UN APPELLO DA NON DISATTENDERE

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UN APPELLO DA NON DISATTENDERE.

Il Club Italiano del colombaccio, per le sue caratteristiche di sensibilità verso una caccia sostenibile e per la protezione e la conservazione delle varie specie di selvaggina aviaria con in primis il Colombaccio, si associa a quanto richiesto dalla Avifauna Migratoria della Federazione Italiana della Caccia, al fine di iniziare un’importante progetto per un Piano di gestione e conservazione Internazionale UE della Tortora selvatica (Streptopelia Turtur). Già alcuni esponenti del Club collaborano con questi uffici della FIDC ed anche nel nostro fiore all’occhiello “Progetto Colombaccio”, curato dal nostro consigliere Dott. Sauro Giannerini, si studiano le fluttuazioni e gli andamenti della Tortora selvatica insieme a quelli del Colombaccio. Questa importante iniziativa prevede la raccolta delle ali di questo selvatico per trarne una valutazione scientifica e comprenderne le dinamiche della nidificazione e dei soggetti migranti che frequentano ed attraversano il nostro paese. In Italia da alcuni anni la Tortora selvatica risulta in aumento o quantomeno stabile ed anche in Toscana da qualche anno si sta registrando una curva sensibilmente positiva. Anche quest’anno per fortuna i censimenti al canto hanno rilevato buoni risultati, ma purtroppo questa stessa situazione non si sta presentando nei paesi comunitari dove il suo indice di consistenza è di rilevante importanza e dove i numeri dei soggetti in cova fanno le statistiche e le differenze. Da qualche decennio la diminuzione demografica in questi luoghi è costante e significativa sfiorando il 50% e il suo stato giuridico di conservazione da luglio 2015, sulla base dei dati IUCN, è passato da Least concern (diffuso e abbondante) a Vulnerabile o quasi minacciato di estinzione. Questo appello che è stato emesso dall’Avifauna Migratoria, segue di pochi mesi quello fatto per la registrazione dei dati degli abbattimenti richiesti dalla UE, dove anch’ io nel forum del sito avevo postato associandomi a questa raccomandazione. La richiesta fatta, se non disattesa, può aiutare gli enti scientifici a far trovare alla politica nazionale ed europea le giuste soluzioni perché si inverta la situazione conservativa del selvatico e nel contempo si possa dimostrare di poter continuare a cacciarlo in modo sostenibile, ovviamente con tutte le precauzioni necessarie, evitando di ritrovarsi la Tortora tolta dalle specie cacciabili e mantenendo questa bellissima tradizione venatoria. Come esponenti di questa associazione contatteremo, scrivendogli, i parlamentari europei legati alla cultura rurale che già a suo tempo ci hanno ascoltato ed apprezzato nel nostro operato, affinché si adoperino per sensibilizzare gli altri stati membri UE oltre all’Italia, a prendere precauzioni verso questo volatile, sperando che sia messo un freno nel cacciarlo, sia in termini di date apertura che di carniere.

Spero che come cacciatori responsabili e maturi si prenda atto e coscienza di questa importante iniziativa che un domani potrebbe tornarci a nostro favore nell’ottica della nostra passione, confidando anche nell’ auspicio di veder tornare in buone condizioni conservative questo bellissimo animale che tanto apprezziamo e tanto ci fa emozionare.

Ho contattato personalmente il responsabile del progetto e posso anche farmi carico di ritirare personalmente le ali degli abbattimenti relativi alle nostre zone per poi mandarle a chi ne farà uso. Chi è interessato può contattarmi per le modalità, al n° di Cell. 347 7213583 o tramite E-Mail Terfiro@libero.it.