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Discussioni Generali / Re:Un libro in futuro sull' apprendista colombacciaio.
« il: 20/12/2024 - 10:46 »
Gentile signor Gabriele Ricci
troppo buono, troppo buono al solo pensare che il sottoscritto possa intraprendere la scrittura di un libro che "insegni" come raffrontarsi col colombaccio ad un appassionato novizio di questa caccia tradizionale. Ho ben poco da insegnare e molto da imparare. Questa affermazione è certo collegata al fatto che ogni ottobre, sul finire della caccia e regolarmente, ripeto queste parole a me stesso. Ogni ottobre è diverso dagli altri e ogni ottobre i colombacci sono "diversi" da quelli degli anni precedenti. Cambiano le migrazioni, il clima, tante altre variabili ecc ecc.
Bene fa il mio amico "Carognaccio" a segnalare la bibbia di questa caccia, vale a dire "Tra querce e palombe" del compianto avv. Giuseppe Mazzotti che con me aveva una sola cosa in comune: era romagnolo, originario di Faenza.
Probabilmente le uniche novità rispetto ai dogmi di Mazzotti... sono per l'appunto il variare delle strategie di sopravvivenza della specie che diversamente non sarebbe così abbondante.
Se poi le interessa qualche sensazione personale su questo o quel argomento, sono qua per quel poco che conta: rinaldo.bucchi@hotmail.it
Grazie per la stima. Cordialità, Rinaldo che poi sarebbe aldorin
troppo buono, troppo buono al solo pensare che il sottoscritto possa intraprendere la scrittura di un libro che "insegni" come raffrontarsi col colombaccio ad un appassionato novizio di questa caccia tradizionale. Ho ben poco da insegnare e molto da imparare. Questa affermazione è certo collegata al fatto che ogni ottobre, sul finire della caccia e regolarmente, ripeto queste parole a me stesso. Ogni ottobre è diverso dagli altri e ogni ottobre i colombacci sono "diversi" da quelli degli anni precedenti. Cambiano le migrazioni, il clima, tante altre variabili ecc ecc.
Bene fa il mio amico "Carognaccio" a segnalare la bibbia di questa caccia, vale a dire "Tra querce e palombe" del compianto avv. Giuseppe Mazzotti che con me aveva una sola cosa in comune: era romagnolo, originario di Faenza.
Probabilmente le uniche novità rispetto ai dogmi di Mazzotti... sono per l'appunto il variare delle strategie di sopravvivenza della specie che diversamente non sarebbe così abbondante.
Se poi le interessa qualche sensazione personale su questo o quel argomento, sono qua per quel poco che conta: rinaldo.bucchi@hotmail.it
Grazie per la stima. Cordialità, Rinaldo che poi sarebbe aldorin