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Club Italiano del Colombaccio => Archivio 2007-2014 => Discussione aperto da: giamp50 - 05/02/2014 - 12:41
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A rivedere alcune foto mi piange il cuore per lo stato di diroccamento.
Comunque vorrei presentare alcune foto, per chi già non avesse avuto occasione di vederle, per far capire che importanza avesse assunto questa caccia fino alla 2° guerra mondiale in questi posti.
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purtroppo il sistema rifiuta le foto per eccesso di KB.
Vedrò se riesco a ridurle nel pomeriggio.
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sentiero ed antiche pietre
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una delle 4 torri gemelle poste a nord\est della casa di caccia
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Da noi manca la rivalutazione di quello che fu la storia della caccia, di quello che fu la caccia nel contesto rurale,di quello che doveva essere parte del patrimonio di ogni regione ma anche da valorizzare a livello nazionale come hanno fatti i Francesi con la caccia tradizionale alla palomba nei Pirenei dove un intera regione(il sud/ovest) ha vissuto da secoli per e con quella caccia e questo tuttora ancora.
Ciao,Denis
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in primo piano tetto e feritoie delle torri per lo sparo a fermo
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ingresso ad una delle torri
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L'avessero i Francesi!!!
Un pò come tutto il patrimonio culturale italiano...
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ingresso ad altra torre
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interno torre in sfacelo
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altra torre con parte terminale in diroccamento
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torrino
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ingresso torrino
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In umbria esiste ancora qualche torre rimasta in piedi ma purtroppo alcune sono fatiscenti. E' ancora possibile rilevare dalle carte del Catasto il punto,"LA CACCIA", di tante altre sono rimaste soltanto alcune pietre in terra. La caccia alle palombe in umbria anticamente, per qualcuno era non solo una passione ma anche un mestiere.
Il libro di Vladimiro Palmieri "La CACCIA alle PALOMBE in UMBRIA" un opera molto ben fatta, memoria e cultura di una tradizione, quella dello sparo a fermo, ormai quasi estinta.
Per chi lo ha acquistato ricordo che la pagina 275 raffigura il mio capanno.
Dai documenti reperiti da Vladimiro è evidente quanto fu determinate lo spostamento del flusso migratorio più a nord, si legge che la media delle catture tratta da cinque appostamenti situati tra Perugia e Terni passò dalle 500 unità del 1941 alle 100 del 1952 e quasi niente nel 1953.
Dalla fine degli anni cinquanta moltissimi cacciatori umbri migrarono in terra toscana, :-X, tramandarono così un antica pratica di caccia che ancora oggi entusiasma tanti cacciatori.
Un abbraccio.
vasco
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Se Ti ricordi Vasco ad Urbino, riferii quanto dettomi da un vecchio cacciatore che da ragazzo visse la Caccia al servizio del nobile proprietario, il conte aveva fatto scavare, a fianco della villa-fortezza, un profondo pozzo che veniva parzialmente riempito con neve e paglia, quello era la cella frigo per le Palombe, penso probabilmente più per quelle di marzo, al ripasso, per dire dell'importanza d'allora della Caccia.
E' pur vero che i nobili erano pochi ed i poveracci tanti, per cui ...
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Questa è storia,un Paese normale cercherebbe di rivalutare queste cose. Ma da noi,figuriamoci!!!! Fanno cadere a pezzi per fino Pompei!!!!
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quel che rimane del ballatoio del torrino
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parte superiore dell'entrata del torrino, da notare la fattezza dell'architrave e la feritoia per lo sparo,
all'interno del torrino vi era scala a chiocciola in mattoni e muratura fino in cima.
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Bellissime foto Giamp, peccato no preservare questi monumenti ormai introvabili!!!!
Un saluto Matteo!
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Ciao Matteob,
come te la passi, qui da noi tutti a corvidi!!!
Non ho finito con le foto, lo sfacelo maggiore deve ancora venire, mi ci vuole tempo, devo scegliere e ridurre le foto se no vanno di fuori!
Comunque, così tanto per parlare, tutto il complesso della Caccia non comprendeva solo l'impianto per le palombe, naturalmente il più imponente, ma era comprensivo anche di Roccolo, Nocetta ed un piccolo manufatto che credo servisse ai conti per magari deliziarsi alla sera con dei tiri al volo al rientro.
Pensa che la casa di caccia, quasi al centro del tutto, aveva tre ingressi per le carrozze con cavalli, piano terra, primo piano, mansarda con gli angoli tutti smussati a 45° comprensivi di feritoia per il tiro a fermo.
Ciao.
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Scusa Giamp50 dove si trova questa caccia, grazie.
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Perdonami PaoloB67 ma, trattandosi di proprietà privata, non ritengo opportuno pubblicizzare il luogo.
Ciao.
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ciò che rimane di una piccola struttura di qualche metro di altezza a cielo aperto, forse per tiro al volo al rientro serale.
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casa di caccia vista nord con ingresso principale cavalli e carrozze, crollata completamente il prolungamento a piano terra.
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casa caccia vista ovest con altro ingresso per cavalli e carrozze, da notare i muri perimetrali del 2°piano(mansarda) che agli angoli sono smussati a 45° con finestra di sparo, così potevano vedere tutto e avere tutto perfettamente a fronte.
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Giamp, queste foto meravigliose mi riportano alla Caccia dei Martinischi a Viepri nel Comune di Massa Martana... è ubicata difronte casa mia ed è ancora funzionante. Su quella caccia c'è tutta la storia della caccia delle palombe della mia infanzia. I Martinischi per me sono come San Pietro ... ma lasciamo stare. Giamp e voi/noi tutti che abbiamo questa terribile malattia, noi verso quei cacciatori che hanno fatto quelle opere d'arte, veri architetti del bosco, dobbiamo inchinarci ed essere orgogliosi di essere seguaci dell'antica tradizione della Caccia ... Perdonate il mio sentiment
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Non è sufficiente inchinarsi ed essere orgogliosi visto che questo impianto sta andando completamente in rovina anziché essere rivalutato a livello di monumentale testimonianza e prova inconfondibile di quelle che fu la caccia ed il suo inserimento nel contesto della cultura rurale di un tempo e non solo.
Ciao,Denis
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mi sono sbagliato, la foto precedente è relativa a lato sud,e non riesco a ritrovare la foto ovest.
particolare costruttivo dei muri perimetrali della casa di caccia
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Ciao Giamp, tutto bene io per il momento sono a riposo, ma già carico come una molla per il 2014!!!!!!!!!!
Queste immagini ci fanno capire l'importanza che aveva un tempo questa caccia, dato che oltre a sfamare diverse persone era una tradizione che scorreva nelle vene non solo dei cacciatori dato che i ricchi proprietari davano mansioni diverse a tante persone e coinvolgeva a volte interi paesi, oggi purtroppo non è più così, ma sarebbe giusto ricordarlo almeno cercando di mantenere intattI questi MONUMENTI che un tempo erano la normalità di una vita quotidiana che accumunava tante persone!
Un grande saluto Matteob!!!!!!!!!!
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Caro Luca, penso che sia un retaggio importante culturalmente parlando ed anche un richiamo irresistibile, chi siamo noi se non apparteniamo al nostro passato, alle nostre tradizioni? Forse la quadratura del circolo risiede nel vivere il nostro oggi, già necessariamente proiettati nel domani ma senza dimenticare chi siamo e soprattutto da dove veniamo, solo così avremo testimonianze da tramandare. Ciao
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particolare di feritoia.
tutte le parti basse delle strutture ne sono provviste
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altre feritoie
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quel che rimane all'interno della casa di caccia, praticamente nulla.
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interno
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dove era il camino
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interno terra
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interno alto
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mensole incastonate a muro e, sotto, sembrerebbero nidi per piccioni, sarà?
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usciamo in punta di piedi dal bosco
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e salutiamo
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Chissà mai, un domani, il Direttivo del Club, dovesse riunirsi da queste parti!
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Sarebbe molto bello, una visita tutti insieme in un posto così.
La guida c'è l'abbiamo già, vero Giamp?
Saluti Matteo!
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Certo, Matteo.
Ciao.
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ciao giamp, io abito ad urbino, mi sai dire che villa era o chi era il nobile in questione.
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Giamp, ma se organizassimo una bella giornata in primavera o estate, tutti insieme e ci illustri l'appostamento o altri poi vedi te!
Io ci sono, dai che porto anche Blues, sentiamo anche con Levante e tutti gli amici del forum!
Se no ci rimane davvero solo Poggibonsi per incontrarci, che è una bellissima manifestazione, ma se salta come è capitato a me l'anno scorso, è un peccato!
Saluti Matteo!
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Io sono a disposizione Matteo.
Ciao
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Ok Giamp, ne parlo con gli altri, mi farebbe molto piacere!
Saluti Matteo!
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Luca 64 ma sei Umbro? io abito a pochissimi km dai Martinischi, mio nonno ha cacciato in quella storica caccia poco prima di andarsene per sempre. Forse ci conosciamo, chissa?