Club Italiano del Colombaccio - Forum
Club Italiano del Colombaccio => Discussioni Generali => Discussione aperto da: DottPurgone - 02/04/2020 - 18:07
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gentilissimo denis si e' vero l'aifa ci ha autorizzati ,e questo ci fa immenso piacere.prima dell'auorizzazione noi uilizzavamo i farmaci o con uso off label,cioe' farmacicon non comprovata utilita' nei confronti della patologia da coronavirus,che pero da studi di solito cinesi ,che ci hanno preceduto di qualche mese. dimostravano l'utitilita',ad esempoi irossiclorochina,tuttavia non essendoci chiare evidenze i pazienti li dovevano pagare di tasca loro,poi quando le evidenze sono diventate pressanti allora l'aifa ci ha autorizzato a dispensarli attaverso il ssn e vengono distribuiti a domicilio del paz.Altri farmaci ad esempio gli antiretrovirali erano gia prescrivibili,altri ancora ,per le forme di polmonite grave vengono prescritti a scopo compassionevole,ad esempio anticorpi monoclonali anti interleukina 6,anitineterleukina 1b.e gli antivirali antiebola.farmaci estremamente costosi che vengono gestiti in ospedale,cosi come l'antivirale anti ebola.per tenervi informati intanto che scrivo sto preparando l'elenco dei nomi dei pazienti che domani dovranno eseguire test sierologico per verificare se asintomatici son entrati in contatto con il virus,o sintomaici con tampone negativo per escludere o negare la presenza di malattia SALUTI
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Grazie mille Dottore. Nuovamente auguro un buon lavoro a Lei e alla sua Equipe.
Incrociando le dita un cordiale saluto, Denis
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i colombacci stanziali,peraltro tantissimi,come mai ne sono stati visti,qui nella romagna forlivese,hanno gia i nidi,e questo ci fa ben sperare.M CI FA SPERARE ANCORA DI PIU'CHE IL MALEDETTO SARS COV2 SI STA INFIACCHENDO.questa era una impressione mia e dei miei collaboratori GIA DA CIRCA 15 GG,molti infetti a domicilio,meno complicanze,meno ricoverati in terapia intensiva.PURTROPPOANCORA MOLTI MORTI NELLE RSA E CASE DI RIPOSO.GRAVI INADEMPIENZE.INFETTIVOLOGI DI SPESSORE CONFEMANO QUESTA IMPRESSIONE. i farmaci ci dimostrano che stanno funzionando.IL VACCINO SEMBRA MENO LONTANO.DOVREMO STARE ATTENTIanche quando le misure di contenimento saranno ridotte,pero probabilmente potremo ritornare a gestire i nostri palchi, i nostri boschi,i nostri piccioni,sperando in un ottobre NON INFESTATO DA CORONAVIRUS MA DA TANTI COLOMBACCI.COMUNQUE RICORDATEVI ADESSO PIU' CHE MAI DI RISPETTARE LE NORME PRECAUZIONALI CHE ABBATTONO DRASTICAMENTE I RISCHIO DI ESSERE CONTAGIATI E DI CONTAGIARE.UN ABBRACCIO SINCERO A TUTTI
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Grazie Dott. Purgone per l'iniezione di fiducia.
... e speriamo proprio che questo "accidente" poco per volta si esaurisca.
Mi raccomando: seguiamo le indicazioni del "nostro" dottore e attenzione alle norme precauzionali! Occorrerà essere coscienziosamente responsabili delle nostre azioni.
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giusto aldorin,ricordiamoci che ci troviamo di fronte ad un virus estremamente bastardo.e sempre pronto a rialzare la cresta.e sicuramente qualche nuovo focolaio in futuro si sviluppera'per la ripresa della socializzazione delle persone, ma sara'conrollabile.Fintanto che non ci verra' somministrato il vaccino ,che per i piu' fortunati ,a seconda delle categorie a rischio potrebbe, dico potrebbe, gia arrivare nell'inverno,rispettiamo le raccomandazioni.comunque i nostri collaboratori alati non sembrano suscettibili al virus e questo e' imporantissimo.Ci sono coronavirus che contagiano i polli,ma non hanno nessun risvolto in patologia umana,anzi stanno servendo per la creazione di vaccini per umani.C'e un vaccino israeliano orale nato per un coronavirus del pollo ,modificato,vicinissimo ad essere utilizzato
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Amici Cari,
"zona Rossa"...Zona Gialla o VERDE la più auspicabile.
Quando iniziò la Storia del COVID19, non volendo, palesai una riapertura generale a Giugno e stavamo al 25 di Febbraio.Penso di aver azzeccato la previsione ma,con le dovute cautele,non conviene cantare vittoria.Il mio consiglio ? Allentiamo piano la presa...e quando possiamo agiamo con cautela.
Ad oggi posso dire che, anche la terapia Medica,sta avendo risultati e le "sperimentazioni" ,così chiamate,purtroppo,stanno dando le prime risposte. Il mio dire è motivato dall'esperienza professionale.Infatti diversi miei pazienti ricoverati e poi dimessi - non a caso - risultando negativi al tampone 1° e 2°; non febbrili,non con problemi respiratori GRAVI ma con una POLMONITE BILATERALE (diagnosi TAC TORACE).Tornando a casa venivano affidati al Medico curante che doveva, oltre combattere la psicosi familiare e del paziente (giustificatissima),improntare una terapia medica e MONITORARE il paziente.Ho quindi la mia esperienza IN TRINCEA e sono disposto a dialogare con AMICI COLOMBACCIAI ,qualora abbiano dubbi e domande.
NON MOLLATE e Buona Giornata.
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Grazie Francesco..grazie a te e al dott.Purgone per le competenti disamine che ci avete illustrato. Saremo sempre attenti e ben lieti di leggervi nelle vostre considerazioni mediche.
E che ad ottobre,da sopra la tesa,la brezza mattutina abbia il solito profumo di sempre...................
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Fa piacere avere nel nostro for specialisti in medicina come il dott. Purgone e l'amico Ciccio che potranno darci indicazioni e consigli estremamente importanti....Grazie un caro saluto a tutti Graziano
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Per il Dr. PURGONE.
Egregio Collega, nonche' amico...Tu mi dirai di già ?? Ebbene si perche' motivati dallo stesso "FUOCO ARDITO CHE CI GUIDA VERSO ALBE CHE BEVONO LA LUCE".Tradotto AMICO COLLEGA PASSIONALE.
Un amico comune mi ha parlato di Te (bene)- meno male - ma da ciò che scrivi e dalle letture dei Tuoi scritti vedo - con rammarico - che sei in "TRINCEA VERA" (Emilia).
Passata la tempesta - odo augelli far festa- avremmo modo di conoscerci bene.
Ho potuto notare che Ti relazioni bene con GLI AMICI PIU'...CARI...DEL VECCHIO FORUM. Felicissimo delle scelte e concordo pienamente.Qualcuno un po'"ostile" c'è sempre...ma fidati,è capitato anche a me,conoscendolo Ti ricredi ed allora giustificherai il TUTTO con un pensiero facile e spontaneo : "sono dei pazzi i cacciatori di Palombe".Avrai modo di conoscere persone di cuore; disponibili; perfezionisti;cesellatori;idealisti; architetti; inventori;poeti;musicisti;infine...la categoria OSTICA per natura : "i saputi".
Scherzo - "paese che vai usanze che trovi"- il mondo è bello perchè vario.
Ma,a parer mio,i migliori sono quelli in SILENZIO che non parlano, che non scrivono, che non se la prendono - questi stanno in silenzio come rapiti in un incantesimo antico - quello della CACCIA e DELLE TRADIZIONI - gli anonimi.
E'la grande schiera dei veri cacciatori - non si fanno problemi - se c'è da lavorare da potare,da sacrificarsi - non discutono accettano le innovazioni - taciturni ma attenti - sembrano ETERNI...varati all'odore del muschio, all'umidità della brina,alla ricerca del sentiero perduto, all'audacia del fare perchè si compiace.
Bene...alla prossima AMICO MIO...chiedi il mio cell. ad un amico comune così Ti annovero tra gli amici del "verbo".
Affettuosamente Ciccio de libero.
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grazie,grazie,amico,collega.Le tue parole, mi hanno toccato per la loro sincerita,spontaneita'.Ti sento vicino a 360 gradi.Ti contattero' al piu' presto.
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25 APRILE 2020
COME NIENTE SE NE VA
QUESTO GIORNO
IN SILENZIO D'OVATTA.
NESSUN RUMORE MOLESTO
CONTATO NON VIENE
NEMMENO A SPICCHI.
L'INFINITO CI ENTRA
NEGLI OCCHI DEL CUORE !
VIVIAMO D'ATTESA
E DI NUOVI CIELI.
EPPUE :
" IL DESIDERIO
SI FA PIU' FORTE
DEL TIMORE" .
Francesco de Libero.
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grande
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Ho cominciato a andare a caccia ancora prima di aver imparato a leggere e scrivere.
La sera, dopo cena, guardavo la distesa di bossoli accomodati sul tavolo di cucina pronti a ricevere la dose di polvere e di piombo.
La notte mi svegliavo per sentire mio padre che usciva di casa quasi di soppiatto dopo aver consumato un caffè veloce e accarezzato il cane che scalpitava come io scalpitavo.
Più tardi, ammesso tra i partecipanti al rito, mi svegliavo ad ore antelucane e poi vestito di tutto punto, con ai piedi gli stivali di gomma neri, perchè altro non esisteva per i ragazzi quasi bambini, andavo a svegliare il genitore che a dire la verità aveva il sonno un po' duro, lesto poi ad accomodarmi sul sedile della lambretta dove pativo un freddo birbone perchè il misero parabrezza non mi offriva riparo. Ottobre allora era un altro ottobre, faceva freddo prima di giorno.
Ma ero il primo a scendere per affacciarmi al di là del crinale delle Raticosa a scrutare nel buio.
Veloce, una scheggia nel correre a raccogliere gli uccelli che il mancino staccava con regolarità dal transito ininterrotto che ci sorvolava.
Il mondo era mio e anche quello storno che, precipitando dal branchetto, era andato a infilarsi nel bar sul valico dove un secondo dopo ero entrato, trafelato ma deciso, affermando, "lo storno è mio".
E cosa volete allora che mi faccia paura? Il coronavirus? No, l'unica paura, l'oscuro timore che non oso confessare è quello di quell'alba, spero lontana, ma che verrà, nella quale dovrò rinunciare ad un altro giorno di caccia perchè l'età, qualche malanno o chissà cosa altro mi costringeranno a casa. Questo e solo questo mi fa paura, del resto la nostra passione ci insegna che ogni giorno si vive e si muore e a volte la differenza tra l'una condizione e l'altra è veramente ridotta ad una sliding door, una porta girevole, a seconda quale scegli di imboccare tutto può cambiare.E' inutile avere paure oscure, farsi cambiare la vita da ciò che non puoi controllare, segui i consigli, cerca di essere prudente ma più di questo caro virus non ti concederò e sto già preparando un bel supporto doppio sul quale accomodare un paio di ribaltine da manovrare con un filo solo, beccati questo virus dei miei stivali!
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saggezza, che deriva,anche per me ,di essere nato ,vissuto,con con la attivita venatoria,non solo come passione ma come parte della mia vita ,di quella dei miei familiari,degli amici,giovani e meno giovani,in un intrinsecarsi di momenti di vita, di emozioni,mai scalfitti anche da eventi negativi,che purtroppo costellano la vita di ognuno di noi.Ricordo ancora quando scolaro elementare cercavo di mettermi nel banco vicino la finestra per poter osservare nel mese di ottobre la migrazione dei colombi.fremevo di tornare a casa e vedere se nel frigo erano presenti i meravigliosi selvatici abbattuti da mio babbo ,che prendeva le ferie il mese di ottobre.momeni di vita indimenticabili.BAGDER ti capisco ,come ti capisco
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Ho cominciato a andare a caccia ancora prima di aver imparato a leggere e scrivere.
La sera, dopo cena, guardavo la distesa di bossoli accomodati sul tavolo di cucina pronti a ricevere la dose di polvere e di piombo.
La notte mi svegliavo per sentire mio padre che usciva di casa quasi di soppiatto dopo aver consumato un caffè veloce e accarezzato il cane che scalpitava come io scalpitavo.
Più tardi, ammesso tra i partecipanti al rito, mi svegliavo ad ore antelucane e poi vestito di tutto punto, con ai piedi gli stivali di gomma neri, perchè altro non esisteva per i ragazzi quasi bambini, andavo a svegliare il genitore che a dire la verità aveva il sonno un po' duro, lesto poi ad accomodarmi sul sedile della lambretta dove pativo un freddo birbone perchè il misero parabrezza non mi offriva riparo. Ottobre allora era un altro ottobre, faceva freddo prima di giorno.
Ma ero il primo a scendere per affacciarmi al di là del crinale delle Raticosa a scrutare nel buio.
Veloce, una scheggia nel correre a raccogliere gli uccelli che il mancino staccava con regolarità dal transito ininterrotto che ci sorvolava.
Il mondo era mio e anche quello storno che, precipitando dal branchetto, era andato a infilarsi nel bar sul valico dove un secondo dopo ero entrato, trafelato ma deciso, affermando, "lo storno è mio".
E cosa volete allora che mi faccia paura? Il coronavirus? No, l'unica paura, l'oscuro timore che non oso confessare è quello di quell'alba, spero lontana, ma che verrà, nella quale dovrò rinunciare ad un altro giorno di caccia perchè l'età, qualche malanno o chissà cosa altro mi costringeranno a casa. Questo e solo questo mi fa paura, del resto la nostra passione ci insegna che ogni giorno si vive e si muore e a volte la differenza tra l'una condizione e l'altra è veramente ridotta ad una sliding door, una porta girevole, a seconda quale scegli di imboccare tutto può cambiare.E' inutile avere paure oscure, farsi cambiare la vita da ciò che non puoi controllare, segui i consigli, cerca di essere prudente ma più di questo caro virus non ti concederò e sto già preparando un bel supporto doppio sul quale accomodare un paio di ribaltine da manovrare con un filo solo, beccati questo virus dei miei stivali!
Leggendoti Massimo hai fatto rivivere in me quei momenti e quei profumi del primo mattino svegliato da babbo per andare a fare la "levata" a piccoli uccelletti !. Impossibile scordare i mondi,i sogni e gli istanti di quelle felicità .....fuck virus
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Strana la vita confinata...Ho impiegato gran parte del tempo a disposizione in lavori di ristrutturazione della mia corte, voliera, orto, giardino, riordino suppellettili, preparazione di cibo da congelare, rigorosamente "selvatico", di piuma e di pelo, preparazione di dolci, pane ecc..ecc..con l'intento e la convinzione che avrei dedicato buona parte del periodo a disposizione, alla scrittura e alla narrazione (umilmente).
Non sono riuscito ad ricordare niente di cui valeva la pena impegnarsi.
I miei racconti sono fermi al 16 gennaio dell'anno scorso quando Buk fu salvato da un anima speciale di Firenze sulla superstrada Si/Fi.
Questa "situazione" subita, forse protegge noi stessi da attacchi sconosciuti, forse ci uccide nelle espressioni sociali, forse ci rafforza nella difesa del valore delle cose essenziali. La conservazione dei sentimenti non può restare a lungo congelata come gli alimenti preparati, comincia ad avvicinarsi alla scadenza consentita...Mi rincuora altresì l'espressività dell'amico Ciccio che Lui sì ha riservato parte del tempo a disposizione, per regalarci perle di saggezza e di cultura!!! Grazie a tutti, un abbraccio virtual, e arrisentirci quando tornerà (o ci sarà concesso) il tempo e il desiderio di condividere...
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P.S Un grande plauso al dott.Purgone, con rispetto e ammirazione.
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LA MIA LETTERA AL MONDO
BUSSO' L'EVENTO DISARMANTE
COME UNA CALAMITA'
SENZA NOME...
IGNOTA...SUBDOLA...
LACERANTE...INCALZANTE...
DISPERATA...IRRIVERENTE...
SENZA INDUGIO ALCUNO
OFFRII,
QUALE OSPITE INATTESO,
IL MIO SAPERE.
MOLTA FOLLIA
ED UN DIVINO BUON SENSO,
MOLTO BUON SENSO
E COMPLETA FOLLIA.
MA E' IL BISOGNO
CHE PREVALE
IN QUESTO
COME TUTTO IL RESTO.
ACCONSENTII...
FU UN'ONDATA
A DILATARMI IL CUORE
IL SACRIFICIO PER LA SCIENZA
E PER L'UMANA FRAGILITA'.
COME IGNORARE
A NON ESSERE PRESENTE ??
Francesco de Libero
all'amico DR.PURGONE alias Claudio.
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in questo disgraziato periodo ho avuto la fortuna di conoscere una splendida persona, il collega ed amico ciccio.alias francesco.Dalle mie parti a bertinoro,nel cuore di romagna e' vissuto un personaggio,grande medico,grande poeta,spirito risorgimentale,CERTO ALDO SPALLICCI.non ho mai visto in volto l'amico ciccio ma ricordando spallicci,che io ho conosciuto mi viene di associarlo al nuovo amico,che spero poter incontrare presto.Ciccio sei un grande.la poesia che mi hai dedicato e' splendida ,mi sono commosso.le persone come te fanno bello il nostro paese e onorano la splendida famiglia dei veri cacciatori.grazie ancora amico mio e ci sentiremo presto.mi raccomando stai attento
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Caro Claudio, la verità, quando ci siamo parlati ho percepito a pelle - quasi un brivido caldo - il lavoro svolto come Medico. Il ritorno "di fiamma" - senza obbligo - alla trincea VERA, non fa che promuovere "plausi sviscerati" per la disponibilità.Infatti nella " Lettera al mondo" ho specificato...quale ospite inatteso - in quanto nessuno ti obbligava ad andare...ritornare al Tuo lavoro...il divino buon senso e la pura follia.
Meriti un elogio sincero.
Con stima e grazie per le lezioni scientifiche - a distanza. Francesco.
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grazie aldorin per avermi aiutato a conoscere l'amico comune FRANCESCO
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Caro "Dott. Purgone" in tanti anni di "Club" mi son ritrovato spesso a far da tramite alla nascita di nuove amicizie. Certo la tua/vostra nuova amicizia è nata tra persone davvero particolari, certo speciali.
Devo al Club la possibilità di aver contattato conoscenti, mezzi amici, ed Amici davvero Amici. In questo modo mi sono certamente arricchito personalmente.
Un abbraccio a tutti e due (Dott. Purgone e Ciccio) e "buon ottobre" a Voi ed a tutti gli appassionati della caccia tradizionale al colombaccio.
Speriamo in bene ...
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Agli amici COLOMBACCIAI - in un momento di assenza dolorosa dalla caccia per i motivi conosciuti...stimolato da un amico che ,nonostante la quarantena, vive il bosco in solitaria 24 ore su 24 - da me, a sua insaputa. INVIDIATO - stamattina mi invia una foto del posatoio con i suoi ausiliari e mi dice : "io, sono qua, e godo di questa mattinata meravigliosa "...Rispondo : " Caro amico...l'anima si espande...vive nei tuoi luoghi tanto da essere infinitamente legata al tutto "...
La mia musa allora...NON egoisticamente...
"LA NOSTRA ANIMA SI ESPANDE"
Essere e vivere in solitudine
ora in un sorriso suadente
ora in greve espressione
ora in nuovi infiniti
sempre diversi e sempre uguali.
La Nostra mente
quale ghibli che viaggia
che si spinge rabbioso
in continua metamorfosi,
eppure,
siamo sempre là
lo stesso bosco
quali ferventi e fedeli devoti,
non ci sono grate o pareti
e nessun secondino ci controlla
- come in una cella -
eppure,
non puoi evadere
senza il consenso dell'anima.
Padroni della musica dei luoghi
sappiamo creare
impalpabili atmosfere
in cuore di tela
che muta in colori i pensieri.
Sembrano cose scontate
e banali,
sogni inutili e sbeffeggiati.
Ma nella fragilità inconscia
del tempo
- che si divora "TUTTO"-
in breve...
siamo là
per quel pensiero sfuggente
- inumiditi gli occhi-
la Nostra ANIMA SI ESPANDE.
Francesco De Libero 05.05.2020