FORUM Club Italiano del Colombaccio

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Post - CAROGNACCIO

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Discussioni Generali / Re:Bentrovati
« il: 28/12/2024 - 19:59 »
Benvenuto Luca nella casa dei cacciatori tradizionali di colombacci riunita in Federazione di Associazioni.
Il Club è stato fondato nel 1998 nella provincia senese, in quel di Poggibonsi ove ha ancora sede nazionale.
Con orgoglio posso dirti che la Federazione che ti ospita è difficilmente "copiabile" nonostante ci si provi appunto senza costrutto.
Tutte le stagioni di caccia al colombaccio sono diverse dalle precedenti quindi non fare caso se quest'anno sia andata così così.
A me accade dal 1977 e per questo guardo con fiducia al prossimo ottobre con un a migrazione del colombaccio che si protrarrà fino al 20 novembre con la fine dell'ottava luna che e' quella, appunto della migrazione

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Buongiorno Gabriele.
In attesa che Rinaldo....scaldi i motori e scriva, ti consiglio di leggere quella che io chiamo "la bibbia della caccia al colombaccio" e cioè "fra querce e palombe" del compianto Avv. Giuseppe Mazzotti.
Li puoi trovare tutto quello che ti interessa sapere sul colombaccio e la sua caccia.
Il testo, anche se la prima edizione risale al 1976 è attualissimo perché prende in esame con dovizia di particolari tutte le forme di caccia al colombaccio, le attrezzature, i luoghi di nidificazione, di svernamento l'utilizzo dei richiami siano essi piccioni piuttosto che colombacci.
Tutte nozioni e insegnamenti ancora oggi validissimi.
Sicuramente in libreria trovi la copia che ti raccomando di acquistare


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Figuriamoci Renato se non condivido quello che hai scritto.
È il mio pensiero da sempre, il tuo.
Stona leggere che le AAVV si lamentano per essere state escluse dai tavoli dove si parla di ambiente e gestione del territorio.
Hanno mai fatto qualcosa di serio per farsi....accreditare ed essere inserite nei posti dove si conta.
A mio parere no e questo spiace.
Altra nota dolente.
Hai visto le AAVV tutte stracciarsi le vesti per la delibera adottata dalla regione Emilia-Romagna per il contenimento del numero di colombacci stanziali " rei", a detta degli agricoltori, di incalcolabili danni alle coltivazioni.
Io no e questo conferma la complicità con le associazioni degli agricoltori coldiretti in testa.
Come club abbiamo intenzione di fare ricorso  contro la delibera e su questo stiamo lavorando.
Non è semplice ma provare va provato

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Spero che il "distinguo" Renato sia relativo all'ultimo comma del comunicato allorquando ANUU da il peggio di se augurandosi che regione Emilia Romagna posticipi la caccia al colombaccio, in accordo con ISPRA, al 10 febbraio così da dissuadere i colombacci svernanti a non fermarsi in cova in quella regione.
Sicuramente TAFAZZI avrebbe fatto meglio.
Mi spiace Renato ma più che concretezza e razionalità penso che ANUU, così come tutte le AAVV italiane sia legato a quattrofili agli agricoltori tutti che si lamentano se non piove, si lamentano se piove, si lamentano se fa caldo, si lamentano se fa freddo.
Smettono di lamentarsi solo quando prendono contributi per danni inesistenti provocati dai colombacci piuttosto che dalle colombe di città. Non ho sentito nessuna AAVV suggerire a coldiretti e agricoltori tutti di far pressione su regione Emiliaromagna per consentire gli abbattimenti di colombacci in tutti i parchi e oasi naturali di quella regione.
Da me, nell'aretino, il contenimento del cinghiale con l'art. 37 è consentito dentro i parchi naturali di Bandella e Ponte Buriano

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Andamento del Passo / Re:REGIONE TOSCANA 2024
« il: 21/11/2024 - 07:50 »
Sicuramente la grande passione per la caccia al colombaccio da appostamento fisso, che pratico ininterrottamente dal 1977 e in forma di caccia esclusiva dai primi del 2000, mi permette di poter dire la mia sulla caccia con le aste e non solo.
Prima ho scritto di forma di caccia in via esclusiva perché è dal 1994 che ho l'opzione per la caccia da appostamento che fui costretto a esercitare frequentando un lago artificiale da caccia nella mia Arezzo.
Questo in funzione della legge 157 del 1992.
Opzione che non ho mai ritirato anche se è dai primi del 2000 che non avrei più bisogno di esercitare
non avendo lago da caccia.
La mia esperienza in questa caccia mi consente di essere d'accordo con te, Remier, sulla inopportunita' della caccia dentro le riserve dopo il 15 novembre.
Questo perché in quella data la migrazione del colombaccio si è esaurita e i contingenti che sono rimasti li dentro sono di tutti e non dei gestori degli appostanenti all'interno delle AFV.
Posizione comune al Club Italiano del colombaccio che ci ospita in questo forum e che puoi leggere nella carta d'intenti.
Non sono invece d'accordo sulla caccia con le aste perché oggi tutti cacciano con le aste quindi occorre trovare una soluzione a questo nuovo tipo di esercizio venatorio in modo da contestare gli uni e gli altri.
Tradotto, non sempre chi ha un appostamento invernale può sfruttarne le potenzialità perché magari in quell'anno in quel posto non vi è pastura quindi non ci sono colombacci.
Cosa inversa l'anno successivo perché magari c'è pastura, ci sono colombacci ma ci sono "astisti" che impediscono o ridimensionano la caccia ai fruitori di quell'appostamento fisso.
Quindi nel rispetto dell'unico selvatico che oggi ci permette di uscire per andare a caccia occorre pensare a qualche nuova normativa che non scontenti ne gli uni ne gli altri.
Personalmente sono dell'idea di intervenire, come per la minuta selvaggina, sul numero dei richiami vivi che puoi utilizzare e non sulle distanze difficili da determinare

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Andamento del Passo / Re:REGIONE TOSCANA 2024
« il: 20/11/2024 - 19:45 »
Grande Michele
Non ci conosciamo ma posso assicurarti che quello che ho scritto sui maremmani è non solo, senesi per esempio, lo so per certo.
Sicuramente sono troppo....spregiudicati nell'azione di caccia.
Anche perché ci sanno fare.
Li conosco dalla metà dei novanta e la mia stima rimane immutata.
Però, però a volte con le aste eccedono

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Andamento del Passo / Re:REGIONE TOSCANA 2024
« il: 20/11/2024 - 15:35 »
Scusate se mi intrometto nella vostra discussione sulla caccia con le aste praticata dai livornesi e non solo ormai da tanti anni.
Caccia con le aste che non rende certamente felici i miei amici maremmani con i quali condivido l'identico pensiero che è quello di trovare una regolamentazione ad hoc in grado di garantire a tutti di poter cacciare i colombacci.
La proposta che mi sento di fare agli amici "astisti" livornesi sarebbe quella di far tappa in Emilia Romagna al fine di ridurre la popolazione di colombacci in quelle zone che hanno costretto quella regione ad adottare provvedimenti drastici della specie.
Sicuramente vi saranno, ora, emilianiromagnoli che mi leggono.
A loro consiglierei di "consigliare" i tecnici faunistici dell'emiliaromagna a stipulare apposita Convenzione con gli astisti livornesi in grado di risolvere il problema in pochi anni

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Discussioni Generali / Re:COLOMBACCI DI RITORNO
« il: 19/11/2024 - 15:48 »
La luna buona del ripasso quest'anno è il 15 marzo.
San Giuseppe.
I colombacci in sosta nel dormitorio vicino casa mia sicuramente lo lasceranno, meteo permettendo, un paio di giorni dopo il 15.
Per quel poco che posso sapere degli arrivi sulla costa romagnola e marchigiana nel mese di ottobre, i miei amici Francesco Paci - Paolo Rossi - Adriano Pierboni, mi hanno sempre detto che fino alle 10 è "passetto" e dalle 10 in avanti passo.
Passetto perché fino alle 10 sono colombacci arrivati il giorno prima e passo dalle 10 in poi perché entrano direttamente dal mare.
Sui venti sono d'accordo anche io perché i colombacci e non solo avanzano "di bolina" cioè con vento a mezz'ala

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Vero Aldorin.
Sono anche "ignoranti" nel senso lato del termine perché scrivono che è consentito .....
l'uso del fucile con canna ad anima liscia non superiore al 12....
Peggio sento perché di superiore al 12 esisteva il calibro 10 che si utilizzava in lago artificiale 50 anni fa.
Io avrei scritto....è consentito l'uso della spingarda così si fanno contenti anche gli sparratori da 60 metri in su.
Caro Renato, ci avevano provato anche in toskana s mettere il colombaccio nell'art. 37 e a quanto mi risulta la proposta era stata fatta da un tecnico faunistico della regione toskana vicino a una associazione venatoria

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Andamento del Passo / Re:REGIONE SARDEGNA 2024
« il: 15/11/2024 - 18:27 »
Felice per i milioni di palombe in Sardegna Bruno.
Perché scrivi....speriamo si fermi qualche volo...
Secondo te dove vanno le palombe arrivate in Sardegna?

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Discussioni Generali / Re:COLOMBACCI DI RITORNO
« il: 14/11/2024 - 21:50 »
Non credo aver frainteso la rotta seguita dai migratori nel mese di ottobre NE-SO confondendola con curve strane durante la migrazione.
Proprio no avendo inquadrato con certezza i punti cardinali davanti e di lato a me.
Utilizzo GPS precisi +/- 2 metri non il sole alto sull'orizzonte in estate e basso in inverno.
È che la percezione visiva dell'avvistamento del branco e la linea seguita dal branco che non ha curato è la stessa che avrebbe seguito anche senza la distrazione dei volantini.
Non necessariamente NE-SO che riprendono successivamente secondo l'orografia e/o i venti dominanti.
La linea retta immaginaria è evidenziata su Migration Atlas (che sicuramente conosci) su colombacci ricatturati in Italia (pochi) rispetto al punto di inanellamento nei paesi dall'est Europa.
È si perché i colombacci che transitano nel bel paese guarda caso sono inanellati nel nido in Ungheria e paesi limitrofi.
Dico questo perché un colombaccio catturato ad Arezzo seguendo la linea tracciata in ocra sulla carta dal punto A al punto B di Migration Atlas porta al luogo di inanellamento che è in Ungheria.
Sicuramente non è arrivato dritto per dritto dal punto A al punto B ma è arrivato da lì.
Quasi tutti i colombacci catturati in Italia sono nati in Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia, paesi che inanellano i pullus nel nido.
Perché quasi tutti e non tutti?
Perché seguendo sempre la linea retta che unisce A a B un colombaccio inanellato sui Pirenei l'ottobre precedente alla cattura è stato abbattuto in Sicilia.
Non penso che dalla Spagna sia andato direttamente in Sicilia; sicuramente vi è giunto la stagione successiva causa condizioni meteo avverse per la sua migrazione.
Strano?
Non direi proprio.
Oltre il fotoperiodo e la luna è il meteo che l'ha fatta da padrone sia nel 2023 che nel 2024.
Nel 2023 portando da noi colombacci destinati alla Spagna.
Nel 2024 portando da noi colombacci sedentari in valpadana che vi hanno poi fatto ritorno.
Generando sicuramente conteggi sbagliati.
Quindi pure io sono per la retta via cioè NE-SO.
Semplicemente avevo messo in evidenza alcune  stranezza del passo 2023 e 2024.
Per quanto riguarda il ripasso ho avuto modo di vedere alcune volte colombacci "ripassare da dove erano passati".
Per certo posso dirti che da diversi anni seguo la partenza dei colombacci che affollano un dormitorio vicinissimo casa mia.
Dormitorio storico in area oasi urbana che nel periodo vicino alla partenza ospita diverse migliaia di colombacci.
Lo seguo al punto da aver individuato con certezza, meteo loro permettendo, la partenza di massa che avviene uno o due giorni dopo la luna piena di marzo.
Nel 2024 qualche giorno dopo il 25 marzo causa un blocco di aria fredda sui Balcani.
Nel 2023 pochi giorni dopo il 7 marzo.
Meteolunatico convinto fervente praticante.

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Discussioni Generali / Re:COLOMBACCI DI RITORNO
« il: 13/11/2024 - 21:57 »
Le rotte migratorie, tetrix, a mio modesto parere non si determinano dalla osservazione dal proprio appostamento di come avanzano i colombacci nel mese di ottobre.
Tu pensa che fossi io un colombaccio che arriva nel mio appostamento, più o meno da nordest, non andrei verso sud - cioè in valdichiana - per poi dopo qualche km girare verso sudovest per andare verso Gargonza e proseguire verso la Valdambra direzione ....boh?
Fossi un colombaccio andrei dritto per dritto verso sudovest per non fare quel giropesca prima descritto.
E non sono i miei volantini a distrarli; proprio no lo fanno perché così sanno di dover fare.
Bocca Serriola, Bocca Trabaria non portano colombacci da me.
Passi che conosco per sentito dire.
Sentito dire non social ma fonte certa fidata.
Pare che Bocca Trabaria raccoglie colombacci sbarcati nelle Marche per poi proseguire attraverso quel passo verso il lago Trasimeno.
Il tanto rinomato e decantato Tuoro sul Trasimeno da qualche anno ha ricominciato a fa parlare di sé.
Così come il pesarese e il fanese tornati ad essere quelli di una volta.
Da me, così come da te, i colombacci non hanno mai smesso di passare.
Le rotte queste sconosciute non sono proprio sconosciute.
Almeno ai colombacci che se vogliono andare in Corsica ma sono arrivati a Montalto di Castro risalgono la costa fino a Punta Ala o Piombino.
D'altra parte secondo te perché con tempo bello e venti da nord i colombacci traversano l'appennino nel Mugello e con venti da sud gli stessi colombacci arrivano fino a San Marino per poi tornare su su fino al valico di Viamaggio o Bocca Trabaria?
Da me, sicuramente, arrivano dal Casentino e stai sicuro che il prossimo ottobre ti chiamo quando sono passati sopra la mia testa e, cronometro alla mano, dopo 40 minuti sono da te.
Sulla carta è.
Sulla carta perché un amico che caccia allodole a qualche km da me mi chiama per avvisarmi l'arrivo di un branco che col cavolo che vedo.

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Discussioni Generali / Re:COLOMBACCI DI RITORNO
« il: 12/11/2024 - 19:28 »
Molto interessante anche per me tritex, lunatico credente e praticante.
Lunatico dal 1968; avevo 16 anni e grazie ai miei genitori presi la prima "patente".
Lunatico non per scienza ma osservazione conoscenza esperienza.
Quell'esperienza conoscenza osservazione che va avanti ininterrottamente nel solito appostamento dal 1977 ad oggi.
47 mesi di ottobre passati nel solito cerro nelle stesse coordinate geografiche insomma.
Lunatico meteocredente praticante osservante consapevole che l'unione della luna con il meteo determina l'arrivo da noi dei colombacci.
L'ottava luna quest'anno iniziava il 1 ottobre e i primi avvistamenti di colombacci a falsterbo sono del 29 settembre.
Naturale come la luce del sole che nell'aretino i colombacci si sono visti sabato 12 ottobre.
Fino a quel giorno il meteo è stato pessimo come ricorderai.
Un 12 ottobre di inizio passo che si è ripetuto dopo tanti anni dalla prima volta.
Io c'ero e come me tanti che mi leggono.
Tornando a noi scrivi

.......Dunque, ritornando alla domanda a cui tu non hai ancora dato una risposta,nell'Appennino Aretino i Colombi normalmente ti arrivano da...?Visto che nel post predente hai scritto che tornavano da dove venivano,potremo stabilire la direzione di questa anomala rotta inversa....

Bella domanda di facile risposta l'arrivo, non già la rotta inversa ammesso e non concesso che sia la solita.
Valle del Savio e Valmarecchia non ci sono dubbi per l'arrivo.
Valle del Savio che li porta a costeggiare il Pratomagno lato destro verso il Casentino.
Valmarecchia che li porta su verso il valico di Viamaggio o le Balze del Verghereto.
È l'ultima fatica per loro;
una volta svalicati,  dico io, "inizia" la discesa che li porta a perdersi in più direzioni pur mantenendo i branchi più grossi la via maestra che è il sudovest.
Con una eccezione che non conferma la regola.
Ottobre 2023; fino a metà mese cioè all'inizio dell'ottava luna, i colombacci anziché andare verso sudovest andavano dritto per dritto verso sud.
Mugello non pervenuto o scarsamente transitato in quel periodo.
Aldorin e altri potranno confermare.
Anche per questo fatto eccezionale unico irripetibile davo già allora a chi mi chiedeva una spiegazione per me logica.
Non sono colombacci nostri, sono colombacci spinti verso sud lungo la via Emilia dal tappo che va dalla Liguria alla costa atlantica francese.
Infatti se vai agli avvistamenti sui Pirenei leggi che nel 2023 all'11 novembre solo 176mila li avevano attraversati.
Ma non è che dopo l'11 novembre erano ripartiti per andare in extremadura.
Proprio no; ne tordi ne colombacci svernarono nel 2023 dove solitamente svernano.
Cosa diversa nel 2024; transitati a ieri quasi 2milioni e mezzo di colombacci più un numero incalcolabile di tordi.
Dell'ottobre/novembre 2023 conserveremo un ricordo sicuramente irripetibile a meno che non tornino a farci visita i colombacci spagnoli.
Chiudo per dirti che nel mio appostamento non ho visto nessun  branco di ritorno.
Anche qui posso dare una spiegazione dovuta alla conoscenza delle vie maestre del passo che sono una alla mia destra e l'altra alla mia sinistra a un km più o meno.
Ecco i miei amici che erano in quegli appostamenti ogni giorno per alcuni giorni mi raccontavano di questi transiti al contrario e cioè dalla Valdichiana verso l'appennino.
Il mio appostamento, storico perché uno dei primi in provincia di Arezzo, è in zona casello autostradale.

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Discussioni Generali / Re:COLOMBACCI DI RITORNO
« il: 11/11/2024 - 16:53 »
Eccomi tritex.
Ti avevo letto già stamani ma non potevo risponderti perché stavo per andare a vedere se oggi si poteva vedere qualcosa nonostante l'ottava luna, quella della migrazione, è finita il 2 novembre.
2 novembre che ha chiuso la migrazione non certo gli spostamenti che possono avvenire in qualsiasi momento dell'anno.
Negli anni 80 aspettavamo con ansia le prime gelate in valpadana per vederli arrivare da noi.
Le prime gelate che impedivano ai colombacci di cibarsi nelle stoppie di granoturco battuto.
Cosa questa che oggi non succede più per il cambio dell'agricoltura in valpadana.
Biomasse e niente più hanno fatto si che la migrazione non sosta più di tanto in quei luoghi.
Le gelate hanno fatto come ha fatto l'allagamento.
Cioè li ha costretti ad abbandonare il luogo in cerca di pastura.
Per poi riposizionarsi con quella che molti hanno chiamato retromigrazione.
Io penso sia un riposizionamento anche perché non tutta la toskana ha ghianda a sufficienza per sfamarsi tutti.
Non ho detto che ci sono voli di ritorno se non quelli osservati a Capalbio o punta ala ma quella è altra storia.
Ho solo detto che solo una volta nell'interno si è assistito a retromigrazione ed è stato il 30 ottobre 2016 giorno della devastante scossa ad amatrice.
Che al solo ricordare mi viene la pelle d'oca considerato che quel giorno era giorno di caccia e, pur non avvertendo la scossa tutte le piante del bosco si mossero come fosse arrivata una folata di vento.
Quel giorno non tirava alito di vento.
Qualcuno mise in relazione la forte energia emessa dalla scossa capace di influire sul campo magnetico disorientando i colombacci in migrazione.
Ho avuto da subito dubbi e lo scrissi su questo forum considerato che negli anni precedenti il 2016 in Umbria e sempre in ottobre ci furono scosse altrettanto forti.
Ma nessuno percepi retromigrazione di colombacci.
Questo fenomeno eccezionale è di un solo periodo anche se per alcuni giorni.
Quindi dare per certo la retromigrazione come consuetudine mi pare sbagliato.
L'unica cosa certa che pure tu puoi andare a controllare, se hai gli appunti degli ottobre precedenti, è l'ottava luna che....non perde colpo perché è la luna della migrazione o luna del cacciatore.
Lo scorso anno finiva il 14 novembre; i colombacci cessarono la migrazione il 18 novembre(da me).
Nel 2022 finiva il 31 ottobre; i colombacci cessarono la migrazione (da me) il 1 novembre.
Quest'anno finiva il 2 novembre; i colombacci hanno smesso di passare (da me) il 3 novembre.
Nel 2024 l'ottava luna inizia il 21 ottobre e finisce il 20 novembre.
Meteo a parte, che ha pesantemente condizionato l'ottava luna 2024, avremo tanti giorni per cacciare.
Almeno io la vedo così perché esperienza e conoscenza mi portano a scrivere quello che ho scritto

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Discussioni Generali / Re:COLOMBACCI DI RITORNO
« il: 10/11/2024 - 15:30 »
L'unica cosa che mi vede d'accordo con te tritex è....una pessima,da dimenticare,stagione di passo....
Per il resto per uno che caccia da appostamento fisso il colombaccio nell'aretino dal 1977 questo fenomeno del contropasso è la prima volta che si verifica in modo così massiccio e per più giorni consecutivi.
Premesso che io dal mio appostamento non ho visto nessun branco di colombacci tornare da sud ovest verso nord est.
Però  c'è da dire che io non sono nella linea principale di passo che corre a un km e mezzo sia alla mia destra che alla mia sinistra e li ne sono stati visti tanti di branchi andare al contrario cioè tornare da dove erano venuti.
Il contropasso o colombacci di rientro notato in appennino non è il volo di rientro che si nota sul tirreno; che ho avuto la fortuna di vedere in qualche occasione e sentitone parlare tanto.
No, il contropasso o passo di rientro della metà di ottobre in appennino è stato un evento eccezionale causato da qualcosa di eccezionale non riconducibile a presunti ingorghi in Croazia piuttosto che in toskana.
Da subito a chi mi parlava di questa eccezionalità davo una risposta basata sulla conoscenza e l'osservazione e l'esperienza di caccia a questo meraviglioso
Questo mi ha permesso di ricordare quello che accadde un ottobre di tanti anni quando un sabato sotto una continua acqua battente fu una fila ininterrotta di colombacci, non in questa quantità considerato che all'ira il numero dei colombacci di passo era tre volte meno di oggi e le tante allodole anche loro in transito sotto il diluvio.
Il fatto andò avanti per alcuni giorni ma la mancanza delle social notizie in tempo reale non avvenne perché PER FORTUNA ancora godevano di caccia vera e non presunta come oggi.
L'osservazione mi porto' a scoprire che proprio in quei giorni il Po aveva dato di fuori mettendo sott'acqua mezza valpadana e quasi tutta la Romagna.
Cosa che è RISUCCESSA più volte in questo mese di ottobre.
Quindi la conoscenza l'esperienza e l'osservazione mi hanno fatto maturare questa ipotesi la certezza è  altra cosa.
Potrebbe essere questa una causa che ha portato i colombacci, che si nutrono a terra anche quando mangiano ghiande, a spostarsi per poi tornare da dove sono venuti.

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