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Club Italiano del Colombaccio => Archivio 2007-2014 => Discussione aperto da: Vecchio Forum - 26/01/2011 - 23:27

Titolo: racconti
Inserito da: Vecchio Forum - 26/01/2011 - 23:27
Ho pensato di aprire questa discussione per raccontarci a vicenda qualche episodio di caccia.

Inizio io, spero che contribuiate anche Voi.
Un mercoledì di una decina di anni fà? nei giorni centrali del passo, alba e mattinata con cielo fortemente coperto e momenti di pioggerellina, movimento pressochè assente causa condizioni atmosferiche. Ero da solo nell'impianto, il socio era andato a lepre con i segugi. Verso le 10,00 ritirati volantini e cimbelli per pioggia, mi misi, mezzo infreddolito ed umidiccio, al riparo sotto il pavimento del palco nella testarda convinzione che, se il tempo fosse migliorato ed il cielo allargato, i branchi di palombe entrati il giorno precedente si sarebbero mossi.

Verso mezzogiorno, smesso di piovere, il cielo iniziò ad aprirsi da ovest verso est.

Mi dissi: bisogna che mi sbrighi a rimettere su tutto l'arsenale che vedendo chiaro verso gli Appennini possono ripartire da un momento all'altro.

Stavo ultimando la sistemazione degli ultimi due piccioni sugli stantuffi in una posizione resa alquanto pericolosa dalla viscidità? dei rami bagnati, quando sentii un fischio, era arrivato un amico del socio, si sistemò sul palco di ribattuta posizionato dietro il mio ad una venticinquina di metri in posizione più alta ed al margine del bosco.

Persona simpatica, grande tiratore, ma poco compatibile con il mio modo di vedere la caccia. Più che cacciatore lo ritenevo un tiratore, ma per non fare uno sgarbo al socio assente bisognava fare buon viso a cattivo gioco.

Non passarono dieci minuti dalla mia sistemazione sul palco, che i piccioni mi indicarono un branco enorme alla mia destra ad un paio di Km.

Sinceramente non ci credevo ma diedi ugualmente i volantini. Il branco, appena prima di coprirsi dietro la collina di fronte, alla vista dei volantini iniziò a virare a destra e, con un angolo di 70/80°, puntarono dritti verso di me.

Se qualcuno me lo avesse raccontato non ci avrei creduto.

Tanta era ancora la distanza che feci fare ancora un giro ai volantini, dopodichè iniziai con la classica manovra dei cimbelli durata una eternità?, con mille dubbi ed incertezze di cosa era meglio muovere, di quanto e per quanto.

Il branco di diverse centinaia di soggetti mi arrivò sopra ed iniziò le manovre. Fece due passate di perlustrazione, si divise con una avanguardia di una cinquantina, prese il vento. Il cuore sembrava volesse uscire dal petto.

L'avanguardia arrivò sopra il palco di ribattuta ad una altezza di una quindicina di metri in planata. Il branco al completo era dietro di un centinaio di metri in fase di inizio posata. Io ero al settimo cielo per la soddisfazione del lavoro svolto e per lo spettacolo a cui assistevo, neanche respiravo per paura di essere sentito, già? pregustavo la posata di quell'orda, il brulicare delle ali tra i rami delle querce, il tremare del bosco.

Quando all'improvviso una voce mi chiamò per nome e mi disse "...ce li ho sopra, sparo?"

All'improvviso ed all'unisono l'avanguardia scartò, tutte le ali diedero il massimo della potenza, si gettarono come frecce nella vallata a sud. Il branco riprese immediatamente le distanze e quota e se ne andò anch'esso.

Rimasi inebetito con l'unica voglia di buttarmi giù dal palco.
Titolo: Re: racconti
Inserito da: Vecchio Forum - 27/01/2011 - 12:30
giamp 50  ...avresti dovuto buttar giù lui dal palcooooooo.....e senza possibilità? alcuna di risalirci !!  @:)
Titolo: Re: racconti
Inserito da: Vecchio Forum - 27/01/2011 - 12:44
bravo giamp50
ottima pensata quella dei racconti.
Chi vorrà? potrà? farci conoscere le proprie avventure di caccia.