Ricerca sulla migrazione del colombaccio “Hobson” primi risultati

Il Club Italiano del Colombaccio è lieto di annunciare i primi risultati che emergono dal Progetto di Ricerca Scientifica sulle origini del colombaccio, (Columba palumbus). Ricerca concentrata nel periodo della migrazione autunnale di ottobre/novembre 2021. Lo scienziato canadese Keith Hobson ha comunicato alcuni risultati che lui stesso giudica molto interessanti anche sulla base di Mappe preliminari. I dettagli tecnici necessitano ancora di approfondimento, l’elaborazione molto particolareggiata degli isotopi fatta inizialmente sui campioni di penne dall’Istituto di ricerca “Edmund Mach dott.sa Luana Bontempo” é analizzata successivamente su modelli statistici, tutto ciò richiede tempo, Hobson ha chiesto pazienza in attesa di ultimare il complesso lavoro scientifico utile da pubblicare. Il materiale da analizzare, 550 campioni, è tanta roba.

.. Ad ogni modo, avremo bisogno di tempo per lavorare ancora su questo e per fornire ai vari cacciatori del Club un’idea della provenienza dei “loro uccelli. Ciò verrebbe fatto riassumendo isotopicamente il loro raccolto e quindi mostrando una mappa degli isotopi delle piume che consentono loro di “guardare in alto” da dove possono provenire i loro uccelli.

I primi dati rilevati da Hobson, per noi cacciatori, sono già molto significativi, finalmente sono svelati alcuni dubbi atavici riguardo la provenienza dei contingenti in migrazione che dal Paleartico scendono anche in Italia fino al Mar Mediterraneo. Hobson ha diviso i 550 campioni nelle tre ondate di maggior picco, (meta ottobre – fine ottobre – novembre) la metodologia di analisi è molto complessa di difficile interpretazione, ma già ora evidenzia che nel periodo di prima ondata (metà ottobre) i contingenti arrivano prevalentemente da Scandinavia e Russia Nord Orientale ed anche da aree di nidificazione del Nord Europa Continentale (Bielorussia, Paesi Baltici ecc.) e quindi si confermano le nostre ipotesi che negli ultimi anni molte popolazioni nordiche scendono dalla Porta Morava a congiungersi alla Flyway Mediterranea sudoccidentale dei Carpazi Sudeti, Alpi, dove maggiori sono i flussi a fine Ottobre e primi Novembre. Per spiegare le differenze di “timing” credo sia importante riferirsi al fotoperiodo: in ottobre si accorcia a Nord con differenza anche di 2 ore tra Stoccolma e Budapest. Tutto ciò conferma quanto hanno più volte avvalorato i studi sulla migrazione degli uccelli, non solo del colombaccio, i migratori che partono per primi sono quelli che partono da più lontano. Poi c’è anche da considerare determinante sulla migrazione il calo delle temperature più marcato a Nord. Altro elemento da considerare è che per la prima volta in Letteratura (nostra pressione su Hobson) le Mappe di esplorazione sulle Origini non si fermano agli Urali (come era nel lavoro Hobson Francia 2009) ma si spingono oltre, infatti dai dati provvisori emerge che i contingenti che noi vediamo a novembre, gli ultimi, partono da molto lontano, estremo sud Europa, dall’ Asia del Nord e del Sud. Alcuni campioni di colombaccio, evidenziati come roscioli e codoni, nel database inviato a Hobson, forse, ci riserveranno piacevoli sorprese delle quali attendiamo dettagli. Per il momento non ci resta che attendere i risultati definitivi di questa importantissima Ricerca Scientifica, fiore all’occhiello del Club, ma non mancheremo di ricordare e ringraziare tutti i cacciatori che hanno collaborato alla raccolta dei campioni da tutta Italia, Sardegna e Corsica compresa, le Associazioni, gli ATC e tanti amici, non solo cacciatori, che con il loro contributo hanno reso possibile questo fantastico Progetto. 

Club Italiano del Colombaccio