Club Italiano del Colombaccio - Forum

Club Italiano del Colombaccio => Colombaccio Scientifico => Discussione aperto da: Enrico Cavina - 25/11/2013 - 14:56

Titolo: Vie Migratorie - 2013
Inserito da: Enrico Cavina - 25/11/2013 - 14:56
PRINCIPALI  VIE  MIGRATORIE del Colombaccio in EUROPA -2013

ISSN 1392-2130. VETERINARIJA IR ZOOTECHNIKA (
Vet Med Zoot). T. 63 (85). 2013
Dalius Butkauskas e coll..
E-mail: dalius@ekoi.lt

GENETIC TECHNIQUES FOR DESIGNATION OF MAIN FLYWAYS OF THE WOODPIGEON (COLUMBA PALUMBUS) IN EUROPE AS A TOOL FOR CONTROL AND PREVENTION OF PATHOGENIC DISEASES

On-line : http://vetzoo.lva.lt/data/vols/2013/63/pdf/butkauskas.pdf

Abstract.
The population genetic structure of the Woodpigeon (
Columba palumbus) in Europe was studied analyzing the distribution of different D-loop haplotypes among bird samples, collected in various breeding and wintering sites of the species (in Russia, Belarus, Lithuania,Sweden, Hungary, France, Spain and Portugal). Totally 89 different haplotypes ascertained asbelonging to 5 haplo-groups were identified after examination of partial D-loop sequences consisting of359 bp mtDNR fragments derived from 360 samples. The results of this study indicate that the
Eastern Atlantic Flyway is used by Woodpigeons breeding in NW Russia, Belarus, Lithuania, Sweden and wintering mainly in the Iberian Peninsula. A distinct population genetic structure is characteristic of Woodpigeons breeding in Hungary and using the Mediterranean Flyway. The designation of main flyways of Woodpigeons in Europe is necessary for the control and prevention of potential spread of pathogenic diseases and parasites, as this species is the most important game bird in Europe.

RECENSIONE

Questo Lavoro prodotto nel 2013 da Ricercatori di Lituania , Spagna , Russia Baltica ,Bielorussia ha come obbiettivo l'individuazione delle vie migratorie del Colombaccio finalizzandosi allo studio di prevenzione delle malattie aviarie ( virus , parassiti ) nocive per gli allevamenti animali ( polli principalmente) e potenzialmente trasmissibili all'uomo come la c.d. Influenza aviaria .
Il Lavoro parte dal presupposto che la popolazione di Colombacci in Europa è stimata in una forbice di 8-15 milioni d'individui nidificanti dei quali circa 9 milioni abbattuti con la caccia .
Lo studio si è basato sulle indagini isotopiche di 360 colombacci raccolti in 8 Paesi Europei ( Russia,Bielorussia,Svezia,Lituania a Nord; Ungheria , Francia,Spagna,Portogallo) nelle aree di origine,stop-over,svernamento  realizzando una mappatura isotopica delle diverse popolazioni in migrazione.
Le popolazioni Baltiche e da Bielorussia sono in parte migratori a breve distanza ma la maggior parte migra su lunghe distanze svernando in Spagna e Portogallo  su una via migratoria dal Baltico sino alle coste Atlantiche ad Occidente scendendo poi sulla Penisola Iberica .
Del tutto distinta geneticamente la popolazione nidificante in Ungheria che migra su una via più a Sud sul Mediterraneo . Analoghe caratteristiche genetiche si ritrovano nelle altre popolazioni nidificanti centro-europee.
Queste due principali vie migratorie permetterebbero comunque consistenti possibilità di interscambio tra le popolazioni con origini distinte .
Il Lavoro indica con chiarezza la necessità di allargare ed approfondire lo studio delle vie migratorie del colombaccio in Europa anche al fine di poter meglio studiare le potenziali criticità di malattie aviarie trasmissibili anche all'uomo.

Molto ricca ed aggiornata la Bibliografia ( vedi TESTO COMPLETO on-line )


DETTAGLIATA MAPPA e stime di presenze Paese per Paese  in
EUROPA

rilevabile a : http://www.birdlife.org/datazone/userfiles/file/Species/BirdsInEuropeII/BiE2004Sp2452.pdf
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: koala - 25/11/2013 - 15:31
ringrazio per questo tema ma dire che nel mondo vengono prelevati 9milioni di colombacci su una consistenza tra gli 8 ed i 15 milioni mi sembra un po esagerato, sapendo che la popolazione della Gran Bretagna non migra ed i    cacciatori locali sono più propensi ad altra attività venatoria, nell'Ungheria, Russia polonia Bielorussia Ukranua nascono milioni di colombacci che non vengono minimamente presi in considerazione dai cacciatori locali più propensi ad altra cacce come l'orso il cinghiale il gallo forcello  il cinghiale il cervo etc etc.. Credo che la specie colombaccio sia in Europa assestata tra i 20 e i 25 milioni di individui in aumento costante.
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: Enrico Cavina - 25/11/2013 - 15:38
I dati riportati dagli AA . nel Lavoro sono riferiti all'ultimo census verosimilmente reperbile il Letteratura (2004 !!! decisamente vecchio ! )In linea di massima sono abbastanza d'accordo con la stima di Koala . 
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: koala - 25/11/2013 - 15:41
enrico ti ringrazio per kla disanima che hai fatto per questa specie e credi avremmo bisognoa nche noi di una disanima piu' approfondita sulle migrazioni ma in casentino da me un vecchio cacciatore di colombacci a fermo diceva che sulle migrazioni : se vuoi passar da imbecille giudica il tempo le donne ed i colombacci nel senso che con queste tre cose non ci si azzecca mai ed il 2013 come azzeccare non ci abbiamo azzeccato.
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: Enrico Cavina - 25/11/2013 - 15:56
Grazie Koala , anche perchè mi dai occasione di riportare un'analisi ( sempre dilettantistica ) che s'inserisce bene sull'altra finestra " Meteo-previsione delle Migrazioni " . E' chiaro che ogni commento e critica è sempre ben accetto.
Quelle che riporto quì di seguito per Te e per tutti , non possono essere solo coincidenze occasionali .

La nostra su-esposta analisi 2013 ha evidenziato che nelle Aree di Origine ( 500-600 Km a N / N-E e specificatamente per Weather History archives : Tours (FR) – Karlstad ( SV) ) dei flussi con specifici “PICCHI” di massa migratoria ( Svezia , Pirenei , Italia )

-   nei 2-3 gg. prima del picco si verifica una caduta della Pressione Atmosferica ( P.A.) più o meno accentuata con un’escursione in caduta di 10-15 milliBar ( mB)
-   il giorno prima ( e più accentuatamente nel pomeriggio e notte ) dell’involo di massa la P.A. risale repentinamente 10-20/29 mB

Abbiamo quindi voluto verificare retroattivamente queste coincidenze fisico-cronologiche esplorando con attenzione negli Archivi ( Osservazioni Ornitologiche , Meteo ) i dati relativi ai 5 anni precedenti il 2013 , per Svezia e Pirenei .

SVEZIA

-   2008 – 3 picchi ( 7-23-29 Ott.) con rispettivamente risalita il giorno prima  P.A.  in mB 20-15-15
-   2009 – 3 picchi ( 9-13-27 Ott.)  idem  mB 15-30-15
-   2010 – 2 picchi ( 9-12 Ott.) idem mB 16-20
-   2011 - 3 picchi ( 8-13-22 Ott.) idem mB 15-15-16
-   2012 – 2 picchi ( 10-18 Ott.) idem mB 15-20




PIRENEI

-   2008 – 3 picchi ( 18 – 24 Ott.- 4 Nov ) idem  mB – Non significativo(NS)-20-12
-   2009- 1 picco ( 26 Ott.) idem mB 18
-   2010 – 2 picchi ( 21-26 Ott.) idem mB 15-20
-   2011- 3 picchi ( 21-31 Ott.-9 Nov.) idem mB 10-10-NS
-   2012- 4 picchi ( 18-22-28 Ott.-7 Nov.) idem mB NS-13-18-29(record)

Abbiamo qui evidenziato il solo dato più eclatante e cioè la risalita della P.A, il giorno prima del picco migratorio

L’analisi correlata alla verifica dei dati meteo ( specificatamente mirata alla P.A.) rilevati nei 3 gg. precedenti il picco nelle aree di origine del flusso ( 500-600 Km N/N-E) ha confermato che nei 2-3 gg. prima del picco , nell’area di partenza dell’involo di massa si verifica una caduta della P.A. nell’ordine di 10-15 mB , ma dato molto più incisivo e costante è il repentino rialzo della P.A. nel giorno ( pomeriggio,notte) prima dell’involo : 10-20 mB con un Massimo di 29 mB ( Pirenei 7 Nov.2012) .

Su 26 picchi migratori identificati ( dati certi da Stazioni di Osservazione Ornitologica ) in 5 anni ( 2008-2012) solo in tre casi ( Pirenei . 18 Ott.2008 – 9 Nov.2011- 18 Ott. 2012 ) non vi sono state le corrispondenti significative variazioni di P.A quali rilevate negli altri 23 picchi migratori .

Per quanto riguarda l’Italia non ci sono dati documentali che permettono un’analisi retroattiva come per Svezia e Pirenei .

Abbiamo però un dato certo che al bosco della Mesola ( Fe- Romagna ) l’involo di massa ( oltre 300.000 Colombacci ) verificatosi il 30 Ottobre 2012 , ciè l'anno scorso  ( mattina pre-aurora con Luna piena ) è stato preceduto da una caduta locale della P.A. nei giorni dal 23 al 27 Ottobre 2012 ( da mB 1013 a 985 27 Ott.) e rialzo a mB 1002 il 28 Ott. sino a mB 1012 ( 29 Ott. ): quindi da 985 mB sino a 1012 mB sono 27mB quasi come il record 2012 dei Pirenei ( 7 Nov.) di 20 mB .

MESOLA – dettagli

Più in dettaglio una testimonianza diretta ( Comunicazione personale 2012 – Denis Bianchi – Club del Colombaccio ) della fenomenologia verificatasi alla Mesola tra il 23 e 30 Ottobre ( Luna piena ) permette di rilevare

-   nei giorni 23-24.25 Ott. con la P.A. stabile intorno mB 1019 già discendente a 1009 mB il 25 Ott. oltre 300.000 ( trecentomila) Colombacci nell’ansia famelica pre-viaggio ( “zugunrhue” – immagazzinamento energetico ) hanno pasturato ininterrottamente nel territorio più o meno limitrofo al Bosco della Mesola.
-   Il 26 e 27 Ott. la P.A. è scesa drammaticamente a mB 999 e poi 985 (!!)
-   Il 28 Ott. la P.A ha cominciato a risalire a mB 1002
-   Il giorno 29 Ott. ( precedente l’involo ) – più rapidamente dopo mezzogiorno – la P.A è risalita a mB 1012 ( !!) quindi con uno sbalzo di mB 27
-   Il 30 Ott. ( al mattino – bosco già vuoto ) la P.A, era ancora stabile intorno 1012 mB. L’involo era avvenuto in piena LUNA PIENA prima dell’aurora .

Parallelamente la TEMPERATURA che il giorno 23 Ott. era MIN 8°-MAX 23° (!!) è scesa gradualmente a MIN 9°-MAX 15° ( 26 Ott.) e più significativamente a MIN 5° MAX 11 ( 29 Ott.)
NB. . Non abbiamo deliberatamente considerato tutti gli altri Parametri Meteo ( venti,precipitazioni,umidità ecc.) che pure giocano la loro importanza integrativa .

Concludendo : anche questa Analisi retroattiva in Appendice di Aggiornamento conferma che  - esclusivamente per Pressione Atmosferica ( P.A.) –nei 2-3 gg. che precedono l’involo di massa la P.A. -nelle Aree di origine ( aree di origine pura e/o aree di  stop-over più o meno prolungato – vedi Mesola  )- cala ( a volte non vistosamente ma di certo costantemente ) di 10-15 mB per poi RISALIRE RAPIDAMENTE VISTOSAMENTE ( sino a 29 mB )  per lo più NEL POMERIGGIO NOTTE CHE PRECEDONO L’INVOLO ed il picco migratorio di massa.

Ci sembra che questa sia un’acquisizione importante – forse meglio esportabile anche per altri Migratori ( BECCACCIA inclusa ) – che meriterebbe un approfondimento con RICERCHE più propriamente svolte scientificamente e rigidamente atte a superare l’inevitabile approssimazione dilettantistica della nostra analisi .

PS : ed ovviamente il tutto andrebbe riferito al BAROMETRO BIOLOGICO :

rappresentato dall’Organo Paratimpanico (PTO) di Vitali – vedi Aggiornamento del 12 maggio 2012 di www.labeccacciascientifica.it  ed anche  http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21721119  ) : è lì appunto che scattano tutte quelle funzioni sensoriali già pronte alla migrazione e si attivano integrate con il metabolismo corporeo , l’accumulo di riserve energetiche , l’eterno dominio della durata della luce del giorno , gli stimoli ormonali , la coscienza e ricordo dei viaggi precedenti ( adulti ) , l’ansia del viaggio ( “ zugunrhue “ ) e forse anche l’atavica istintiva sudditanza alla “ deriva dei Continenti “ .



nota datata 10 Novembre 2013
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: koala - 25/11/2013 - 16:32
tuttavia la mia domanda è anche questa con nebbia e bassa pressione o pressione stimata sotto i 1015 mbar i colombacci transitano oppure si fermano prima di riprendere il normale flusso , oppure possono predenre anche altre direzioni subendo delle interferenze meteo e volendo migrare?
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: Enrico Cavina - 25/11/2013 - 17:37
Sottolineo : l'analisi riguarda il momento dell'involo ( dalle aree di origine o di SOSTA prolungata altrimenti detta stop-over ) di grandi masse , in grande concentrazione anche di tempistica ( il "timing") , e - nell'analisi- viene rapportato alla Pressione Atmosferica . Poi ovviamente - come è specificato nel Testo della Nota - ci sono tutti gli altri elementi meteo : temperatura,visibilità,direzione e forza dei venti,umidità, fasi lunari ecc.

Allora è chiaro che al di là dell'impulso principe , loro possono ancora fermarsi
, prendere direzioni anomale , partire di notte o quant'altro .Cioè possono risentire di altre interferenze meteo .

Nel testo , prospettavo la necessità di studi con formule matematico-statistiche . Ebbene pochi giorni fa' è apparso sul Web un Lavoro strettamente scientifico - riguardante la Beccaccia - che si basa in forma molto complessa per noi non matematici , su oltre 40 variabili .
Il Lavoro è recensito su www.labeccacciascientifica  aggiornamento del 24 Nov.  e -anche per la Beccaccia - conferma l'importanza dell'instaurarsi di Pressione Atmosferica alta nelle aree di origine .
Poi volendo possiamo discutere su " perchè Pressione Atmosferica alta ? " E quì diventa un po' tutto più difficile per spiegare il perchè !!
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: koala - 25/11/2013 - 17:49
concordi enrico che può essere accaduto che nel 2012 in un momento preciso possa essere accaduto un flusso di grandi massee in migrazione notturna, con luna piena e cielo stellato?
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: Enrico Cavina - 26/11/2013 - 16:36
Concordo .
Poi ..... KOALA mi ha chiesto in  finestra " INTRODUZIONE" , ma è meglio trasferire tutto su " Meteo-previsioni" e " Vie migratorie , come quì di seguito:
" Enrico buongiorno ti invio altra domanda come mai  in data 13 Ottobre prima giornata di picco i migliaia di colombacci in transito percorrevano tutti un corridoio tra la terra ed il cielo, tutti sulla stessa linea ad un altezza tra i 1700 ed 1800 metri ,forse anche meno un saluto"( Koala)

Lo ringrazio perchè mi permette alcune precisazioni :
Vorrei che non si pensasse mai che io possa essere depositario della "verità assoluta " . Più semplicemente - e non mi stanco di sottolinearlo " da DILETTANTE " - cerco di cogliere quello che offre la Letteratura Scientifica ufficiale per provare a trasferirlo in qualche modo agli appassionati , quelli - come Koala- che desiderano approfondire alcuni aspetti , e lo fanno con grande merito .
Prima rispondo crudemente ( poi dopo vediamo ) : il perchè , IL PERCHE', si siano mossi così non lo so , anche se presumo che qualche buon motivo doveva pur esserci .
Allora ho voluto ricontrollare la situazione meteo ( per quanto riguarda il solo parametro PRESSIONE ATMOSFERICA ) nelle aree di partenza della Migrazione poi afferente all'Italia Nord-Orientale e Centro-Orientale Appenniniche . Su TRE vie (1) NORD-SUD ( centro Europa) (2) Nord-Est / Sud-Ovest ( Ungheria-Balcani a Nord ) (3) EST-OVEST ( Balcani ) sino all'Adriatico Nord-Centro , per TUTTE , ripeto per TUTTE , si è verificato che nei TRE giorni precedenti il Picco del 13 Ottobre la Pressione Barometrica , in quelle aree si era dapprima ( 9-10 Ottobre ) livellata in basso poco sopra 1000 mBar ed anche sotto , poi più o meno dopo mezzogiorno dell'undici Ottobre e poi 12 Ottobre è schizzata in alto sopra 1022 mBar , mantenendosi tale per il 13-14-15 Ottobre  . Situazione barometrica più o meno simile nel periodo anche sul Nord Adriatico ( riferimento Trieste )

Sull'Appennino dove ero personalmente in "valico"  ( Monte Cucco  - Fossato di Vico ) in altitudine 800m. il picco è stato dopo il 14 , con voli non in alta quota e mai sopra 1000-1100 m.

Mi sembra evidente che il flusso si è identificato con un "furor" migratorio decisissimo  a percorrere tutto d'un fiato il percorso di transvolata Mar Adriatico- Appennino e poi giù giù Mar Tirreno ecc.ecc.

Perchè mi ostino a considerare la Pressione Atmosferica come un elemento molto importante sul momento di decidere tutto il volo di massa ? Non unico certamente , ma necessariamente da valutare con tutti gli altri parametri meteo e altri ( fattori abiotici ) .
Con la Pressione Atmosferica alta non vi turbolenza , le condizioni aerodinamiche dello sforzo alare sono migliori per equilibrare in stabilità le pressioni sopra (dall'alto ) e sotto ( dal basso ) sulle superfici alari , l'umidità dell'aria è minore e questo consente miglior visibilità e maggiore fluidità ( aria più secca libera da pulviscolo ) dell'aria da inspirare ; inoltre ( e forse è il fattore principale , come tale recepito dai sensi dell'uccello ) la maggior Pressione Atmosferica preme in modo che l'Ossigeno inspirato più facilmente passa più rapidamente nel sangue a facilitare tutto il metabolismo dei muscoli impegnati nel volo migratorio ( la respirazione degli uccelli è molto più complessa e richiede quattro atti insp./esp./insp./espirazione perchè i processi di assorbimento di O2 e di eliminazione di Anidride Carbonica CO2 si compino )
Questa è un'interpretazione , sufficientemente motivata su basi scientifiche , ma è sempre un'interpretazione di un Dilettante e di più non so . Discutiamone .
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: Vasco - 27/11/2013 - 16:53
Caro Enrico, chi meglio poteva esporre con tanta chiarezza le situazioni meteorologiche che possono determinare gli spostamenti e la migrazione del nostro tanto amato colombaccio.

Grazie Enrico per tutto quanto metti a nostra disposizione.
Un abbraccio.
vasco 
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: Enrico Cavina - 29/11/2013 - 18:12

So do scocciare un po’ ma vorrei essere propositivo CONCRETAMENTE e nel modo più semplice .
Vorrei ancora dire che c’è già un Progetto Colombaccio con tutta la sua anche scientificità come da quanto prodotto dal Dr.Giannerini e ben rappresentato da questi LINKS :
http://www.progettocolombaccioitalia.it/FILE%20VARI/DATI_2011/_7_%20Ali%20di%20Colombaccio.pdf

https://www.ilcolombaccio.it/documenti/GIANNERINI.pdf

Sia onore al merito .

Come da precedente post una raccolta semplice e già subito indicativa circa la
LUNGHEZZA “anatomica” dell’ALA , ci può permettere di estrapolare un bel dato indicativo circa i MIGRATORI LUNGA-DISTANZA e Breve/Media distanza .

Mi domando : quanti Cacciatori del Club tireranno fuori dai freezer i loro Colombacci impennati nei prossimi mesi  ? Credo molti , così come saranno molti i Colombacci poi spennati per essere messi in pentola o altro .
Allora che ci vuole ? Appena scongelato MISURATE L’ALA e raccogliete questi pochi dati in questa semplice SCHEDA che proponiamo :


Proposta di SCHEDA per raccogliere il maggior numero di dati ( da TUTTI )

sulla LUNGHEZZA dell’ALA

Al fine di valutare  Migratori a LUNGA DISTANZA ( Ala più lunga )
                               Migratori a Breve – Media Distanza ( Ala più corta )

riferimento  Letteratura Scientifica 2009 ( Hobson e coll. )



                                  LA SCHEDA ( dovrebbe valere per il 2014 )

CACCIATORE ................................................età ……………..
LOCALITA’ USUALE …………………………………………
Capanno SI-NO // Posta in Valico o altro SI-NO ( cerchiare il SI o NO  )
Email ………………………….. ANNO ……………

COLOMBACCIO n. 1
DATA (*)         LUNGHEZZA …………cm ( mm)          Collare  SI’– NO- SI’/NO
 1..
2..
3..
4..                                                            LOCALITA’ usuale  SI’
5…                                                          Altra Località ………………………

COLOMBACCIO n. 2

DATA (*)         LUNGHEZZA …………cm ( mm)        Collare  SI’– NO- “SI’/NO”
 1..
2..
3..
4..                                                            LOCALITA’ usuale  SI’
5…                                                          Altra Località ………………………


e così via…..

Legenda per DATA : (1) 1-10 Ott. –(2)11-20 Ott.- (3)21-30 Ott. – (4) 1-10 Nov.   
                                   (5) 11-20 Nov.
Legenda per COLLARE : “SI/NO” quando è sfumato

Per eventuale conta 2013  su Colombacci SCONGELATI si soprassiede a specificare la DATA



Nella Discussione  ISOTOPI ecc. del box Colombaccio scientifico  nei Post del 27 Novembre ci sono indicazioni di un Esempio di quanto si può ottenere e poi una PROPSTA tecnica di COME MISURARE l’Ala

Qui la MISURAZIONE è rappresentata in FOTOGRAFIE ed andando sul LINK

https://plus.google.com/photos/103942035281038458760/albums/5951675145634750097

 (anche se non è automatico , usate copia/incolla )

dovreste poter ben vedere tutte le FASI di MISURAZIONE : è facile, semplice,non impegnativo . Poi vediamo come raccogliere i dati di TUTTI .
Forza !! Scongelate , preparate i vostri pranzi e cene , ma prima MISURATE .

Rimango a disposizione : ecavinaster@gmail.com
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: alessiotroni - 29/11/2013 - 18:49
Volevo proporre una domanda alla quale io non trovo una risposta concreta,
Un volo di colombacci durante la migrazione (Ottobre) giunto in Italia da qualsiasi linea di passo, escluse le insidie del cacciatore, tende a disgregarsi (magari alcuni soggetti tendono a completare la propria migrazione) oppure rimane compatto per proseguire il suo viaggio fino alla meta definitiva?
Ogni tanto però ho osservato anche il contrario, cioè l'unione di due voli.
Saluti, Alessio
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: aldorin - 29/11/2013 - 19:31
Ciao Alessio

non ho esperienza in merito, quindi ti dico una mia sensazione personale.
I voli di colombacci tendono a disgregarsi al rientro ai quartieri di nidificazione; probabilmente succede il contrario al loro arrivo nei quartieri di svernamento.

Sempre a sensazione personale ciò che aumenta in numero dei soggetti componenti i branchi svernanti è la dispobibilità di alimentarsi facilmente ed in buona quantità. Più risorse trovano e più si compattano, meno ne trovano e forse più si frazionano.

Ma stai certo che riceverai risposte più valide della mia. Un caro saluto.
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: aldorin - 29/11/2013 - 19:40
Per Enrico Cavina

noto con piacere che "non perde tempo". O meglio non vorrebbe perdere tempo.
Certo l'invito rivolto a cacciatori che hanno in freezer colombacci è interessante e sensato. Speriamo in una risposta altrettanto tempestiva e concreta.

Secondo me otterremo risultati più incoraggianti inserendo la scheda da lei predisposta nella prossima ricerca Progetto Colombaccio.

Sarà secondo me, sempre secondo me, propositivo ed utile predisporre (unitamente alle schede) dettagliate spiegazioni sul da farsi (anche se il da farsi è semplice).

Non tutti i cacciatori sono "internettiani" e così, ripongo più fiducia nella ottobrata 2014. (mamma mia.... già 2014).

In ogni modo grazie. E chi vorrà collaborare è invitato fin da ora dal Club Italiano a farlo.

Grazie. 
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: giamp50 - 29/11/2013 - 22:18
Bella domanda "alessiotroni", ma credo non sia facile rispondere.
Da come li vedo io, branchi entrati dall'Adriatico con rotta Appennini o Sud, salvo qualche giovane credulone ed insofferente alla gerarchia del branco, mi danno l'impressione che abbiano l'intenzione di volare compatti verso l'arrivo prefissato.
Il dubbio è negli stopover e mi spiego, ad esempio al Conero, tipo mini Mesola, si ammassano decine e decine di branchi di migliaia di soggetti per diversi giorni, poi improvvisamente partono una mattina branco dopo branco, o anche di notte come l'anno scorso, ed allora il dubbio sarebbe, quei branchi in partenza sono della stessa composizione di quando sono arrivati o si sono ristrutturati?
E chi lo può dire?
Saluti.
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: Enrico Cavina - 30/11/2013 - 07:17
Buongiorno

Per ALDORIN e per TUTTI

Desidero scusarmi perchè la mia proposta ( Misurazione immediata delle Ali ) è stata effettivamente - e coscientemente- arrogante improntata un po' troppo al "non perder tempo ".
Dico subito che se necessario , si fa un passo indietro e non se ne fa niente .
Mi sono domandato se ho attenuanti od aggravanti .
Attenuanti : introducendo il Colombaccio Scientifico ho più volte ripetuto che avrei preferito se questo box  fosse stata introdotto e sviluppato direttamente dai Responsabili Scientifici del Club, e ciò nello spirito di assoluta correttezza. Anche in questa discussione-proposta ho fatto preciso riferimento a : http://www.progettocolombaccioitalia.it/FILE%20VARI/DATI_2011/_7_%20Ali%20di%20Colombaccio.pdf

https://www.ilcolombaccio.it/documenti/GIANNERINI.pdf

Aggravanti : la mia proposta " Misurazione subito sui Colombacci in freezer" non è per niente scientifica , è approssimativa nel metodo e nelle ipotetiche partecipazioni. Sarebbe importante collegare la misurazione all ' età ( il Collare sì/no non ha valore scientifico) e per questo rimane assolutamente valido il metodo (non così facile per tutti) inserito nel Progetto Colombaccio  e credo che questo sarà imperativo farlo in divenire 2014 in un segmento di Ricerca più propriamente scientifica , considerando poi gli Isotopi in futuro .
Altra aggravante : la proposta sopravanza un eventuale Consiglio Direttivo o Commissione scientifica del Club , ma si sa....in Italia alle volte  se non si vuole mandar avanti qualcosa si instaura una "Commissione" ecc.ecc.

Vorrei  dire più garbatamente - ancora scusandomi - che non sarebbe male raccogliere subito alcuni dati numerici ,molto semplici e crudi ( in assenza di una elaborazione statistica vera come quelle giustamente riportate nel Progetto Colombaccio )  e di facile raccolta . Ciò per vedere di coinvolgere TUTTI , anche quelli che solo occasionalmente partecipano al Forum "scientifico" , e cercare così di avere grandi numeri . Non ci vuole molto,io credo : avete visto che io ho già una cruda percentuale su 36 + 1 colombacci , e se ognuno fa lo sforzo di misurare l'ala prima di metterli in pentola si fa presto ad arrivare a qualche centinaia se non di più . Il tentativo è di coinvolgere TUTTI ( magari anche con il "passa parola" al di fuori del Forum e del Club e dei cultori di Internet )  ed evitare che queste discussioni c.d. "scientifiche" o giù di lì rimangano piccoli cori a poche voci .
Insomma in poco tempo potremmo dire che in Italia ( Nord,Centro,Sud) nel 2013 sono passati al 65  % Migratori a lunga distanza , 35 % a media-breve ( percentuali ora di fantasia )  , sulla base della indicazione scientifica di Hobson e coll. ( 2009 aggiornata 2013) relativa alla sola misurazione delle Ali . Non è molto ma come iniziativa del Club coinvolgente TUTTI  è già qualcosa . Magari anche con la voglia di sbatterla sul tavolo della discussione con i Francesi che per ora hanno considerato solo gli svernanti (Hobson) e non la Migrazione pura.
Fatemi sapere . Cordialmente . Enrico.
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: koala - 02/12/2013 - 11:48
Dott.Cavina Buongiorno non riesco a vendere le vie di migrazione mi può aiutare?
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: Enrico Cavina - 02/12/2013 - 12:01
Io non posso aiutare perchè le ho viste ( piccole piccole ) solo in cartaceo stampate . Bisogna richiederele a chi ha compilato il resoconto Progetto Colombaccio . Ma sono d'accordo , al di là del Forum sarebbe bene fossero messe in bella vista direttamente sulla Home Page . Interessa TUTTI .
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: koala - 02/12/2013 - 13:44
era la risposta che volevo grazie enrico penso che in questo forum dovremmo sapere tutto sulla specei colombaccio, abitudini amori case incubazione inanellamento, etc etc so ceh non siamo framcesi ma in piccolo si possono fare grandi cose.
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: Denis - 02/12/2013 - 21:34
Rispondendo ad Alessio

Secondo me i branchi aumentano sicuramente durante il loro percorso.
Nel periodo di riproduzione i colombacci vivono diciamo indipendenti tra di loro,ma poi quando incominciano a scattare i vari meccanismi dell'istinto migrante iniziano ad imbrancarsi qualche coppia o singolo individuo e poi scatta la partenza e lungo il percorso continuano ad aumentare raccogliendo altri individui.
Essendo diventati gregari e non più indipendenti quando fanno una sosta  per nutrimento o di  sera per pausa la fanno dove  vedono altri in sosta e conseguentemente la ripartenza  può essere solo di un branco  più numeroso.

Se cosi non fosse la  caccia tradizionale al colombaccio non esisterebbe.

Per quanto riguarda le partenze ( anche  massive) dalle aree di Stop-over devo dire che avvengono normalmente con branchi di centinaia  di individui ma mai a strisce  lunghe e ciò mi porta a pensare che le strisce lunghe  si formino nel cielo lungo il percorso  con l'unione di  più branchi ad  altezza identica.

Aggiungerei che il fare i branchi e ancor di più  quelli numerosi è  per il colombaccio sicuramente un metodo di difesa.
Ciao,Denis
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: Enrico Cavina - 03/12/2013 - 14:58

VIE MIGRATORIE NORD- EUROPEE   ( Scandinavia , Mar Baltico e coste , Isole Britanniche )


E’ in corso una interessante discussione sulle Vie Migratorie che interessano le Isole Britanniche ( includendo Scozia,Inghilterra,Irlanda ) accessibile ( copia/incolla)

http://www.trektellen.org/dagrec.asp?telpostland=1&telpost=-1&soort=233&geslacht=&leeftijd=&kleed=&jaar=&mnd=

e su

http://www.birdforum.net/showthread.php?t=55105

Qui di seguito riporto solo alcuni estratti , ma vorrei   sottolineare il primo, riferito al
6 Novembre 2011  per il transito sulla costa Sud-Ovest del Galles  ( Cardiff e dintorni ).Viene riportata l’osservazione di due enormi “strisce” migratorie  di 10.000 e 9.000 colombacci migranti a Sud , susseguitesi a distanza di 10’ tra le 7,45 e 10,20 del mattino  distesi su tutta la linea dell’orizzonte sul mare . ( ndr – ad attraversare la Manica verso la Francia ) .
N.B. : abbiamo voluto verificare da Weather History  quale era stata la condizione Barometrica
Riguardante il Nord della Scozia , il Mar Baltico , il Sud della Penisola Scandinava nei DUE giorni PRECEDENTI questo passaggio migratorio di massa : in particolare sul Nord della Scozia , ma anche sulla Penisola Scandinava la Pressione Atmosferica era sbalzata da 985 mB a 1005 -1019-10023 (!!) mB .  A conferma che nei territori d’involo di massa lo sbalzo in alto della P.A è uno dei fattori determinanti la decisione d’involo migratorio .

Sunday, 06 November 2011

Peterstone Gout
http://en.wikipedia.org/wiki/Peterstone_Gout

Main Sighting: Wood Pigeon
Timed count between 07:45 and 10:20 produced estimated 98,470+ wood pigeon heading west (and about 500 heading NE!). Movement on a broad front spanning from the foot of the coastal hills to about 2km out to sea. At one point the entire southern horizon was covered by a long string and cluster flock of c 10,000 birds only to be followed 10 min later by another of 9,000. Pretty amazing sight.


Molti altri dati interessanti sugli involi di massa si estraggono ( USARE GOOGLE TRADUTTORE) da

http://www.trektellen.org/dagrec.asp?telpostland=1&telpost=-1&soort=233&geslacht=&leeftijd=&kleed=&jaar=&mnd=

Country: Netherlands
Species: Woodpigeon - Columba palumbus
    Site   Number   Date   
1.   De Hamert   233500   20-10-2012
 
2.   De Hamert   163000   02-11-2008
 
3.   De Hamert   154600   19-10-2013
 
4.   Loozerheide (bij Weert)   144235   19-10-2012
 
5.   Loozerheide (bij Weert)   113300   19-10-2013
 
6.   Strabrechtse Heide   105500   02-11-2008
 
7.   De Groote Peel   102595   19-10-2013
 
8.   De Hamert   102100   17-10-2010
 
9.   Aan de Majoor, Koningsbosch   101565   20-10-2007
 


Ed ecco alcuni ESTRATTI dai Forum
OLANDA
I live in the southeast of the Netherlands, where in autumn easterly winds can bring in 100,000s of migrating Wood Pigeons (last year about 2/3 of the total number of visibly migrating birds!)... This year the numbers were very large, and many flew north/west into the Netherlands looking for fouraging grounds (thus baffling the migration watchers in areas where Wood Pigeons are a less abundant sight). I could imagine *some* Wood Pigeons ending up in Britain last autumn, following the coastline back up north and for that reason being more common in spring (and especially this spring!)

GALLES
Posted 28 September 2013 - 08:36 PM
Hi,I live near to Cardiff and see the migration overhead every year.timing is usually last week of October to first week of November,with 54,000 counted in 2012(local bird forum).usual flocks number from 20 to 1000 with larger flocks so high that they appear as specks(they fly much lower in poor weather,sometimes just overhead)and travel in long strings at first light for only around two and a half hours.they are spread from the coast to approx 4miles inland.did some research and seems they fly from Scandinavia across to and down Britain,crossing over the channel into france and through the Pyrenees were they are hunted as they pass low(footage on you tube).i have asked many local shooters and farmers if they have noticed migration and they are oblivious to it!
I have followed them for last 5years and look forward every year see how patterns change with weather,timing.i don't use this forum much but would be interested to hear if more people have knowledge of why flight stops after few hours and where they feed
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: Enrico Cavina - 04/12/2013 - 20:03
Allo scopo di dare a TUTTI un’idea di come l’impegno di TUTTI nel collaborare con i Responsabili del PROGETTO COLOMBACCIO , può condurre all’iniziazione di vere RICERCHE SCIENTIFICHE che possono avere anche valenze Internazionali di certo prestigio per il Club del Colombaccio , riportiamo la presente NOTA relativa a “ PRESSIONE ATMOSFERICA e MIGRAZIONE “

Materiale e Metodo

Partendo dal prezioso schema riassuntivo prodotto da “Progetto Colombaccio “
( 1998-2007 ) che specifica i PICCHI MASSIMI migratori in OTTOBRE ed in NOVEMBRE ( 10+10) abbiamo voluto controllare la PRESSIONE ATMOSFERICA ( espressa in Pascal e/o milliBar ) nelle AREE di PROVENIENZA  in Centro Europa , Europa Orientale , Nord-ovest Balcani  controllando tutti i grafici ( orari e giornalieri ) offerti dalla consultazione di Weather History (http://italian.wunderground.com/history ) relativi a Cracovia ( Polonia ) Monaco di Baviera ( Germania ) Brno ( Rep.Ceca) Vienna ( Austria ) Budapest ( Ungheria ) Lubjana ( Slovenia ) Zagabria,Karlovic,Kocevje,Gospic,Spalato ( Croazia ) Udine e Trieste ( Italia ) : le variazioni della Pressione atmosferica sono state controllate nei DUE giorni precedenti il giorno del PICCO MIGRATORIO osservato in Italia ( aree specifiche di rilevamento espresse in Progetto Colombaccio – con rilievo di picco prevalente tra ore 7 e 9 del mattino )

NB: le differenze rilevate nei giorni esaminati nelle singole su-citate aree , sono differenze in genere minime ( tra 4-8 mB) e quindi la condizione base della P.A, è quasi sempre abbastanza uniforme sui canali di provenienza sia Centro Europeo sia Orientale Balcanico nei due giorni che precedono l’arrivo in massa sui nostri territori Adriatico-Appenninici e oltre.

Risultati

Su DIECI  Picchi in OTTOBRE per DIECI anni
Su DIECI Picchi in NOVEMBRE per DIECI anni  - TOTALE : 20 Picchi

L’innalzamento della PRESSIONE ATMOSFERICA è stato uguale o SUPERIORE a 20 ( venti ) hPa  ( min.20 hPa-max 33 hPa )

in 5 Picchi (Ottobre) + 5 Picchi ( Novembre)  = 10 Picchi in TOTALE

L’innalzamento della PRESSIONE ATMOSFERICA è stato uguale o SUPERIORE a 10 (dieci ) hPa ( min 10 hPa- max 20 hPa rispetto alla condizione di base : min.983 hPa – max 1005 hPa )

in 3 ( Ottobre ) + 2 ( Novembre )  = 5 Picchi in TOTALE

Le modificazioni di P.A. non sono state significative ( P.A. fondamentalmente stabile alta di base nelle aree di provenienza con valori 1015 – 1029)

in 2 Picchi ( Ottobre ) + 3 ( Novembre = 5 Picchi in TOTALE


Da questi risultati sembra confermato quanto rilevato nelle nostre precedenti segnalazioni relative a Svezia e Pirenei e Isole Britanniche ( e Mesola 2013 ) riportate nei “Post” precedenti ai quali rimandiamo .

Il parametro “ INNALZAMENTO della PRESSIONE ATMOSFERICA “ sembrerebbe quindi uno ( se non il più evidente ) dei fattori determinanti la decisione dell’involo di massa dai territori di origine e/o stop-over interessanti la Migrazione in Italia  nei DUE GIORNI precedenti l’involo .
Come già auspicato l’approfondimento di questa tipologia di studio , obbligatoriamente collegata alla valutazione di altri parametri principalmente meteo ( fattori abiotici ) , potrebbe contribuire in futuro a meglio comprendere la fenomenologia migratoria , tenendo altresì presenti le implicazioni anatomo-funzionali identificate nel Barometro biologico ( Organo Para-Timpanico di Vitali – PTO ) ( vedi LINK  - copia/incolla )
https://plus.google.com/photos/103942035281038458760/albums/5952413426147196337
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: Enrico Cavina - 06/12/2013 - 08:17

Pressione Atmosferica e picchi Migratori ( appendice )

Abbiamo  potuto consultare il resoconto di Progetto Migratoria ( Colombaccio - Punta Ala- giugno 2013 ) interamente accessibile on-line :
http://www.federcacciatoscana.it/attachments/article/677/Nove%20anni%20di%20osservazione%20e%20monitoraggio%20del%20passo%20autunnale%20dei%20colombacci.pdf

Il Lavoro risulta pregevolmente svolto e ricco di dati e dettagli .

Abbiamo provato a trasferire la metodologia di analisi retroattiva ( Weather History) sui dati presentati in Progetto Migratoria ( Punta Ala ) relativi a 18 picchi osservati in 9 anni ( 2004-2012 ).
Nei 4 anni confrontabili con Progetto Colombaccio ( 2004-2007) abbiamo rilevato una certa modesta rispondenza e parallelismo di analisi ( dati di variazioni della P.A.) in 3 anni ( 2004-2005-2007), ma dobbiamo dire che nel complesso la metodologia da noi applicata non è risultata molto significativa dal punto di vista documentale , quale invece era stata nelle precedenti analisi.
Considerando esclusivamente la sola analisi dei picchi riscontrati a Punta Ala ,confrontati con le P.A. dei 2 gg. precedenti il picco nelle aree di supposta provenienza ( aree esclusive di stop-over) , questa analisi nel complesso non è stata molto significativa, dovendosi rilevare che solo in 7 su 18 picchi il conteggio superava i 10.000 uccelli e di questi 7 solo in 3 superava i 20.000 ( max.60.000) .
Per quanto riguarda le variazioni di P.A. ( ricerca dello"sbalzo" precedente il picco ) nei territori di supposta provenienza ( 400-1000 km. a Nord o Nord-Est)  - considerando anche le eventuali "direttrici" , una più da Nord ( Foresta Nera )- Nord-ovest ( valle del Rodano ) ed un altra più da Est - Balcani centrali  via Conero  - abbiamo controllato Weather History su 9 città estere su un arco sovra-alpino da Lione a Spalato e su 5 città Italiane su un arco sotto-alpino da Torino ad Ancona .
Le variazioni di P.A. nel senso di uno sbalzo di P.A. , sono state significative - nel parallelismo con i dati Progetto Colombaccio,Svezia,Pirenei,Isole Britanniche ( + Mesola) - in 5 picchi ( su 7) di Punta Ala negli anni 2008-2010-2011-2012 e più particolarmente in Novembre  2008-2011-2012 .
In tutti questi 5 picchi , lo sbalzo di P.A. nei 2gg.  precedenti il picco nelle aree di di supposta provenienza, è stato superiore a 10 hPa ( min.10 max 20) più accentuato al picco del 15 Novembre del 2012 con 55.000 Colombacci.
È certamente auspicabile che si possa realizzare un organico collegamento di analisi ( estesa ad altri parametri meteo - migratori c.d. Fattori abiotici ) per i rilievi sulla costa Tirrenica e quelli sulla costa ed entroterra appenninico Adriatico
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: luca64 - 06/12/2013 - 09:52
Rispondo ad Alessio
Un branco di colombacci funziona come un macro-organismo. Le cause sono legate alla difesa dai predatori, ricerca del  cibo e in particolare per effettuare la migrazione(memoria collettiva della strada del cielo che devono percorrere). Credo infatti che i colombacci compiano, anno dopo anno la stessa via migratoria e giungano agli stessi quartieri di svernamento, avanzo anche l'ipotesi che ritornino anche nelle stesse piante. Questa caratteristica è più evidentedurante durante la migrazione post-nuziale e svernamento. Se vuoi approfondire l'argomento ti consiglio la lettura di un bel libro di Rupert Sheldrake: I poteri straordinari degli animali. Dove descrive la teoria della risonanza e dei campi morfici. Saluti Luca Bececco
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: Enrico Cavina - 06/12/2013 - 10:51
Dobbiamo noi tutti ringraziare Luca Bececco per essersi inserito AUTOREVOLMENTE in questi Post , sulla base della sua competenza scientifica e della sua attività "sul campo" che è veramente ai massimi livelli .

Nel resoconto "Punta Ala" (2013)lui scrive (co-Autore F.Fabiano )
"L’ultima considerazione, che può essere fatta solo
da chi ha un osservatorio al confine tra terra e
mare, naturale trampolino di lancio verso i paesi p
iù caldi, riguarda la pressione atmosferica.
Quando questa è alta, superiore a 1015 hPa ( indice
generale di tempo buono) per prima cosa i
colombi non danno retta al gioco dei volantini, ent
rano in mare e li vedi sparire all’orizzonte.
Quando invece questa è bassa (indice generale di br
utto tempo) sono maggiormente attratti dal
gioco dei volantini, entrano in mare e poi li vedi
rientrare verso terra. Con queste condizioni
ovviamente la migrazione dei colombacci è ferma e g
li unici spostamenti sono causati da erratismi
trofici. "

Si può leggere in questa considerazione che " le condizioni di ALTA PRESSIONE
dopo aver innescato lo stimolo all'involo di massa nelle aree di provenienza , mantengono forte questo stimolo durante il percorso migratorio ( involi dai siti stop-over ) ed i Colombacci non sono più propensi a fermarsi ."

Sarebbe estremamente interessante capire meglio questo fenomeno ( ....tra l'altro nessuno ha scoperto l'acqua calda ) , come ho già accennato nei post precdenti sviluppando studi non approssimativi circa i fattori c.d. abiotici
integrando in una formula ( o algoritmo o altro ) più fattori meteo e altri
per arrivare a stabilire un INDICE matematico PREVISIONALE della Migrazione .
Anche solo impostare una Ricerca in tal senso non è certo facile e richiede Specialisti
Questo STUDIO sulla BECCACCIA offre molti spunti in parallelo e forse Luca Bececco è in condizione di suggerire la lettura ed eventuale conseguente ideazione a Ricercatori Italiani  con i quali forse Lui ha contatti . E' solo un suggerimento . Grazie ancora . Enrico ( ... vi prego non Dott, non Prof.)
LINK : https://mail.google.com/mail/u/0/?hl=it&shva=1#inbox/142672fac27fb2d3?projector=1   // Italian Journal of Zoology, 2013, 392–401 // Abiotic factors and autumn migration phenology .. ecc.
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: Enrico Cavina - 06/12/2013 - 11:26
Cerchiamo anche d'interpretare questo fenomeno .

Perchè la Pressione Atmosferica più alta piace al Colombaccio che deve decidere di partire per un lungo faticoso viaggio ?
E’ quindi questa condizione , quando si instaura repentinamente ( … abbiamo visto per lo più nel pomeriggio prima dell’involo di massa ) che induce il Colombaccio – ovviamente insieme ad altri fattori - a partire per il lungo viaggio , certo che trovando via via questa P.A. più  alta la sua respirazione in volo sarà facilitata ( ricordiamo che la respirazione negli uccelli si completa con 4 atti respiratori di inspirazione/espirazione ) .
A documentazione di questa interpretazione qui di seguito trovate quanto è reperibile dal Web ( qui riferito per i problemi respiratori dell’uomo in altitudine )
http://anthro.palomar.edu/adapt/adapt_3.htm   copia/incolla
“When we breathe in air at sea level, the atmospheric pressure of about 14.7 pounds per square inch (1.04 kg. per cm.2) causes oxygen to easily pass through selectively permeable  lung membranes into the blood.  At high altitudes, the lower air pressure makes it more difficult for oxygen to enter our vascular system”

Quando si respira in aria a livello del mare, la pressione atmosferica di circa  14,7 pounds  per pollice quadrato (1.04 kg. Per cm.2) fa sì che l'ossigeno può  passare facilmente attraverso le membrane polmonari selettivamente permeabili nel sangue. Ad alta quota, la pressione d'aria è PIU' BASSA  e rende più difficile all'ossigeno a passare nel circolo sanguigno e relativo passaggio al metabolismo dei muscoli
Titolo: Re:Vie Migratorie - 2013
Inserito da: alessiotroni - 08/12/2013 - 09:48
Buona domenica a tutti,
più volte ho sentito parlare, da più ed autorevoli voci, di colombacci -Roscioli-  dei quali non ho mai avuto occasione di cattura, ma ne sono sempre rimasto affascinato, i quali dovrebbero segnare la fine del passo di Ottobre, e con caratteristiche diverse dai suoi simili, più piccoli e più rossicci di colore e con probabile provenienza da paesi più remoti.
Quindi in base allo studio della lunghezza dell'ala abbinata al migratore di lunga distanza, mi viene spontanea un ipotesi, la lunghezza dell'ala ha un rapporto con la massa corporea del migratore?
Vorrei abbinare un paragone per capire meglio il motivo della domanda, anche se senza dubbio fuori tema, nel genere umano una lunga e massacrante maratona, la vince nelle maggior parte dei casi un fisico leggero, magari con arti di un certo rapporto, riferito alla sua massa corporea, che invece uno stangone di due metri e con arti magari normali rispetto alla mole del suo fisico.
Non so se ho ben rappresentato quello che è il mio pensiero, ma il -Rosciolo- dovrebbe avere certe caratteristiche  importanti per lo studio sulla migrazione del colombaccio?.
Saluti, Alessio