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Club Italiano del Colombaccio => Discussioni Generali => Discussione aperto da: aldorin - 22/04/2019 - 18:35

Titolo: Video Caccia tradizionale al colombaccio sui Monti Sibillini
Inserito da: aldorin - 22/04/2019 - 18:35
Complimenti al regista, agli operatori, ai protagonisti ed al nostro presidente Avv. Francesco Paci.

Finalmente un filmato che non rappresenta una delle solite, monotone "sparatorie".

Bravi tutti!
Titolo: Re:Video Caccia tradizionale al colombaccio sui Monti Sibillini
Inserito da: Rimescolo - 23/04/2019 - 17:07
Quante colazioni e pranzi abbiamo consumato al capanno delle "Partacce"con gli amici!!!. Anche il presidente Paci e altri amici del club ci hanno onorato, a caccia chiusa...Il convivio è importante quasi come la "posa", o forse più, lo sparo il coronamento di una azione.
Non ho nostalgia ma ricordi bellissimi, dove sono attualmente (e spero di andarci in pensione)il convivio non è così sentito, ma comunque quando cucino è apprezzato alquanto...Il filmato proposto è tremendamente vicino alla mia filosofia di vita e di caccia, ma da cacciatore non disdegno anche un bel carniere, consentito, e condiviso fra amici e con il mio carissimo Buk. Un abbraccio
Titolo: Re:Video Caccia tradizionale al colombaccio sui Monti Sibillini
Inserito da: aldorin - 23/04/2019 - 19:26
Certo caro Rimescolo.

Il carniere, un bel carniere a coronamento di una altrettanto bella giornata di caccia non lo disdice nessuno. Io per primo. Però mi accorgo che col passare degli anni sono cambiato e parecchio. Quando ero giovane se non sparacchiavo non mi divertivo. Ora che, come sai, sono "mezzo-cotto" so apprezzare anche altre situazioni ed anche una sola bella posa nell'arco di una giornata è sufficiente per dare senso alla giornata stessa.
L'importante, per me e sottolineo per me, è il fatto di riuscire a rivedere mentalmente le azioni di caccia vissute a sera, quando vado a letto e ripenso alle emozioni della giornata. Ecco: senza "ricordo" la mia personale passione si vuota un poco di contenuti. E' per questo motivo che anche una sola bella, palpitante azione di caccia può essere soddisfacente. Ad ognuno la sua parte ... saper vivere è un arte. Le parole non sono mie, ma di Mogol ...

Titolo: Re:Video Caccia tradizionale al colombaccio sui Monti Sibillini
Inserito da: giamp50 - 24/04/2019 - 11:27
Artemide, Obiettivo Territorio, 1* puntata.
Sempre bellissimi ed intelligenti i filmati di Artemide.

Gola Infernaccio, Eremo S.Leo, Padre Pietro: quanti ricordi, quante emozioni, quanti spettacolari panorami, ed anche un profondo rammarico e senso di colpa per non essere tornato in questi ultimi anni a ritrovare padre Pietro, così come più volte mi ero ripromesso, prima della Sua
dipartenza per il cielo.

Era ancora una delle prime volte che salivo su, un accompagnatore locale ci guidava, e c'erano anche mio padre e mio zio.
Ante alba, forse fine ottobre circa, l'apertura alle coturnici era fissata alla seconda di ottobre, giornata pessima, fredda, mezza nebbiosa, a metà percorso per inizio caccia incomincio' a piovigginare, le pile della torcia si esaurirono.
I miei venticinque anni circa mi permettevano tutto a quei tempi ma l'età di mio padre molto meno.
Arrivammo alla fabbrica di padre Pietro. A quel tempo aveva appena completato un paio di stanzette della canonica, lo svegliamo, era appena l'alba.
Ci fece entrare, accese subito la cucina economica e ci invito' ad avvicinarci per asciugarci.
Ci fece il caffè e noi tirammo fuori dagli zaini colazioni varie ed anche ciambelle di mosto infarcite di Nutella, una mia specialità energetica di allora.

Poi, giustamente, con tono bonario, ci rimproverò: "ma vi pare questa una giornata adatta per venire a caccia in montagna?"

Ci riposammo, ci asciugamano, lasciammo tutti i viveri che avevamo, ringraziammo calorosamente e, nella tarda mattinata, smesso di piovere, scendemmo.

Ci raccontò come, i primi tempi, sullo stretto sentiero, portò su attrezzi, cemento, cucina economica e quant'altro tutto a dorso di muli, della piccola linea per l'acqua che prendeva poco sopra, dell'aiuto che in estate gli davano alcuni studenti che si accampavano sul prato del rudere.
Poi del lavoro fatto con pala e piccone per allargare il sentiero in modo da poterci far salire un mini trattorino con rimorchietto, con carreggiate forse di una metrata od anche meno, di cui ora si serviva per andare su e giù e trasportare i materiali.

Ci disse poi che, completata la canonica avrebbe iniziato a ricostruire la chiesetta, allora ancora un ammasso di pietre.

E si, quanta fatica quel grande frate.
Se esiste un paradiso non potrà essere che la!

Gli anni successivi ogni anno trovavo costruito un pezzo in più dell'Eremo.

Si piacevoli ricordi e tanta nostalgia.