FORUM Club Italiano del Colombaccio

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Post - Rimescolo

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Discussioni Generali / Re:L'ADRIATICO MARE . Poesia
« il: 26/09/2023 - 11:01 »
L'arrivo dall'Adriatico è atteso e desiderato, il nostro mar Ligure e mar Tirreno è la partenza. Ma per gli amici Sardi è il mare d'arrivo!
Ciccio ci delizia e ci lubri"fica"ogni anno, siamo pronti!!!!!!!!!
In bocca al lupo a tutti da Rimescolo

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Siamo stati "complici" nelle nostre azioni di caccia. Appassionato e capace allevatore di colombacci.
Condoglianze alla famiglia,
Rimescolo

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Peccato...l'impegno dell'organizzazione meritava una presenza "congrua".
Siamo stati in pochi, rispettosi nostalgici di un passato vivo, propositivo, dinamico Club del Colombaccio. Il tempo meteorologico avrà influito in parte, negativamente, ma è la sensazione di scoramento che è prevalsa, sulla prospettiva di crescita e sviluppo del nostro club. Mi limito ad annotare un evento in crisi di identità nonostante tutto. Troppe assenze "giustificate"....
La nota positiva che ci siamo rivisti con alcuni "vecchi" amici, più o meno acciaccati dal passaggio del tempo, con abbracci e vigorose strette di mano, quasi accettando remissivi la nuova realtà. Pochissimi i giovani...c'è bisogno di lavorare molto.
Ho lasciato alcuni volumi, a disposizione del club, umilmnte in beneficenza.
In bocca al lupo,
con rispetto,
Rimescolo
 

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Discussioni Generali / Contributo di solidarietà
« il: 23/05/2023 - 22:35 »
Il 10 giugno sarò presente alla festa nazionale del club del colombaccio di Poggibonsi. Saranno disponibili 10 volumi di "Falco ti brucia la casa"come umile contributo da devolvere alle popolazioni dell'Emilia Romagna. Con rispetto
Rimescolo

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E' dispiaciuto anche a me non incontrarti Vasco, ma ci troveremo a Poggibonsi.
In bocca al lupo e buona salute,
Renato

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Discussioni Generali / Re:"Falco ti brucia la casa"
« il: 03/05/2023 - 21:46 »
Vi aspetto, agli appuntamenti prossimi parteciperò con il medesimo entusiasmo che ci ha distinto con la partecipazione attiva nel club. Il forum è stato un piacevole veicolo di conoscenza, rispetto e amicizia fra i numerosi associati e lettori di questi anni. Grazie a Vasco e a tutti coloro che si impegnano per la crescita del Club Italiano del Colombaccio. Con affetto,

Rimescolo

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Credo di esserci...vediamo di continuare con la nostra passione.
Intanto ci vedremo a Caccia Village
Buona domenica

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Discussioni Generali / Re:Cacciatori si diventa
« il: 27/02/2023 - 10:20 »
Non era mia intenzione convincere o imporre, tanto meno innescare inutili, vecchie e dannose polemiche. Se possibile non andiamo oltre...
Con rispetto,
Rimescolo

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Discussioni Generali / Cacciatori si diventa
« il: 31/01/2023 - 14:36 »
Cacciatori si Diventa

Ogni essere umano o animale nasce dalla stessa porta della vita!
Venire al mondo ed essere concepiti non sempre è una scelta, ma è un modo per
proteggere la specie, per migliorarla, per adeguarla al passo dei tempi.
L'essere umano come quello animale si fortifica con le difficoltà, si emancipa, si sviluppa, si inserisce nella società e nell'ambiente in cui sceglie o subisce di vivere la sua vita e quella dei suoi simili.
Lo studio, la ricerca, l'intuito, le convinzioni, l'esperienza soggettiva e di gruppo, concorrono ai cambiamenti e alla nascita di situazioni migliorative di vita, non sempre condivise ma mai rifiutate a priori. Le comodità di spostamento, di alimentazione, di inserimento in ambiti più sicuri e più "democratici", stimolano la specie umana e animale a percorrere strade meno ripide o faticose.
Il cacciatore è un estratto di tutto quello che è vita, ambiente, ricerca scientifica, gestione della fauna e del territorio.
In passato si diventava cacciatori per necessità, soprattutto, perchè la selvaggina cacciata era una pregiata e gradita opportunità di integrazione alimentare.
Dopo si diventava passionisti, perchè cacciare selvaggina comportava coltivare tecniche e strumenti di caccia utili, più o meno etici ma sempre inerenti la cattura a fini alimentari. La conoscenza del territorio, dei selvatici che lo abitavano o lo frequentavano in certe stagioni dell'anno, stimolava il cacciatore attento alla ricerca e allo studio per migliorarsi nelle catture delle prede ambite e "necessarie". L'ascolto verso i cacciatori più scaltri,  più capaci,  più disponibili all'insegnamento della materia venatoria, era consigliato e ambito da giovani cacciatori, curiosi e vogliosi di esercitare la loro passione.
Il cacciatore moderno dovrebbe diventare ed essere identificato, come appartenente alla categoria di una minoranza di passionisti, per necessità e senso civico.
Una minoranza di persone umane che gode del privilegio di essere concessionaria del porto d'armi uso caccia, per tempi e per specie , in periodi consentiti al prelievo di selvaggina non a rischio estinzione, a selvaggina non vocata per certi ambienti, a selvaggina problematica per certi settori, a selvaggina (tutta) pregiata, magra e proteica a scopo alimentare.
Il cacciatore moderno non spara per il gusto di sparare, per questo scopo ci sono i poligoni o campi di tiro, il cacciatore moderno dovrà essere autorizzato alla gestione di specie in esubero, in ambiti riconosciuti, confinati e controllati.
Il cacciatore moderno dovrà essere riconosciuto, accettato e integrato nella società, per le sue integrità morali ed etiche, per la sua preparazione rurale e scientifica dell'ambiente in cui è chiamato ad intervenire.
Il cacciatore moderno non sfida, non mostra, non ostenta, non provoca i detrattori, cerca di dialogare, cerca integrazioni culturali, cerca metodi razionali di gestione e di risoluzione di problematiche venatorie e ambientali.
Il cacciatore moderno dovrà "pretendere" di poter gestire, offrendosi agli organi competenti di controllo e organizzazione del territorio, situazioni di emergenza ma soprattutto di programmazione del futuro della caccia e del prelievo venatorio.
Lunga vita ai cacciatori responsabili, ai cacciatori di emozioni, ai cacciatori fieri e orgogliosi, ai cacciatori che per esercitare la loro passione si portano appresso i cani e altri collaboratori o ausiliari, ai cacciatori che non si sentono osteggiati o combattuti, offesi o denigrati.
 Lunga vita ai cacciatori

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Ciao Vasco, non conosco utilizzatori di stampi di colombaccio in penna con ali battenti. In dicembre/gennaio gli stampi in penna sono utili da posizionare su alberi spogli, di corredo a un paio di zimbelli vivi, di piccione o colombaccio.
Scoperto la situazione di traccheggio o alimentazione dei nostri uccelli preferiti, è abbastanza facile ottenere risultati positivi con la posa...Le ali battenti non servono a gran chè, i richiami posizionati sono ben visibili e il battito di ali viene interpretato come segnale di fuga/pericolo. Mentre in periodi di migrazione o spostamento dei contingenti, con boschi infogliati, il colombaccio impagliato ad ali battenti può risultare, utile, simulare l'imbeccata di ghiande. Sono contrario all'utilizzo, se non per cause di forza maggiore, di strumentazioni artificiali. Due buoni piccioni docili, addestrati, complici le nostre azioni di caccia, saranno sempre affidabili ed etici.
Un caro saluto,
Rimescolo

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Discussioni Generali / Re:"Falco ti brucia la casa"
« il: 17/01/2023 - 19:51 »
Per ora grazie Vasco e grazie a chi avrà la curiosità della lettura.
Un caro abbraccio
Rimescolo

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Discussioni Generali / Re:"Falco ti brucia la casa"
« il: 16/01/2023 - 16:38 »
Annamo bene...storia

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Discussioni Generali / "Falco ti brucia la casa"
« il: 16/01/2023 - 16:36 »
Carissimi amici, conoscenti, lettori
Dopo tanti anni di partecipazione attiva, di scambi di opinioni, di consigli, di racconti, di esperienze soggettive; sono giunto alla conclusione di raccogliere in un volume, una parte della mia stotia di caccia, di lavoro, di vita. Alcuni di voi mi hanno "spinto", invogliato, suggerito di offrire la mia narrativa semplice, vera e sincera, ad una platea possibilmente più ampia, dove emozioni, commozioni e descrizioni si fondono in una piacevole lettura monografica.
Ovviamente, senza presunzione, o illusione, ho integrato fatti, opinioni, desideri, progetti, realizzazioni.
Venerdì prossimo, 20 gennaio avrò un primo contatto con l'editore...successivamente concorderemo il metodo e la data di pubblicazione, il "materiale" è rislutato interessante! Avrò modo di dedicare una ampia e dettagliata pagina di ringraziamento a tutti coloro che hanno trovato e custodito qualcosa di buono dei miei interventi, a coloro che sono diventati amici e semplicemente a tutti quelli che mi hanno letto. Al club Italiano del colombaccio saranno riservate copie gratuite da proporre a fiere o appuntamenti rurali e venatori. Questo volume accompagnerà e saluterà la mia ospitalità turistica, la mia realtà territoriale e sosterrà per quanto possibile la Confraternita Misericordia di Campiglia Marittima.
Un abbraccio da Rimescolo

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Un ultima osservazione, le piroette nel volantino non sono un buon segnale di attrazione per i colombacci, può essere che il "giovane" sia ancora incerto o debole, in ogni caso tienilo d'occhio e se continua con le piroette mettilo a ribaltina per un po. Cari saluti

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Giusta l'osservazione di Giamp, mai usare aggeggi che possano impaurire i piccioni.
La mia norma per i volantini è quella di accompagnare alla richiesta di volo con la baccetta, anche il fischio di allerta. Dopo una ventina di volte, i volantini memorizzano questa associazione e partono anche senza bacchetta, al solo suono del fischio. Però il tuo caso è molto diverso, due o tre volte alla settimana non è sufficiente per ottenere il "massimo". In fururo dovresti programmare un periodo continuativo di addestramento, ripetitivo di sollecitazioni a comando inerenti sia il volo sia la cimbellata su stantuffo o ribaltina. Ottenuti buoni risultati, puoi a periodi alterni, "rinfrescargli" i compiti senza impaurire i piccioni.
Buon proseguimento e in bocca al lupo Cappu.

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