FORUM Club Italiano del Colombaccio

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Post - giamp50

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Archivio 2007-2014 / Re:PRESENTAZIONE
« il: 29/11/2013 - 18:07 »
Fa sempre piacere vedere nuovi entrati ed il forum ampliarsi, benvenuti anche da parte mia.

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Nel concordare in pieno con il precedente post di BADGER anch'io invito i tanti frequentatori del forum in sola lettura ad intervenire direttamente nelle Discussioni per rendere questi Forum sempre più vivo, con maggior peso e di indirizzo nelle scelte di politica venatoria.
Saluti.

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Carissimo Aldorin,
personalmente ho la massima considerazione verso di Te ma a fronte di certe Tue generiche esortazioni che sottintendono implicitamente considerazioni che ritengo ingiuste e fuorvianti non posso non replicare.

"Quindi? Quindi carissimi Mario e Giamp... vedete di fare i bravi, come il solito, soprassedendo a questa situazione e contando fino a dieci prima di scrivere, anzi prima di inviare un messaggio."

Ti invito ad andarTi a rileggere tutti i post scritti nel 2.013 e poi ne potremmo riparlare.
Cordialmente.

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Scusate ma per gli ignoranti come me in materia comincia ad essere difficile seguirVi.
Suppongo che quando parlate di quote di volo Vi riferiate a quote s.l.m., altrimenti non me lo spiegherei gli oltre mille.
Ma non sarebbe più comprensibile e semplice parlare di quota di volo rispetto al suolo?
Anche perchè se uno si trova su un passo a 2.000mt ma non lo dice ed afferma di aver visto passare i branchi di colombaccio a 2.300mt di quota non ci si capisce più niente.
Saluti.

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Convengo in pieno, lo si dovrebbe fare anche in Italia.
Il problema principale sarebbe quello dei finanziamenti.
Certo che se ci fosse una intesa tra le Regioni e tra gli ATC di riservare almeno il 2% degli introiti derivanti dalla tassa regionale e dalla quota atc, pagate dai cacciatori, alla ricerca scientifica sui migratori sarebbe una cosa oltremodo positiva.

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Archivio 2007-2014 / Re:ibridi di colombaccio
« il: 26/11/2013 - 16:36 »
Purtroppo si Giancarlof, richiami appartenenti a specie di fauna selvatica in appostamenti fissi solo con opzione di caccia B, nelle Marche.
Questa è una di quelle questioni, assieme alle distanze di rispetto ultimamente praticamente diminuite, che noi cacciatori al colombaccio da palco delle Marche dovremmo, prima discutere tra di noi, e poi eventualmente chiederne variazioni.
Saluti.

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Balistica Venatoria / Re:Balistica venatoria
« il: 26/11/2013 - 16:26 »
Naturalmente si fa sempre per parlare, ed anche per tenere vivo il forum, poi ognuno probabilmente rimarrà della propria rispettabilissima opinione, per cui Badger, non me ne volere, ma non sono d'accordo con Te.
Personalmente ritengo che lunghezza canna, strozzatura e cartucce debbano essere scelte in funzione, non solo del tipo di caccia che si esercita ma anche da come la si esercita e da ciò scegliere la configurazione migliore per le situazioni che più probabilmente si presenteranno.
Mi spiego meglio, dire semplicemente caccia da palco al colombaccio è come non dire niente viste le molteplici modalità di esercitarla.
Da quello che ho intuito da Blues, la sua situazione di sparo molto si avvicina alla mia, ed io, oramai da molti anni, ho adottato questa configurazione di sparo al volo:
canna 66, strozzatura da 0 a 5 decimi, 1°cartuccia dispersante piombo n.9, 2°cartuccia da senza contenitore piombo n.8 a con contenitore n.7, 3°cartuccia con contenitore da piombo n.7 a n.6. Le variabili dipendono dall'andamento comportamentale giornaliero dei selvatici ed anche dalla compagnia sui palchi, non so se mi spiego.
Ora affermare che utilizzare una dispersante su colombaccio sia un controsenso lo ritengo sbagliato perchè, se si spara al colombaccio il primo colpo dai 5 ai 15mt, l'utilizzo della dispersante, anzi di una super dispersante, è d'obbligo, assurdo utilizzare una cartuccia che mediamente, se centra il colombaccio a 10mt lo riduce in polpetta.
Tutto dipende dalla modalità di caccia.
Ciao.   

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Certo che l'attenta osservazione riportata da Delibero Ciccio:

"... e, fatto particolare che ho potuto costatare,se le foglie sono bagnate nisba - anche se sono ad altezza di piante da posa sdegnano e vanno via lasciandoti a bocca aperta."

da certamente da rifletterci sopra, quanto a volte, un piccolo particolare che magari ci sfugge, possa determinare la mancata posa.

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Archivio 2007-2014 / Re:LIGURIA farsa drammatica
« il: 24/11/2013 - 02:26 »
Purtroppo questa "farsa" dei ricorsi amministrativi ai Tar ed al Consiglio di Stato avverso le Delibere delle Giunte Regionali sui Calendari Venatori promossi dagli anticaccia ed il più delle volte finalizzati esclusivamente ad ottenere la Sospensiva è una iattura che ha toccato e tocca i cacciatori di diverse Regioni italiane.
Anche in questo settore poco potranno fare le Regioni individualmente specialmente quando si trovano di fronte a giudici le cui decisioni sembrerebbero incomprensibili oltre che criticabili.
La 157/92 stabilisce che i calendari venatori vengano deliberati annualmente dalle Giunte regionali, diverse Regioni hanno tentato di normare il Calendario venatorio per Legge Regionale, così da metterlo al riparo dai ricorsi al Tar/Consiglio di Stato ma hanno dovuto immediatamente far marcia indietro a fronte di impugnazione per incostituzionalità da parte dei Governi.
Allo stato delle cose, anche in questo caso, necessiterebbe che tutto il mondo venatorio, quindi Associazioni venatorie in primis, premessero sulle Regioni affinchè le Regioni stesse e tutte insieme si attivassero per tentare di far modificare al Parlamento quel punto della 157/92 affinchè la scelta sulle modalità, se atto amministrativo o legislativo, di emissione del calendario venatorio venga lasciata alla Regione stessa, ma certamente non sarebbe facile ottenere questo risultato.
Ma se non si tenta ...

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Archivio 2007-2014 / Re:Carrellata Foto Mesola 2013
« il: 23/11/2013 - 23:40 »
Tale e tanta bellezza della natura immortalata dai Tuoi scatti "Denis", non può che spingere sempre più verso un maggiore rispetto e considerazione per le meraviglie che ci circondano. Grazie.
Ciao.

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Personalmente dalle mie esperienze ritengo che per poter esercitare su posa bisogna prima verificare in campo i gusti e preferenze dei branchi.
Inoltre che i punti di posa verificati non siano troppi e troppo distanti dal palco.
Per quante considerazioni e ragionamenti si possano fare su quali siano i punti di posa nulla potrà sostituire l'osservazione reale in campo del branco in condizioni meteorologiche diverse.
Una volta avuta la certezza posizionare opportunamente il palco e da li tutto sarà molto più facile.
Naturalmente ci sarà sempre qualche branco, gruppetto, coppia o singolo che non si atterrà alla norma, ma sono poche eccezioni o comunque diversità comportamentali determinate da anomalie contingenti.
In situazione ottimale si vedranno spettacoli inenarrabili e si gusteranno emozioni intense che rimarranno indelebili nella nostra memoria.
Difficilmente tali risultati si potranno ottenere in compagnia, mimetismo, immobilità e contemplazione non sono alla portata di tutti. 

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Archivio 2007-2014 / Re:LASCIO IL FORUM
« il: 20/11/2013 - 18:51 »
La problematica dell'unica rappresentanza del mondo venatorio e quindi unica Associazione Venatoria è la questione di fondo per poter almeno tentare una strategia di recupero di credibilità e considerazione, ma sta esclusivamente a noi cacciatori in quanto molto difficilmente le Dirigenze delle attuali maggiori associazioni si auto annullerebbero. In particolar modo le dirigenze intermedie ed in molti casi anche di base sono contrarie. Troppi interessi, troppe convenienze. Anche parte degli stessi cacciatori sono legati a queste dirigenze da favori e preferenze.
Purtroppo l'indole dell'italiano tende molto alla divisione e lo si può riscontrare in tutti i settori, dai partiti politici all'associazionismo in generale.
Se vogliamo veramente l'unità della rappresentanza venatoria sta solo a noi cacciatori.   

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Purtroppo le problematiche della questione in oggetto non riguardano questa o quella Regione ma bensì tutto il territorio Italiano, e tutte le Regioni sono sullo stesso piano, in quanto tutte soggette alle Leggi Nazionali.
Benissimo le Regioni che sono intervenute legiferando e regolamentando termini della questione nel tentativo di salvaguardare da conseguenze pesanti, ciò che ora ha fatto la Toscana è già stato fatto anche dalle Marche.
Ma non illudiamoci, la questione è solo momentaneamente risolta, per una soluzione definitiva, dati i già espressi orientamenti interpretativi della C.C., non ci si potrà esimere da un intervento legislativo a carattere nazionale.
Personalmente ritengo sia opportuno informare correttamente i cacciatori, fare la parte dello struzzo, infilare la testa sotto la sabbia per non vedere il pericolo, non è nell' interesse di nessuno.
Bisogna continuare a premere affinchè si trovi una soluzione definitiva.
E comunque credo che un minimo di educazione nelle critiche non guasti mai.

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SENTENZA N. 139
ANNO 2013
REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE COSTITUZIONALE

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"Questa Corte ha ripetutamente affermato che non compete al legislatore regionale disciplinare ipotesi di esenzione, rispetto ai casi per i quali la normativa dello Stato subordina l'esecuzione di un intervento al rilascio dell'autorizzazione paesaggistica (sentenze n. 66 del 2012; n. 235 del 2011; n. 232 del 2008). Questo istituto persegue, infatti, finalità di tutela dell'ambiente e del paesaggio, rispetto alle quali la legge regionale, nelle materie di propria competenza, può semmai ampliare, ma non ridurre, lo standard di protezione assicurato dalla normativa dello Stato (ex plurimis, sentenze n. 58 del 2013; n. 66 del 2012; n. 225 del 2009; n. 398 del 2006; n. 407 del 2002).

Ciò posto, deve ritenersi che l'impatto prodotto nelle aree tutelate dagli appostamenti venatori, siano essi fissi, ovvero destinati a cacciare i colombacci, comporti la necessità di una preventiva valutazione di compatibilità, mediante il ricorso all'autorizzazione paesaggistica."

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"Questa Corte ha già affermato che la disciplina dei titoli richiesti per eseguire un intervento edilizio, e l'indicazione dei casi in cui essi sono necessari, costituisce un principio fondamentale del governo del territorio, che vincola la legislazione regionale di dettaglio (sentenza n. 303 del 2003; in seguito, sentenze n. 171 del 2012; n. 309 del 2011)."

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"Ne consegue che l'appostamento fisso per la caccia, che la stessa difesa regionale distingue «da quelli suscettibili di rimozione al termine» della stagione venatoria, è soggetto a permesso di costruire, in base agli artt. 3 e 10 del d.P.R. n. 380 del 2001."

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x Fabrihunting,
forse sarà una cavolata, ma ho letto in passato, purtroppo non ricordo dove e da quale esperto ornitologo, che bisognerebbe evitare l'uso di gabbie/volierine circolari in quanto, con la loro forma perimetrale senza fine, ingenererebbero negli uccelli disorientamento e problemi psichici.
Saluti.

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