativa del Club ma non ne tocca l'oggetto sociale, l'inserimento, tra le altre cose in discussione, di una presa di posizione netta sull'argomento.Prima o poi riusciremo a leggerla questa benedetta Carta! Per il resto, sulla scorta di quanto affermato da Luca nella riunione del febbraio 2013, si potrebbe ipotizzare un sistema di raccolta di segnalazioni di abusi, valutando poi l'opportunità di trasformarle in denunce circostanziate all'autorità giudiziaria. Terrorizzane uno per....diceva un maestro della repressione. Vedremo. Non ci possiamo illudere di incidere in maniera significativa su un sistema di abusi e clientele ormai collaudato ma ci possiamo almeno provare. Del resto è l'ora di uscire dal guscio altrimenti hanno ragione tutti quelli che avversano il Club o addirittura lo irridono. Per quanto è a mia conoscenza il Direttivo è composto da persone intelligenti ed ai quali non è necessario spiegare che l'impulso che si vorrebbe dare, su molteplici fronti, al'azione del club è strettamente legato alla sopravvivenza del club stesso. Sempre dando per scontato che interessi. Ovviamente ne riparleremo. Ciao