FORUM Club Italiano del Colombaccio

Un ringraziamento personale rivolto all'amico Graziano per le interessanti riflessioni pubblicate sulla home page del sito.

Nella media collina faentina nella mattinata di lunedì... poco o niente.

martedì 14, mercoledì 15 e giovedì 16 grande migrazione nella montagna-collina faentina.
Colombacci altissimi anche ai colli a spartiacque, nell'alto appennino.

Nella mia valle continuo a non vedere altri migratori.

Andiamo avanti ...

Mattina di nebbia alla "bassa".

Poco o niente di passo. Da Arezzo ho notizie di buone entrate nel pomeriggio, ma io (cotto, stracotto) sono rientrato alle ore 14.

Vedremo domani, o mercoledì...o giovedì ... insomma vedremo.

Medio Appennino faentino ieri 9 ottobre avvistati una ventina di branchi. Da qualche anno ma questa parte succede puntualmente che il passo si sviluppa inizialmente più a sud...verso il riminese / pesarese.
Speriamo in meglio per domani.
Altri migratori? ZERO!

Media montagna faentina

Giovedì 14 avvistamenti al mattino, oggi 11 sempre al mattino. Branchi col pepe al culo, alti, veloci e poco disposti alla posa. Voli che al massimo potevano contare 80/100 unità, ma per lo più piccoli voli.

Andiamo avanti, che la commedia è lunga. occorrerà verificare come se la caveranno i commedianti, specialmente quelli vecchietti come il sottoscritto.

Buon ottobre a te ed a tutti i malati di colombaccite.

Rinaldo.

Gentile signor Gabriele Ricci

troppo buono, troppo buono al solo pensare che il sottoscritto possa intraprendere la scrittura di un libro che "insegni" come raffrontarsi col colombaccio ad un appassionato novizio di questa caccia tradizionale. Ho ben poco da insegnare e molto da imparare. Questa affermazione è certo collegata al fatto che ogni ottobre, sul finire della caccia e regolarmente, ripeto queste parole a me stesso. Ogni ottobre è diverso dagli altri e ogni ottobre i colombacci sono "diversi" da quelli degli anni precedenti. Cambiano le migrazioni, il clima, tante altre variabili ecc ecc.

Bene fa il mio amico "Carognaccio" a segnalare la bibbia di questa caccia, vale a dire "Tra querce e palombe" del compianto avv. Giuseppe Mazzotti che con me aveva una sola cosa in comune: era romagnolo, originario di Faenza.
Probabilmente le uniche novità rispetto ai dogmi di Mazzotti... sono per l'appunto il variare delle strategie di sopravvivenza della specie che diversamente non sarebbe così abbondante.
Se poi le interessa qualche sensazione personale su questo o quel argomento, sono qua per quel poco che conta: rinaldo.bucchi@hotmail.it
Grazie per la stima. Cordialità, Rinaldo che poi sarebbe aldorin