FORUM Club Italiano del Colombaccio

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Topics - giamp50

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Discussioni Generali / giorni odierni
« il: 07/03/2020 - 21:37 »
E sì,
Amici e Colleghi,
credevamo di essere diventati invincibili ed indistruttibili ed invece l'attuale situazione ci richiama alla realtà evidenziando la nostra fragilità e la nostra appartenenza alla fauna terrestre con tutto ciò che ne consegue, di bello e di sgradito!

Ebbene, riflettiamo ma su con il morale!

Certo che la nostra categoria composta maggiormente di ultrasessantenni potrebbe essere una delle più penalizzate, ed allora seguiamo attentamente le indicazioni ufficiali ma senza cadere nel pessimismo.
Su con la testa, combattiamo al nostro modo come quando, seguendo il nostro ausiliare o le evoluzioni del branco, tra sudori e respiri affannosi continuiamo a seguire il nostro cane in guidata su per le colline, oppure tra batticuori e tremolii continuiamo a seguire il gioco degli amati richiami e del branco sospettoso.

E si, stamattina, nonostante il tempo, sono andato su, ma non per controllare, ma bensì per ammirare e gioire della bellezza della Natura, ... umanamente compiutamente indescrivibile ...

Gioiamo con Essa!

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Pochi decenni dal secondo dopoguerra ad oggi ma sufficienti, a seguito dei progressi tecnologici, delle disponibilità economiche e delle variazioni ambientali, a stravolgere le modalità dell'attività venatoria e di conseguenza variarne l'impatto fino a ridurre ai limiti dell'estinzione alcune specie e di contro una sempre più consistente presenza di poche altre.

Molto vi sarebbe da considerare e riflettere, se non altro per cercare di capire e conseguentemente di adeguare l'attività a modalità che non solo non danneggino ma anzi favoriscano l'ottimale espansione delle stesse specie cacciate.

Vogliamo parlarne insieme?

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Il 29 luglio veniva pubblicizzato sul sito del Club che il Presidente Paci avrebbe diffuso nei giorni successivi un comunicato riguardante il calendario Toscano e quanto già scritto e poi cancellato dal CLUB Italiano del Colombaccio sulla Home del proprio sito e ripreso e rilanciato da BigHunter e poi stranamente cancellato dal sito di Bighunter stesso.

Ora sono passati quattro giorni e tutto tace.

Allora vorrei educatamente far presente al Presidente Paci che sarebbe doverosa una spiegazione e soprattutto che il Club, in linea con il proprio Statuto e con la propria Carta degli Intenti abbia il coraggio di dire chiaramente qual'è la propria linea.

In passato si era discusso molto animatamente sull'inserimento del Colombaccio in preapertura ed il Club non seppe far altro che modificare la propria Carta degli intenti variando il termine "contrario" con altro annacquato.
E sì che in questo caso vi erano sostanziali motivazioni sia etiche che controproducenti per i cacciatori stessi per riaffermare con determinazione e forza la CONTRARIETA', ma non è stato fatto.

Ora, a fronte di una decisione inspiegabile di una Regione di non utilizzare la legge Comunitaria e quindi di non prorogare la caccia al colombaccio al 10 di febbraio, inspiegabilmente il Club, e quindi la Sua persona sig. Presidente argomenta ciò che non è supportabile e schiera il Club con quelli che nella regione Toscana hanno sostenuto tale tecnicamente inspiegabile scelta altamente penalizzante per i cacciatori toscani.

Egregio signor Presidente, personalmente ho grande stima di Lei, delle Sue conoscenze tecniche e delle Sue capacità faunistico operative.
Ma pur essendo Lei rappresentante di una Federazione TRADIZIONALE, non può disconoscere le aspettative, tecnicamente ed faunisticamente corrette di tutti gli amanti della caccia al colombaccio.

E' fuor di dubbio che attualmente dire che la specie colombaccio goda di ottima salute è dire poco, quindi non vi sono ragioni di nessun tipo per sconsigliare la sua caccia nella prima decade di febbraio.

Pertanto la esorto, signor Presidente, a chiudere quanto prima la questione, ammettendo, se lo ritiene corretto, di aver sbagliato a seguire le richieste di chi la caccia al colombaccio non interessa prioritariamente.

Calorosi saluti.

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Avrei voluto riaggiornare ed inserirmi in una vecchia Discussione ove avevamo già trattato sui Piccioni, che sicuramente ci sarà in archivio, ma, non trovandola, ne riapro un'altra nella speranza che altri utenti abbiano il piacere di intervenire.

Questa sera, osservando alcuni nuovi accoppiamenti da me formati ultimamente ma dei di cui generi non sono ancora assolutamente certo, i componenti di una coppia, della quale sarei stato, sulla diversità di sesso, più che sicuro avendoli osservati nei giorni precedenti mentre eseguivano dei becco/becco, dopo aver ancora esercitato dei becco/becco e corteggiamenti tipici si sono "coperti" a vicenda nel giro di qualche decina di secondi.
 
Quindi, siccome a questo punto non ci capisco più nulla sul loro sesso, vorrei chiederVi se a Voi sia mai capitato di osservare qualcosa di simile.
Grazie.

5
A seguito del nuovo assetto politico italiano ed europeo quali nuove prospettive ci possiamo attendere?

Il flop del logo animalista allo 0,6% dovrebbe, almeno speriamo, aprire gli occhi dei politici sulla reale consistenza di questa ideologia tendente ad umanizzare ciò che umano non è!

Altrettanto dovrebbe far riflettere i responsabili delle reti televisive nel far condurre trasmissioni a chi ha dimostrato di appartenere a questa ideologia non supportata politicamente dal popolo italiano.

Ma molto dipenderà anche dalle linee che verranno prese dall'associazionismo venatorio italiano.
Serietà, responsabilità, impegno e, soprattutto, UNITA', potrebbero fare la differenza.
Per non dire poi della necessità di informazione corretta a cittadinanze e scolaresche.

O sbaglio?

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Discussioni Generali / Carneade, chi era costui?
« il: 08/04/2019 - 21:24 »
Il perchè da due anni non mi iscrivo più al Club del Colombaccio mi riporta a manzoniane memorie: Club Colombaccio chi era costui?

Ma soprattutto chi è ora costui?

Perchè sembrerebbe si vergogni propugnare i suoi aneliti fondativi?

Perchè non ha la forza di applicare obblighi statutari e programmatici della Federazione su associazioni aderenti ma impropriamente in quanto di indirizzi programmatici diversi?

Perchè non vengono pubblicate sul sito tutte le associazioni aderenti, i loro statuti, i loro programmi, le loro azioni?

Perchè dai "contatti" del sito è scomparso il contatto della associazione marchigiana? E' forse defunta?

Nessuna polemica, solo richiesta di chiarezza e trasparenza!
 

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Discussioni Generali / Colombaccio e chimica agricola
« il: 29/10/2018 - 09:57 »
Apro una apposita Discussione per lasciare Mesola a Mesola.

A volte faccio sinceramente fatica, ma tanta fatica, per quanto mi sforzi, a capire certe prese di posizione, a mio modesto parere prive di logica e buonsenso.

Continuerò in un altro momento, sono sul palco e si sta meteorogicamente mettendo male.

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Penso che sarebbe bello se descrivessimo quello che stiamo facendo nel nostro impianto e conseguentemente potessimo confrontare le nostre iniziative e successivi risultati.

Personalmente sono in una fase sperimentale di un difficile esperimento con esiti molto incerti.
Ma l'importante è divertirsi!

Tra ieri ed oggi ho riposizionato il posatoio, da sud ad estnordest, contro i sacri canoni, ma io ne sono molto soddisfatto.

Ho anche iniziato ad esporre sul ballatoio i primi giovinetti, due coppie di pulli Ternani, per ora calmissimi godentisi cielo terso e baraonde dei gruccioni.
Vedremo!

9
Ebbene si, questa volta non posso non concordare con la Toscana, anzi mi auguro che in futuro vada ancora più a fondo e dia un esempio da seguire a tutte le altre regioni.

Questo primo timido e grezzo segnale sulla Regina speriamo si sviluppi in futuro e si concretizzi in modalità ancora più nobili.

Altra questione che spero prima o poi venga sollevata ed affrontata è la messa in mora dell'utilizzo dei cani da cerca ed in particolar modo dello springer nei territori atc, grande cane da scovo e grande distruttore della classicità venatoria italiana.

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Discussioni Generali / Marche
« il: 15/04/2018 - 11:51 »
In questa Discussione si potrebbe inserire tutto ciò che ci potesse interessare.

Spero che anche altri marchigiani concorrano a tenerci informati.

Grazie.

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A mio modesto avviso forse sarebbe opportuno tentare di compiere un salto in avanti e cercare di strutturare internazionalmente e formalmente una ricerca scientifica di lungo periodo su tutto l'areale di interesse della specie Colombaccio inerente sia la sua evoluzione nella consistenza che nella dislocazione pensando naturalmente adeguati finanziamenti.

Ed allora mi domando, non sarebbe forse positivo lanciare l'idea di creare una Fondazione per finanziare una ricerca scientifica strutturata e durevole capace di reindirizzare le scelte di gestione e di anticipare ed evitare eventuali futuri momenti di crisi?

Naturalmente senza nulla togliere a quanto già stato fatto finora e quanto si sta facendo.

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Discussioni Generali / Forum
« il: 08/04/2018 - 21:48 »
Che tristezza!

Non è possibile continuare così.

Personalmente faccio il possibile,nel mio piccolo, perché riprenda vita e si possano riallacciare i magnifici rapporti del passato, ed invece sistematicamente si ricreano situazioni spiacevoli ed ingiustificate.

Se si continua così mollo anch'io.

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Discussioni Generali / Osservazioni
« il: 15/11/2017 - 22:27 »
A volte capita che più si osserva più si viene presi dal mistero e dalla grandezza della Vita e da questi estasiati con conseguente assoluto rispetto.

Mercoledì scorso due caprioli salirono sospettosi, a brevi tratti, osservando, annusando e tendendo le orecchie fin sotto al mio palco. Evidentemente disturbati più sotto.

Madre e figlio cresciutello.
Quest'ultimo la seguiva passo passo a qualche metro.
Lei si fermava ed annusava e lui ugualmente manteneva la distanza.

Li avrò osservati per oltre mezz'ora di cui per una decina di minuti sotto il palco a pochi metri.

Ciò che più mi colpiva era, non tanto la circospezione, ma la evidente preoccupazione della madre per la salvaguardia del figlio.

Certe situazioni disarmano e sono un inno al rispetto della Vita.

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A mio modesto parere, per poter procedere verso un'unica rappresentanza del mondo venatorio, necessiterebbe come prima cosa una modifica alla 157/92, nella parte che norma il finanziamento delle Associazioni venatorie.

Due sono gli articoli di legge normanti:

-art.24. Fondo presso il Ministero del tesoro.
1. A decorrere dall'anno 1992 presso il Ministero del tesoro è istituito un fondo la cui dotazione è alimentata da una addizionale di euro 5,16 alla tassa di cui al numero 26, sottonumero I), della tariffa annessa al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 641 , e successive modificazioni.
2. Le disponibilità del fondo sono ripartite entro il 31 marzo di ciascun anno con decreto del Ministro del tesoro, di concerto con i Ministri delle finanze e dell'agricoltura e delle foreste, nel seguente modo:
a) 4 per cento per il funzionamento e l'espletamento dei compiti istituzionali del Comitato tecnico faunistico-venatorio nazionale;
b) 1 per cento per il pagamento della quota di adesione dello Stato italiano al Consiglio internazionale della caccia e della conservazione della selvaggina;
c) 95 per cento fra le associazioni venatorie nazionali riconosciute, in proporzione alla rispettiva, documentata consistenza associativa (47).
3. L'addizionale di cui al presente articolo non è computata ai fini di quanto previsto all'articolo 23, comma 2.
4. L'attribuzione della dotazione prevista dal presente articolo alle associazioni venatorie nazionali riconosciute non comporta l'assoggettamento delle stesse al controllo previsto dalla legge 21 marzo 1958, n. 259 .
(47) Per la riduzione dell’autorizzazione di spesa prevista dal presente comma, vedi l’art. 15, comma 3, lett. b), D.L. 31 agosto 2013, n. 102.

-art.34. Associazioni venatorie.
1. Le associazioni venatorie sono libere.
2. Le associazioni venatorie istituite per atto pubblico possono chiedere di essere riconosciute agli effetti della presente legge, purché posseggano i seguenti requisiti:
a) abbiano finalità ricreative, formative e tecnico-venatorie;
b) abbiano ordinamento democratico e posseggano una stabile organizzazione a carattere nazionale, con adeguati organi periferici;
c) dimostrino di avere un numero di iscritti non inferiore ad un quindicesimo del totale dei cacciatori calcolato dall'Istituto nazionale di statistica, riferito al 31 dicembre dell'anno precedente quello in cui avviene la presentazione della domanda di riconoscimento.
3. Le associazioni di cui al comma 2 sono riconosciute con decreto del Ministro dell'agricoltura e delle foreste di concerto con il Ministro dell'interno, sentito il Comitato tecnico faunistico-venatorio nazionale.
4. Qualora vengano meno i requisiti previsti per il riconoscimento, il Ministro dell'agricoltura e delle foreste dispone con decreto la revoca del riconoscimento stesso.
5. Si considerano riconosciute agli effetti della presente legge la Federazione italiana della caccia e le associazioni venatorie nazionali (Associazione migratoristi italiani, Associazione nazionale libera caccia, ARCI-Caccia, Unione nazionale Enalcaccia pesca e tiro, Ente produttori selvaggina, Associazione italiana della caccia - Italcaccia) già riconosciute ed operanti ai sensi dell'articolo 86 del testo unico delle norme per la protezione della selvaggina e per l'esercizio della caccia, approvata con regio decreto 5 giugno 1939, n.
1016 , come sostituito dall'articolo 35 della legge 2 agosto 1967, n. 799.
6. Le associazioni venatorie nazionali riconosciute sono sottoposte alla vigilanza del Ministro dell'agricoltura e delle foreste.

Due sarebbero i punti da variare:

- primo aumentare la quota percentuale di rappresentanza nazionale per poter essere "riconosciute", l'attuale quota di un quindicesimo è ridicola, minimo dovrebbe essere di un 20%;

- secondo eliminare non solo i privilegi accordati alle associazioni venatorie già esistenti all'entrata in vigore della 157/92, ma eliminare del tutto qualsiasi finanziamento automatico derivante da tasse di concessione.

Personalmente ritengo che le Associazioni Venatorie si debbano finanziare solo ed esclusivamente attraverso il tesseramento.

Quando si sentono cacciatori dire che non si iscrivono alle Ass.Ven. e che faranno una assic.priv., probabilmente non sanno che comunque finanzieranno lo stesso le suddette associazioni attraverso il pagamento della tassa di concessione nazionale per il porto di fucile.
Saluti.
 



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Archivio 2007-2014 / Modifiche 157/92
« il: 22/08/2014 - 14:13 »
 

DEFINITIVE LE MODIFICHE ALLA 157/92

Le Associazioni Venatorie Federcaccia, ANUUMigratoristi, Enalcaccia, Liberacaccia Arci Caccia e il CNCN informano tutti i cacciatori che con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n.192 del 20 agosto 2014 – Supplemento Ordinario n. 72, della legge 11 agosto 2014, n.116, sono vigenti da oggi le modifiche apportate dal decreto legge 24 giugno 2014, n. 91 alla legge nazionale 157/92.

Il lavoro comune ha consentito di giungere ad un risultato equilibrato che risponde alle procedure di infrazione sollevate dalla Comunità Europea coniugando scienza e tradizioni. Un piccolo segnale che auspichiamo sia portatore di quella serenità utile a trascorrere con maggior gratificazione le nostre giornate di caccia.

Si riporta di seguito il testo degli articoli 2, 4, 13, 21 della citata legge 11 febbraio 1992, n. 157 solo nelle parti così come modificate dalla presente legge (le parti modificate sono in corsivo):

Art. 2. Oggetto della tutela.

Omissis

2. Le norme della presente legge non si applicano alle talpe, ai ratti, ai topi propriamente detti, alle nutrie e alle arvicole.

2-bis. Nel caso delle specie alloctone, con esclusione delle specie da individuare con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, sentito l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), la gestione di cui all'articolo 1, comma 3, è finalizzata all'eradicazione o comunque al controllo delle popolazioni.

Omissis

Art. 4 Cattura temporanea e inanellamento
In vigore dal 10 febbraio 2002

Omissis

3. L’attività di cattura per l’inanellamento e per la cessione ai fini di richiamo può essere svolta esclusivamente da impianti della cui autorizzazione siano titolari le province e che siano gestiti da personale qualificato e valutato idoneo dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. L’autorizzazione alla gestione di tali impianti è concessa dalle regioni nel rispetto delle condizioni e delle modalità previste all’art. 19-bis.

1 -bis. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, previa acquisizione del parere dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, sono definiti:
a) i criteri per autorizzare mezzi e impianti di cattura conformi a quelli utilizzati in altri Paesi dell’Unione europea e non proibiti dall’allegato IV della direttiva 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novembre 2009;
b) le regole e le condizioni per l’esercizio dell’attività di controllo, con particolare riferimento al metodo di cattura selettivo e occasionale;
c) le modalità di costituzione di apposite banche dati regionali;
d) i criteri per l’impiego misurato e la definizione delle quantità.

1 -ter. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del predetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, le regioni adeguano la propria normativa alle disposizioni del medesimo decreto.

Omissis

Art. 13 Mezzi per l’esercizio dell’attività venatoria

1. L’attività venatoria è consentita con l’uso del fucile con canna ad anima liscia fi no a due colpi, a ripetizione e semiautomatico, con caricatore contenente non più di due cartucce, di calibro non superiore al 12, nonché con fucile con canna ad anima rigata a caricamento singolo manuale o a ripetizione semiautomatica di calibro non inferiore a millimetri 5,6 con bossolo a vuoto di altezza non inferiore a millimetri 40. I caricatori dei fucili ad anima rigata a ripetizione semiautomatica impiegati nella caccia non possono contenere più di due cartucce durante l’esercizio dell’attività venatoria e possono contenere fino a cinque cartucce limitatamente all’esercizio della caccia al cinghiale.

Omissis

Art. 21 Divieti
1. E’ vietato a chiunque:

Omissis

m) cacciare su terreni coperti in tutto o nella maggior parte di neve, salvo che nella zona faunistica delle Alpi e per la attuazione della caccia di selezione agli ungulati secondo le disposizioni emanate dalle regioni interessate;

bb) vendere, detenere per vendere, trasportare per vendere, acquistare uccelli vivi o morti, nonché loro parti o prodotti derivati facilmente riconoscibili, anche se importati dall’estero, appartenenti a tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri dell’Unione europea, ad eccezione delle seguenti: germano reale (anas platyrhynchos); pernice rossa (alectoris rufa); pernice di Sardegna (alectoris barbara); starna (perdix perdix); fagiano (phasianus colchicus); colombaccio (columba palumbus);
cc) il commercio di esemplari vivi di specie di avifauna selvatica nazionale non proveniente da allevamenti di specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri dell’Unione europea anche se importati dall’estero.

Omissis



Roma, 21 agosto 2014 – Federazione Italiana della Caccia, ANUUMigratoristi, Enalcaccia, Liberacaccia, Arci Caccia, CNCN

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