Club Italiano del Colombaccio - Forum
Club Italiano del Colombaccio => Archivio 2007-2014 => Discussione aperto da: Vecchio Forum - 10/07/2013 - 18:06
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DETTAGLI NEWS
10 lug 2013 00:00:00:000
CALENDARIO VENATORIO 2013/14: LA STAGIONE DI CACCIA INIZIA IL 15 SETTEMBRE (PREAPERTURA IL 1° SETTEMBRE).
La Giunta regionale ha approvato il calendario venatorio 2013/2014. La stagione di caccia inizia il 1° settembre con la prima delle tre giornate di preapertura previste (mentre l'apertura generale è il 15 settembre) e terminerà? il 9 febbraio del prossimo anno. Il provvedimento individua le specie prelevabili, i periodi e le giornate in cui è consentito esercitare l'attività? venatoria, i carnieri, l'ora legale di inizio e termine della giornata di caccia, i periodi e le modalità? di addestramento dei cani. Sono stati acquisiti i pareri dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), dell'Osservatorio faunistico regionale (Ofr), oltre le indicazioni emerse dalle consultazioni con le Amministrazioni provinciali, gli Ambiti territoriali di caccia (Atc), le Associazioni venatorie regionali. «Con le consultazioni svolte » afferma l'assessore alla Caccia, Paola Giorgi » abbiamo recepito le diverse esigenze delle componenti che interagiscono nella gestione dell'attività? venatoria, comprese le rappresentanze del mondo agricolo e ambientale, presenti nei Comitati di gestione degli Atc. L'ordinamento complessivo scaturito consente di coniugare le istanze di tutela faunistico ambientale con un esercizio venatorio equilibrato e responsabile da parte dei cacciatori. L'attività? venatoria condotta con prudenza, rispetto delle regole, trova anche per la stagione 2013/2014, puntuale disciplina nel calendario approvato»?. Tra le varie disposizioni previste, l'assessore evidenzia le tutele che il calendario riserva alle Zone di protezione speciale e ai Siti di importanza comunitaria della Rete Natura 2000. Tra le novità?, invece, segnala la modifica normativa che consente, per la prima volta, il prolungamento del prelievo venatorio per i corvidi fino al 9 febbraio 2014. «L'attività? dell'Assessorato » assicura - sarà? rivolta a migliorare la gestione faunistica del territorio, in sinergia e collaborazione con tutte le categorie interessate»?. Scheda Il calendario per la stagione 2013/2014 ricalca sostanzialmente quello dell'anno precedente, salvo un allungamento della caccia ai corvidi (cornacchia grigia, ghiandaia e gazza), consentita soltanto nella forma dell'appostamento, in alcuni giorni del mese di febbraio (1-2-5-8-9). In sintesi, i principali contenuti che andranno a disciplinare l'attività?: »? 3 giornate in preapertura a settembre (1 » 4 » 8) nella sola forma dell'appostamento, con orario 5,30 » 11,00 e 17,00 » 19,30 alle seguenti specie: tortora, colombaccio, ghiandaia, gazza, cornacchia grigia, alzavola, germano reale e marzaiola; »? apertura generale della caccia, domenica 15 settembre, alla selvaggina stanziale e alle altre specie, con chiusure differenziate e comunque entro il termine di legge del 31 gennaio 2014 e carnieri giornalieri e stagionali limitati per tutte specie, con una particolare attenzione prudenziale per alcune, come quaglia, allodola, pavoncella, codone; »? per la selvaggina stanziale (lepre, fagiano, starna, coniglio selvatico) termine prelievo il 1 dicembre, consentito soltanto nelle giornate di mercoledì, sabato e domenica con limitazione di capi; »? per la coturnice, inizio 5 ottobre e termine 24 novembre; »? per il cinghiale, inizio 13 ottobre e termine 12 gennaio 2014 nelle forme della braccata, girata, individuale e occasionale; »? per il prelievo del cinghiale in forma selettiva, lo stesso è stato disciplinato con Delibera della Giunta regionale n.691 del 13/05/2013. Anche questo anno il calendario consente la caccia alla selvaggina migratoria da appostamento per altri due giorni a settimana, sempre con esclusione del martedì e venerdì, nei mesi di ottobre e novembre. Il calendario contiene inoltre i periodi e le giornate nelle quali è consentito l'allenamento e l'addestramento dei cani, sia nel periodo estivo (da metà? agosto), sia al termine della stagione venatoria per i mesi di febbraio e marzo; per quest'ultimo periodo, d'intesa con le Amministrazioni provinciali e gli Ambiti territoriali di caccia..
Renzo Pincini Regione Marche
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Giamp, ma una tua osservazione?...
Come vedete l'Ispra si diversifica nelle sue deduzioni e controdeduzioni, ma su quali basi scientifiche?.....e le associazioni venatorie silenti?...
Ma i corvidi non nidificano? quando è che iniziano le cure parentali, e lo svezzamento?
Sostanzialmente, a parte qualche distinguo non mi sembra male, per quella regione nella quale risiedono sia Giamp che il Presidente del club Paci Francesco, evvai il club ha partorito (grazie a loro due)il miglior calendario per la caccia al colombaccio, chiedo venia, per i cacciatori di colombaccio.
Alla faccia di chi afferma che non si comanda niente!!!!!!!!
Ovviamente scherzo è, bravi marchigiani
Rimescolo
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Certo, l'ho capito che scherzi, "Rimescolo".
Per quel che riguarda il parere Ispra per le Marche ad ora non saprei dirTi in quanto non ho avuto modo di prenderne visione, ma credo non possa essere diverso da quello espresso per la regione Toscana, suppongo sia stata la Giunta della regione Marche a decidere di non tenerne parzialmente conto.
Attendo la pubblicazione dell'atto di Giunta per capirci qualcosa di più, naturalmente farò sapere.
Cordialmente.
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Se rimane cosi direi un buon calendario.....!!!!! Che ne dici Giamp
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Ma cpme la regione marche 3 giorni di pre apertura al colombaccio? Che si approntino i roghi e si brucino
Gli eretico
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Come si può vedere, ogni regione recepisce, non ricepisce, e alla fine, indipendentemente da quello che succede nelle altre regioni, regolamenta a suo piacimento. Il mio appostamento è a un Km in linea d'aria dal confine Marchigiano e mi tocca aspettare il 2 ottobre per insidiare qualche colombo del posto.
Da qui comunque si può notare quanto il Club, purtroppo, non abbia voce o sia una voce inascoltata visto che si è sempre espresso per la terza domenica e fin 'ora, a parte la Toscana, si legge di preaperture e di primi di ottobre.
Comunque nell'incontro che faremo a fine Agosto, sarà? indispensabile richiedere alle regioni, con un documento condiviso, di rivedere i calendari.....e se le associazioni si unissero alla richiesta..................la speranza è l'ultima......
Un caro saluto.....Levante
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Bisognerà? vedere se vi saranno ricorsi al Tar, "Hunter77", e le eventuali conseguenze.
Comunque rimango sempre della stessa personale opinione, e cioè che l'inserimento del Colombaccio in preapertura, con in più quegli orari serali, sia inopportuno e non conveniente per il complesso dei cacciatori, al di là? della questione etica.
Abbinare l'apertura del colombaccio alla stanziale del 15 settembre avrebbe significato la possibilità? per ogni cacciatore di scegliere di esercitare la caccia che più preferisce, con minore affollamento sulle singole cacce e maggior soddisfazione di tutti.
Saluti.
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ciao giamp, da una parte sono daccordo con te, ma è anche vero che se danno la palomba stanziale al 15 di settembre chi mi dice che non ci si infastidiscie a vicenda? magari io caccio il fagiano con il cane e tu sei nel capanno sperando di sparare a qualche colombaccio, vedi, secondo me come fai trovi sempre qualcosa che non quadra. inj definitiva il calendario mi sembra abbastanza buono, adesso vediamo se le province ci mettono lo zampino.
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Giamp quello che dici è giustissimo ma tutti lo sappiamo per una maggliore fluidificazione (non so se è il termine giusto) non è far cacciare il colombaccio al 15 Settembre ma nei giorni di preapertura permettere di far cacciare anche la quaglia.......non è tantissimo che vado a caccia ma ormai sono sempre 20 anni e ricordo preaperture con quaglia e tortora allora si che sparvi a qualche tortora anche arrivando la mattina sul posto di caccia e non come dalle mie parti che ti devi posizionare il giorno prima alla mattina quinid ausi 24 ore prima perchè i grandi appassionati del cane e delle quaglia facevano la "loro" caccia. Pero come si dice chi si accontenta gode.
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Vero "Hunter77", con apertura simultanea di tortora e quaglia vi era una certa diversificazione, però oggi l'apertura della quaglia prima della 3° di settembre non è più possibile. Le ultime volte che la regione Marche utilizzò questo schema, se ben ricordo, vi furono ricorsi al Tar che ne bocciò la fattibilità? in quanto le motivazioni contrapposte dalla Regione al parere Ispra non furono ritenute valide.
D'altronde personalmente, ed in questo campo ritengo di avere notevole esperienza, penso che l'Ispra non abbia tutti i torti in quanto, nelle annate buone per la quaglia, a fine agosto vi sono le terze covate, certamente con meno uova, 6-7, ma ci sono, e diverse.
Di contro nelle annate siccitose le quaglie non ci sono proprio, o quasi, in quanto spostatesi in luoghi più freschi ed, in questo caso, bisogna attendere il "ricasco", però oggi molto è anche sconquassato dall'uso da parte di qualche, troppi, bracconieri dei richiami elettrici notturni, provvisti sia di timer che di telecomandi, che danneggiano i cacciatori di quaglia corretti.
Credo "blues76" che un conto sia, come Tu dici "infastidirsi", ed altro sia effettuare tutti contemporaneamente la stessa caccia. La cosa è ben diversa.
Comunque personalmente ritengo che, eccetto i migranti estatini, il resto vada aperto tutto insieme ed il più tardi possibile, in modo da avere tutti gli animali maturi, più animali possibili, liberi da cure parentali e cacciatori che si diversificano sulle varie cacce, e ciò dal colombaccio al merlo, dalla lepre al cinghiale, dal fagiano alla starna, quindi la domenica intercorrente tra fine settembre ed inizi ottobre.
Naturalmente è solo il mio personale convincimento.
Saluti.
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giusto troppi tutti insieme...nella prossima carta si troverà? scritto che forse è meglio che li caccino solo quelli con l'appostamento e magari di chiuderla a novembre che da quel mese in poi ci tornano tutti al colombaccio..
la cosa ridicola è che stiamo parlando della specie piu numerosa di tutte...e se rigirano in modo e maniera da farla sembrare una tigre bianca del bengala..
e pensare che tali acute menti spesso sono nelle aavv neicomitati di gestione nelle atc ecc ecc
capito adesso xkè la caccia è ridotta così in italia...
bonaaaaaaaaaaaaaa
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Forse qualcuno ha dmenticato il concetto fondamentale della preapertura che ci viene gentilmente concessa su certe specie.
La preapertura si fa su un animale che ha terminato la nidificazione a tutti gli effetti e che se ne sta per migrare e quindi rientrante in una specie cacciabile ma che no lo sarebbe più in quanto migrante imminente.
Quindi preapertura Tortora va anche bene ( logico finchè sarà? soggetto cacciabile).
Il Colombacio stanzializzato non ha ultimato la nidificazione in periodo di preapertura alla tortora e non è neanche pronto alla migrazione tanto più che quello stanzializzato ad ovest non migra proprio o se lo fa lo fa con uno spostamento minimo e quindi diventa e rimane cacciabile in secondo luogo con l'intera popolazione veramente nata tutta e con soggetti più smaliziati.
NON PUO' VENIRE A MENO UN PRINCIPIO FONDAMENTALE DELLA CACCIA CHE E IL RISPETTO DELLA RIPRODUZIONE DEL SELVATICO CACCIATO.
POI SE DIVENTERA' IN CERTE AEREE DANNOSO SI VEDRA IL DA FARSI CHE NON SARA SICURAMENTE LO SPARO AL NIDIFICANTE.
QUINDI SI DEVE SOLO SPERARE CHE,NELLA PROSSIMA CARTA SE CARTA DEVE ESSERE O SARA' RIFATTA RIMANGA UN PRINCIPIO FONDAMENTALE DELLA CACCIA ALTRIMENTI LA CACCIA STESSA NON HA PIU SENSO DI ESISTERE
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la finisco io....
SOPRATTUTTO DENTRO LE AFV
ma ancora pensate che qualcuno creda a questa novella?guardate che oltre che a dare una mazzata al club sfiorate il ridicolo ad insistere su una cosa che vedete solo voi..tempo fà? erano "alcuni"ora sono diventati tutti a nidificare fino ad agosto..ma pensate davvero che qualcuno se la beva?andate a dirlo nei circoli dove bazzicano i cacciatori,o nei bar,meglio ad una riunione di cacciatori,insomma dove di caccia si intendono davvero..e a parte le risate iniziali vedrete che la cova ve la fanno fare voi...
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Ma il cuculo dopo quanto tempo se ne va dal nido ????
Se ne va dopo che è diventato grosso ......?? bohhh
Ma poi dove va a rompere?? ma si: saranno cavoli suoi da qualche altra parte andrà? prima o poi??? bohhh e mica starà? li dove non è gradito.
Forse l'avevo chiesto anche da qualche altra parte questa cosa???
Ma va ben lo stesso, domanda piu domanda meno.
bohhh
Siamo ormai ad estate inoltrata ,ma i cuculi fino a quanto stanno nel nido degli altri???
CUCU AH SI AVEVO CHIUSO LA REPLICA COSì IMITANDO IL SUO VERSO
CUCU CUCU CUCU LA NEVE NON C'E' PIU'.
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ma che sicurezza.....vuoi vedere che qualche giro di telefonate alla mamma ha rasserenato i bimbi...
vedremo gli sviluppi..perchè è importante anche come si fucila uno..nel petto o alle spalle.io aspetto gli spari con serenità?...
nel frattempo visto che siamo ad estate inoltrata te lo dico io và? a rompere il cuculo chiocco..ma devi ancora sopportare un mesetto..in terra di spagna a fare l'apertura ai colombacci con il ciuccio attaccato al collo il 17 AGOSTO.
stai tranquillo denis toledo è lontano da mesola e dalle tue affezionate afv..
unica contro indicazione è che il 20 ri torno..
ti mando delle foto denis,così in amicizia.se nel frattempo sarò stato fucilato le potrai vedere sul quel forum di cacciatori di colombacci che è su facebook dove sei iscritto anche te..
un abbraccione
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Per aver superato i cinquantanni sembri sempre un bambino Denis..cucucuc stai attento che poi alla fine non vieni buttato te di sotto dal nido per la disgrazia di madre terra che dovrà? raccoglierti!! e buttarti in mare..per la disgrazia di Nettuno che subito ti rinchiuderebbe dentro una conchiglia gigante...... povera conchiglia!!!!!
Domani ci riuniamo anche con alcuni presidenti di altri club...in alcuni ci sei segnato anche te...... puo darsi che ti fischi l'orecchie... chi sa se sanno i tuoi veri pensieri... dalla tua giusti...ma dall'altra parte del mondo tabu!!!
Chi sa ???? e mi raccomando non adoperare cimbelli alla caccia al campo.....no!!! non ci vogliano..............................................................................
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Penso che se continuate così... Chiocco e Denis....nascerà? una bella storia d'amicizia quando vi incontrerete.
Siete forti perchè tenete la discussione sul filo del rasoio, prendendovi in giro ma senza offese.Bravi!
Però deve dire che di sta pre apertura non se ne può più, la nostra caccia non si ferma qui.
Un caro saluto a voi.... Levante
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Sisi Levante ..hai proprio ragione..te augurati che Chiocco trovi l'amico Denis..poi vedi che bella amicizia....
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Anche te sei nel nido del cuculo Faina? ma dai il nome mi faceva pensare il contrario.
Ti potrei anche lasciare il posto ma vedi non essendo residente non posso perché non ho nessun posto, ma dai che un posto te, te lo sai prendere lo stesso.
Ma ce l'hai o no questo posto?? in quel nido.
Io non ce l'ho non avendo preso residenza quest'anno .
Ma poi è proprio strano davvero questo nido???
Ma dai non mi confondere che io sono dalla parte di chi l'ha costruito e quindi ospite.
Sai un ospite è un ospite e va rispettato se ospite è almeno fino a prova contrario.
Non si sa mai nella vita »?..........
Ma allora su questo nido parre che ci stiano in troppi oppure è un nido grande che dovrebbe accogliere tanti uccellini ma guarda te che di questi uccellini c'è ne sono di tutte le razze.
Che scompiglio!! oooh madre natura che scompiglio!!!. L' ammucchiata nel nido.!!!????
e no eeeeeh qui bisogna mettere a posto gli uccellini.
Quanto lavoro in quel nido hanno i cuculi ???boh lo diceva un'altro signore prima che il cuculo li butta fuori tutti. Cavolo ma non poteva scegliere un nido meno affolato???sto cuculo.
Forse lo fa perchè canta bene.
Cucu cucu cucu la neve non c'è più....
Porca miseria sta a vedere che nel nido non esiste il Colombaccio e ho pure sbagliato nido e si perchè io e l'uccello blu siamo amici e magari quello mi ha pure fatto un brutto scherzo.
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L'ho scherzo amico mio... l'ho a fatto madre e natura!!!!!! tanta tanto tempo fa.........
Agguantati al ramo piu vicino......
Chiamalo scherzo della natura!!!
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Magari nella conchiglia ci trovo pure una perla . ma dai che cattiveria che mi hai detto. non mi ricordavo che non so nuotare.
OHH sai,però sto cercando di imparare a volare e si ,non si sa mai che se vietano tutti i tipi di richiami,quando so volare come lui il RE sono cavoli amari per lui se mi ha fatto lo scherzo di cui parlavo.
Cavolo che cosa non si fa per questo Colombaccio.
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Come detto in precedenza riporto parti della Delibera di Giunta della regione Marche con le motivazioni addotte dalla Giunta stessa per non aver recepito le indicazioni del Parere Ispra.
Purtroppo il formato del documento non mi permette dei copia/incolla per cui sarò costretto a trascriverlo, pazienza.
^^^Regione Marche, Giunta Regionale, Deliberazione della Giunta Regionale, Adunanza n.187, Legislatura IX, Seduta del 09/07/2013, Delibera n.995.
Oggetto: L.R. 7/95, art.30 - Calendario Venatorio 2013/14.
LA GIUNTA REGIONALE....VISTO....DELIBERA di approvare l'allegato calendario venatorio...
DOCUMENTO ISTRUTTORIO
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
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-Documento ISPRA "Guida per la stesura dei calendari venatori ai sensi della Legge n.157/92, così come modificata dalla Legge Comunitaria 2009, art.42;
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-tenuto conto che l'istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale(ISPRA) nella "Guida per la stesura dei calendari venatori ai sensi della legge 157/92, così come modificata dalla legge comunitaria 2009, art.42", chiarisce che, a prescindere "...dall'inizio dei movimenti di risalita verso i luoghi di nidificazione, la caccia agli uccelli migratori dovrebbe terminare alla metà? della stagione invernale. Infatti .................. oltre la metà? dell'inverno aumenta progressivamente la probabilità? di sottrarre alla popolazione individui caratterizzati da una crescente speranza di sopravvivenza, ......................................... Di fatto la caccia in periodo tardo invernale o addirittura all'inizio della primavera è controproducente anche per gli interessi dei cacciatori, i quali dovrebbero avere a cuore il mantenimento di popolazioni altamente produttive. ........................................." ,,,,,,
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-considerato che l'art.7, comma 1, della legge 157/92 qualifica l'ISPRA come "organo scientifico e tecnico di ricerca e consulenza per lo Stato, le Regioni e le Provincie", la cui funzione istituzionale non può, pertanto, essere quella di sostituirsi alle Amministrazioni nel compimento delle proprie scelte in materia di caccia, ma quello di supportarla sotto il profilo squisitamente tecnico, va rilevato come l'istituto abbia carattere nazionale, cosicchè può verificarsi la necessità? di valutare le specifiche realtà? regionali. Ne deriva che il parere dell'ISPRA ha carattere di obbligatorietà? e non di vincolatività?, e pertanto può essere disatteso dall'Amministrazione Regionale la quale ha, però, l'onere di farsi carico delle osservazioni procedimentali e di merito e di esprimere le valutazioni, che l'hanno portata a disattendere il parere;
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si esplicano in dettaglio per ogni singola specie le seguenti considerazioni:
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COLOMBACCIO(Columba Palumbus)
consentirne il prelievo venatorio:
a) in preapertura nelle giornate 1, 4 e 8 settembre 2013 da appostamento, nei seguenti orari: dalle 05,30 alle 11,30 e dalle 17,00 alle 19,30
b) dal 15 settembre 2013 al 26 gennaio 2014.
in considerazione
- che la "Guida per la stesura dei calendari venatori ai sensi della legge 157/92, così come modificata dalla legge comunitaria 2009, art.42 dell'Ispra", per questa specie riporta le seguenti considerazioni: "...mostra un'estenzione eccezionale del periodo riproduttivo, perciò la "Guida alla disciplina della caccia" giudica accettabile la sovrapposizione parziale del periodo di caccia con quello riproduttivo (si veda in particolare il § 3.4.31), anche in considerazione del buono stato di conservazione di cui la specie gode in Europa, confermata peraltro dai trend recenti osservati anche in Italia." Inoltre lo stesso ISPRA, nel parere espresso sul calendario venatorio proposto dalla Regione Marche per la stagione 20092010 prot.n.027465 del 2562009) esprimeva valutazione favorevole nel seguente modo: "Considerato lo status locale di questa specie, si ritiene comunque accettabile la proposta di tre mezze giornate di preapertura della caccia all'inizio di settembre con modalità? analoghe a quelle indicate per la tortora(solo da appostamento)";
- dello status nazionale della specie secondo quanto emerso dal progetto MITO 2000 "Uccelli comuni in Italia.Gli andamenti di popolazione dal 2000 al 2010" redatto dalla LIPU aumento marcato +210% nel periodo, +12,2% annuo incremento forte" e locale delle popolazioni;
- della normativa vigente(ex art.18,comma 1,lett.b), della legge n.157/92) che prevede l'apertura del prelievo venatorio alla terza domenica di settembre;
- che la specie è in buono stato di conservazione a livello europeo (non SPEC);
- della consistente popolazione nidificante nella nostra regione; a tale riguardo si rappresenta che fino a tre stagioni venatorie precedenti l'attuale, l'ISPRA considerava sostenibile un prelievo prima dll'apertura generale nelle aree dove era effettiva la presenza di nuclei nidificanti di adeguata consistenza; in forza di tale asserzione la Regione Marche, nelle ultime quattro stagioni, ne ha consentito il prelievo per due/tre giornate fisse;
- che nel documento "Key concepts of article 7(4) of directive 79/409/CE", il prelievo venatorio protratto fino alla fine del mese di gennaio è ritenuto possibile, non essendoci sovrapposizione con il periodo di migrazione prenunziale;
- che nella "Guida per la stesura dei calendari venatori ai sensi della legge n.157/92, così come modificata dalla legge comunitaria 2009, art.42 dell'ISPRA" il prelievo venatorio protratto fino alla fine del mese di gennaio è ritenuto possibile, non essendoci sovrapposizione con il periodo di migrazione prenunziale.^^^
Ora, secondo il mio personale parere, l'ISPRA paga le evidenti contraddizioni concettuali dei pareri espressi in questi ultimi anni, ma la Regione Marche ha fatto la scelta peggiore che potesse fare, utilizzando strumentalmente le contraddizioni dell'ISPRA, permettendo la preapertura al Colombaccio ma, di conseguenza, anticipandone la chiusura.
Uffa, che faticata!
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Come facevo notare io.
il documento key concept è molto ambiguo per quanto riguarda il Colombaccio ed è un arma a doppio taglio se non tre tagli e alla fine comunque chi si taglia siamo sempre noi.
Nel caso regione Marche è stato usato il coltello a rovescio ma una lama che taglia c'é sempre.
Svegliamoci perché il documento "KEY CONCEPT" non è stato redatto di recente ma da qualche anno.
Ciao
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Ciao "Denis",
già?, in futuro temo che ci darà? dei problemi seri, bisognerebbe che chi di dovere si adoperasse per una revisione di alcune storture ed esagerazioni.
Io non lo conosco bene, ma mi sembra di aver letto in passato che per l'Italia si dichiari la seconda decade di ottobre quale fine di periodo di riproduzione, per cui, sovrapponendo una decade, andremmo comunque a finire al dieci di ottobre, perdendo il primo periodo del passo.
O forse sbaglio?
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grazie al cielo c'è ancora qualche regione con le palle...le marche che fatto quello che doveva fare,cioè motivare gli srafalcioni dell'ispra,ormai sempre piu covo di ambientalisti della domenica(e del 27 di ogni mese)e tirare dritto x la giusta strada,unico errorino togliere quei ultimi giorni..
indipendentemente da quei 4 gatti di colombacci che muoiono alla pre apertura del tutto ininfluenti nella popolazione sempre in continuo aumento di colombacci stanziali,la pre apertura resta una questione di principio..alla quale si potrebbe rinunciare solo con la concessione di cacciare a febbraio.
ogni regione o provincia che non la concede contribuisce buttare tutti i cacciatori verso in baratro,oggi la pre apertura domani fino a metà? ottobre,dopo domani i richiami vivi..
ma lo vogliamo capire che indipendentemente da come si pensa non dovremmo piu permettere senza lottare anche la piu piccola limitazione?sia essa pre apertura o unche un solo giorno in meno ai tordi dei quali non fregherà? neppure a nessuno ma è sempre una limitazione.
sapete,parliamo tanto di salvaguardia ma la vera salvaguardia è quella di alleggerire la pressione su un determinato selvatico altro che pre aperture..al tordo chiude prima?al fagiano idem?allodole massimo 10 al giorno e 50 a styagione,chi terrà? gabbie tutto l'anno x andare a caccia di elemosine?beccaccia 20 gennaio..basta una pozzanghera e devi avere solo pallini di acciaio..
ma dove pensate che andrà? tutta la gente?tutti quelli che prima faceva chi questa e chi quella di cacce?
AI COLOMBI!! unico modo x tutti attrezzati o non attrezzati,di sparare qualche fucilata.
persone che non hanno altro selvatico da cacciare all'infuori di un maialaccio dove credete che andranno a letto?alcuni si attrezzeranno subito,altri dopo aver visto che se si vuole prendere qualcosa si deve metter su' piccioni,capanni,aste ecc ecc
tanti lungo i confini di riserve ad aspettare che ne esca qualcuno , e se escono a 80 mt. fà? lo stesso..canna di 76 cartucce magnum con 52 grammi piombo 2 e vai,se poi ogni tanto ne casca uno tanto meglio,almeno qualche cartuccia si spara..
altro che pre apertura...
vogliamo salvaguardare il colombaccio?
lottiamo contro ogni ulteriore limitazione di tutta la caccia in generale sia essa pre apertura o una allodola o tordo che sia,ogni giorno in meno è un'altro pelo che cade e
pelo dopo pelo ci stanno pelando,che parta dalla testa o dalle zampe non importa,sarà? tutto il cane a rimanere pelato..
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Giusto Giamp-50
Vedo che hai capito il senso del mio giudizio sul "Key concept".
per il Colombaccio guarda caso messo in quel documento in eccezione la data del periodo di post-produzione del Colombaccio è al 20 ottobre e quindi come dici sovraponendo una decade si arriva ad una potenziale apertura x il 10 ottobre,ben oltre il 1°ottobre altro che preapertura.
Prefirei concentrare le forze per fare rivedere e corregere queste date FORZATE VOLUTAMENTE A MIO AVVISO anziche che concentrate tutte le forze sul mese di febbraio,però il mio pensiero come il tuo contano per uno.
PENSO CHE QUESTO PROBLEMA DOVREBBE ESSERE MESSO IN PRIMA FILA NELLA LISTA DI TUTTE LE MAZZATE CHE STANNO PER ARRIVARE.VEDI CAPANNI APPOSTAMENTI E OSTACOLI X I CAPANNI SUGLI ALBERI, VEDI ANCHE DIVIETO RICHIAMI,VEDI ANCHE NON ULTIMO DIVIETO DI ACCESSO NEI TERRENI PRIVATI.
CIAO A TUTTI.
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Boia denis e' l'apocalisse!
Ma che hai visto l'esorcista ?
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Chiocco ,L'apocalisse l'hanno già? scritto altri e forse tanti di noi cacciatori non ce ne siamo accorti in tempo o non ce ne accorgiamo proprio.
Ciao
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Certo che, se riuscissimo a compattarci superando rigidità? individuali e di gruppo, ragionandoci approfonditamente sopra e ricercando le reali problematiche ed i conseguenti veri interessi del cacciatore e della sopravvivenza della caccia, si potrebbe, tutti insieme, dare mandato al Direttivo per un aggiornamento della Carta del 2006, certo che il Direttivo potrebbe farlo da solo ma se fosse su mandato assembleare rafforzato dal forum avrebbe molta più forza, in modo da rappresentare a tutte le Associazioni Venatorie ed a tutte le Amministrazioni Pubbliche Italiane un'unica linea ed un unico filo conduttore.
Facciamo il possibile per salvare la Caccia e questa Caccia, dalla tradizionale da Palco alla oramai anch'essa tradizionale, anche se giovane, da Campo e Bosco da appostamento temporaneo.
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Bravo giamp, chiudersi dentro ad un guscio è inutile, anzi, poco producente. Il Club deve difendere tutti i cacciatori di colombaccio, saranno le leggi che condizioneranno le scelte e i modi di esercitare la caccia di ognuno di noi. Si dovrà? difendere a denti stretti quello che già? abbiamo e sembra sempre più difficile, ma tutti dobbiamo remare in una stessa direzione altrimenti affondiamo. Non è mai troppo tardi, dice il proverbio, ma se tutti non recepiscono il segnale da più parti pervenuto, cioè l'unione del mondo venatorio, la guerra è persa. Siamo noi, con il nostro consenso, a sceglierci il destino, nessun altro può farlo, sono troppi anni che siamo in balia delle onde remando uno contro l'altro, provare una nuova strada non cambia assolutamente nulla e peggio di così......
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Mah, secondo me dovremmo abbandonare ogni stereotipo, accantonare situazioni odierne e locali, chiuderci in ritiro da qualche parte, discutere per 2-3 giorni per 20 ore al giorno e poi far scaturire una linea unica e generale di quando e come vada cacciato il colombaccio.
E da qui ricominciare con più forza, dettata dall'unità?, e con più determinazione.
Ciao grande "Vasco".
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copio/incollo parzialmente
Provincia di Ancona
Oggetto:
PIANO DI CONTROLLO DEL PICCIONE DOMESTICO (COLUMBA LIVIA
VARIETà? DOMESTICA) NELLA PROVINCIA DI ANCONA - PERIODO 1 GIUGNO
2013/30 SETTEMBRE 2018 -
PRESA D'ATTO PARERE FAVOREVOLE
DELL'I.S.P.R.A. ALLA SUA REALIZZAZIONE
L'anno 2013, il giorno diciannove del mese di Giugno, alle ore 10:40, nella sede della Provincia, il Commissario Straordinario PATRIZIA CASAGRANDE ESPOSTO con la partecipazione del Segretario Generale dott. PASQUALE BITONTO
ADOTTA
la deliberazione di seguito riportata. Atto n. 162 del 19/06/2013
CONSIDERATO che la vigente collocazione giuridica del colombo di città? è stata definita con la sentenza n. 2598 del 26 gennaio 2004 della Sezione III penale della Corte di Cassazione, la quale ha stabilito che il piccione di città? deve essere considerato animale selvatico, in quanto vivente in stato di naturale libertà?, mentre appartengono alle specie domestiche o addomesticate il piccione viaggiatore e quello allevato per motivi alimentari o sportivi;
VISTO che dalla su richiamata sentenza discende, tra l'altro, che il riferimento per la gestione dei conflitti ascrivibili al colombo di città? va individuato nella legge nazionale 11 febbraio 1992 n. 157 inerente «Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per l'esercizio dell'attività? venatoria»? per cui, in base al comma 2 dell'art. 19 della suddetta legge, le Regioni e, per delega, le Province hanno facoltà? di operare il controllo della fauna selvatica per la migliore gestione del patrimonio zootecnico, per la tutela del suolo, per motivi sanitari, per la selezione
biologica, per la tutela del patrimonio storico-artistico, per la tutela delle produzioni zoo-agroforestali ed ittiche;
VISTO che sul territorio della Provincia di Ancona, nel corso delle ultime decadi, la
consistenza delle popolazioni di colombo di città? ha raggiunto dimensioni tali da rendere difficilmente gestibile il conflitto uomo/colombo di città?, con i colombi che rappresentano una crescente fonte di problematiche che riguardano aspetti differenti della vita cittadina e più in generale della convivenza uomo/animale, con implicazioni di natura igienico-sanitaria e di danno al patrimonio artistico-monumentale, senza trascurare gli aspetti economici e le conseguenze che l'ampia dispersione dei colombi di città? nelle campagne contermini determina a carico di alcune produzioni agricole;
VISTO che, sebbene non sia agevole fissare un livello di densità? urbana oltre il quale
occorre intervenire, tuttavia valori che si collocano tra 300 e 400 individui/kmq indicano quasi sempre la presenza di uno stress ambientale che richiede l'attuazione di un intervento limitativo (Baldaccini, 1989 - Documento Tecnico n. 6. INBS) in quanto il colombo è specie dotata di buona mobilità? unita a spiccate doti di adattabilità? ambientale il che determina, tra l'altro, la capacità? del Columbide di interagire con una serie di risorse sparse sul territorio coprendo spesso spostamenti circadiani che lo vedono sfruttare gli ambiti urbani per il riposo notturno e la nidificazione e le
limitrofe aree rurali per l'approvvigionamento alimentare, comportamento questo che fa considerare una efficace strategia di gestione dei conflitti cagionati dalla specie l'operare su scala di comprensorio di fruizione esteso (rurale ed urbano);
VISTO che, ad oggi, la gestione del colombo negli ambiti urbani del territorio provinciale è avvenuta in maniera disomogenea mediante l'emanazione di ordinanze dei Sindaci (artt. 50 e 54 del d.lgs. n. 267/2000 (T.U.E.L.) e relativi atti amministrativi;
VISTO che la sovrabbondanza della specie negli ecosistemi naturali, può, in alcuni casi, costituire un serio fattore limitante per altre specie di fauna selvatica di interesse gestionale e/o conservazionistico;
VISTA la necessità?, da un lato, di dare una risposta alle sempre più pressanti richieste delle associazioni professionali agricole, dall'altro, di creare delle linee guida a cui potranno attenersi tutte le Amministrazioni Comunali che, negli anni, hanno messo in campo iniziative non condivisibili di scarsa efficacia gestionale;
VISTO che, in merito alle competenze dei Sindaci, sentenze dei Tribunali amministrativi
regionali chiamati ad esprimersi hanno rilevato come l'ordinanza del Sindaco sia impiegabile solo quando sussistano dimostrate condizioni di imprevedibilità? ed eccezionalità? del pericolo igienicosanitario tali da giustificare l'adozione di determinati strumenti (TAR Piemonte, Sez. II, 16 gennaio 2006, n. 1006), che l'art. 54 del d.lgs n. 267/2000 attribuisce al Sindaco il potere di emanare ordinanze contingibili ed urgenti in materia di sanità? ed igiene purchè sussistano i presupposti della straordinarietà? e dell'urgenza della situazione (TAR Toscana, Sez. II, ord. 6 maggio 2009, n.355/2009; TAR Lazio, Sez. II, 29 marzo 2004, n. 2922), che si può quindi affermare, sulla scorta della giurisprudenza menzionata, che le attività? di controllo della specie di cui all'oggetto debba essere effettuata ai sensi dell'art. 19, comma 2, della l. n. 157/92, anche nell'ambito comunale;
CONSIDERATO pertanto opportuno approcciare le problematiche cagionate dal colombo di
città? in forma coordinata su un'adeguata scala di Provincia mediante la predisposizione di un piano di intervento pluriennale le cui attività? siano condizionate alla effettiva adesione delle Amministrazioni Comunali all'applicazione del piano proposto mediante specifici atti amministrativi ed azioni coerenti con le sue finalità?;
VISTA la Legge n. 157/1992 «Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e
per il prelievo venatorio»? il cui art. 19 «Controllo della fauna selvatica»?, stabilisce che le Regioni, per la migliore gestione del patrimonio zootecnico, per la tutela del suolo, per motivi sanitari, per la selezione biologica, per la tutela del patrimonio storico-artistico, per la tutela delle produzioni zooagro-forestali ed ittiche, provvedono al controllo delle specie di fauna selvatica anche nelle zone
vietate alla caccia. Tale controllo, esercitato selettivamente, viene praticato di norma mediante l'utilizzo di metodi ecologici su parere dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica (oggi I.S.P.R.A.).
Qualora l'Istituto verifichi l'inefficacia dei predetti metodi, le regioni possono autorizzare piani di abbattimento. Tali piani devono essere attuati dalle guardie venatorie dipendenti dalle amministrazioni provinciali. Queste ultime potranno altresì avvalersi dei proprietari o conduttori dei fondi sui quali si attuano i piani medesimi, purché muniti di licenza per l'esercizio venatorio, nonché delle guardie forestali e delle guardie comunali munite di licenza per l'esercizio venatorio.
VISTA la L. R. Marche n. 7/1995 e ss.mm.ii. «Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell'equilibrio ambientale e disciplina dell'attività? venatoria»? il cui art 25 «Controllo della fauna selvatica»? riprende, con il comma 2, quanto statuito dall'art. 19 L. n. 157/1992 e, con il comma 3, aggiunge «»?omissis»?possono inoltre avvalersi, ove necessario, delle guardie volontarie di cui all'articolo 37, purché in possesso della licenza di caccia, nonché di operatori, muniti di
licenza, all'uopo espressamente autorizzati dalla Provincia, selezionati attraverso appositi corsi di preparazione alla gestione faunistica, direttamente coordinati dal personale di vigilanza della provincia»?;
VISTE le note protocolli 61317 del 16/04/2013, n. 73526 del 14/05/2013, n. 81362 del
28/05/2013 ad oggetto «Piano di controllo del Piccione domestico (Columba livia varietà?
domestica) nella Provincia di Ancona - richiesta parere ai sensi degli artt. 7 e 19 L.157/92 » Periodo 1 giugno 2013 » 30 settembre 2018»? con cui l'Area Flora e Fauna e Polizia provinciale ha inviato all'Istituto Superiore di Protezione e Ricerca Ambientale » ISPRA » il piano pluriennale di cui sopra, corredato dei necessari dati sui danni prodotti dalla specie all'agricoltura, da ultimo nella versione in alcuni punti concordata congiuntamente con lo stesso istituto, per ottenere parere tecnico scientifico favorevole come previsto dalla vigente normativa come adempimento
preliminare a qualsiasi intervento di contenimento numerico di fauna selvatica;
VISTA la risposta pervenuta dall'ISPRA a ½ fax il 5/06/2013, acquisita agli atti con
protocollo 86181/2013, con cui esprime, esaminato dettagliatamente il progetto presentato, parere favorevole alla sua attuazione nella provincia di Ancona nel periodo 2013 » 2018 da attuarsi nel rispetto delle condizioni e dei limiti ivi indicati;
RAVVISATA l'opportunità? di dare al presente provvedimento l'immediata eseguibilità? in
considerazione della necessità? di avviare con celerità? il programma operativo vista la sua complessità? ed il suo impatto generalizzato sul territorio provinciale, aree urbane comprese, onde ottenere il maggior risultato possibile in materia di limitazione dei danni all'agricoltura;
RITENUTO di demandare al Dirigente del I Settore l'adozione dei provvedimenti
conseguenti e necessari per la realizzazione di quanto previsto dal presente provvedimento;
PRESO ATTO che sulla presente proposta non necessita acquisire il parere di regolarità?
contabile, non rivestendo la proposta alcun aspetto che direttamente o indirettamente presenti profili finanziari, economici o contabili, si propone quanto segue
1) di prendere atto della nota fatta pervenire dall'ISPRA con fax del 5/06/2013, acquisita agli atti con protocollo 86181 di pari data, con cui l'Istituto esprime, esaminato dettagliatamente il piano presentato, «Piano di controllo del Piccione domestico (Columba livia varietà? domestica) nella Provincia di Ancona - richiesta parere ai sensi degli artt. 7 e 19 L.157/92 » Periodo 1 giugno 2013 » 30 settembre 2018»?, parere favorevole alla sua attuazione nella provincia di Ancona nel periodo
2013 » 2018 nell'oggetto specificato, da attuarsi nel rispetto delle condizioni e dei limiti ivi indicati;
2) di demandare al Dirigente del I Settore l'adozione dei provvedimenti conseguenti e necessari per la realizzazione di quanto previsto dal presente provvedimento, previo coordinamento con le iniziative intraprese dai Comuni interessati nelle proprie aree urbane, con le Associazioni degli Agricoltori e coordinamento operativo con gli AA.TT.CC., onde ottenere il maggior risultato possibile in materia di limitazione dei danni all'agricoltura in ambito rurale ed in materia di tutela dell'igiene e del decoro urbano, di tutela della sanità? pubblica, di tutela del patrimonio storico-artistico in ambito urbano;
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IL COMMISSARIO STRAORDINARIO
nell'esercizio dei poteri spettanti alla
Giunta della Provincia di Ancona
Visto il sopra riportato documento istruttorio redatto in data 17/06/2013 dal Settore I Affari
Istituzionali e generali;
Ritenuto di condividere il documento per le motivazioni riportate e pertanto di poter far propria la proposta presentata;
Riconosciuta la propria competenza in merito all'adozione del presente atto nell'esercizio dei poteri spettanti alla Giunta Provinciale ai sensi dell'art. 48 del D. Lgs. n. 267/2000;
Visto che la proposta riporta i pareri favorevoli di regolarità? tecnica e contabile degli uffici interessati;
DELIBERA
1) di prendere atto della nota fatta pervenire dall'ISPRA con fax del 5/06/2013, acquisita agli atti con protocollo 86181 di pari data, con cui l'Istituto esprime, esaminato dettagliatamente il piano presentato, «Piano di controllo del Piccione domestico (Columba livia varietà? domestica) nella Provincia di Ancona - richiesta parere ai sensi degli artt. 7 e 19 L.157/92 » Periodo 1 giugno 2013 »30 settembre 2018»?, parere favorevole alla sua attuazione nella provincia di Ancona nel periodo
2013 » 2018 nell'oggetto specificato, da attuarsi nel rispetto delle condizioni e dei limiti ivi indicati;
2) di demandare al Dirigente del I Settore l'adozione dei provvedimenti conseguenti e necessari per la realizzazione di quanto previsto dal presente provvedimento, previo coordinamento con le iniziative intraprese dai Comuni interessati nelle proprie aree urbane, con le Associazioni degli Agricoltori ed il coordinamento operativo con gli AA.TT.CC., onde ottenere il maggior risultato possibile in materia di limitazione dei danni all'agricoltura in ambito rurale ed in materia di tutela dell'igiene e del decoro urbano, di tutela della sanità? pubblica, di tutela del patrimonio storicoartistico in ambito urbano;
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Infine, il Commissario Straordinario,
Attesa l'urgenza che riveste l'esecutività? della presente deliberazione onde ottenere il massimo risultato in merito alla riduzione dei danni all'agricoltura negli istituti di protezione della fauna interessati dal piano;
Visto l'art. 134, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000;
DELIBERA
di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile.