LIBRO BIANCO per le cacce tradizionali in EUROPA

Dalla Comunità Europea è uscita una bellissima pubblicazione che ci riguarda direttamente perché nello specifico tratta le cacce tradizionali nei paesi membri della CEE. Questa avrà lo scopo di dare un orientamento ai politici Italiani ed Europei sui temi riguardanti l’applicazione e l’interpretazione della DIRETTIVA 2009/147/CEE, sulla salvaguardia degli uccelli selvatici in relazione alla caccia.
L’ interessante documento, chiamato LIBRO BIANCO, è un minuzioso lavoro preparato e adottato dall’Associazione Europea per le cacce tradizionali (AECT) in collaborazione con la (FACE) Federazione delle Associazioni per la caccia e la conservazione dell’UE.
Si deve anche ringraziare lo Staff dell’ANUU Migratoristi che ha dato il suo contributo per la traduzione del testo dall’Inglese all’Italiano.
In questo testo vengono trattati e spiegati gli articoli più incisivi della direttiva e vengono espressi i concetti basilari per cercare di coinvolgere e spingere i legislatori dei vari paesi della UE, ad adoperarsi per permettere uno svolgimento dell’attività venatoria su un principio di sostenibilità e nel contempo, a guardare la normativa non sotto un profilo delle restrizioni ma da quello di una positiva opportunità, privilegiando il totale rispetto delle varie tradizioni e dei vari usi e costumi legati al territorio e alle diverse popolazioni. Si cercherà di dimostrare come queste siano legate alla propria storia ed al proprio patrimonio culturale ed etnologico e quanto questo patrimonio avrebbero la volontà di trasmetterlo da una generazione all’altra. Sempre con questo testo, coloro che lo hanno redatto, cercheranno di dimostrare con dati scientifici e prove alla mano, che le cacce tradizionali non sono così dannose come qualcuno vorrebbe far credere, ma sono più sostenibili e selettive di altre, fino ad essere addirittura utili nel riportare equilibrio sullo stato di conservazione di alcune delle specie cacciate perché è su loro che si mantiene alto l’interesse. E’ proprio su questo principio che si basa la Direttiva UE per trovare nell’interesse quella collaborazione necessaria per cercare di riportare l’abitat in condizioni ideali a ricondurre le specie ad uno stato favorevole. Ancora con questo testo opereranno per rendere consapevolezza ad una politica, spesso troppo influenzata, perché eviti quelle strumentalizzazioni ideologiche, populiste ed a volte anche Euroscettiche di coloro che si pongono contro l’attività venatoria, minando continuamente il nostro terreno e con questo le nostre attività, le nostre culture e i nostri modi di vivere, calpestando valori ed ideali di chi la pensa diversamente da loro e portando soltanto destabilizzazione e nessun vantaggio ne alla natura, ne all’ambiente, ed arrecando un danno economico e finanziario alle attività interessate ed a chi ne trae da queste il pane quotidiano.
Alla fine di questa disamina capiremo anche quanti pericoli si potrebbero nascondere per la caccia, eventuali modifiche alla Direttiva Uccelli ed ancor più, eventuali modifiche agli allegati relativi alle specie cacciabili negli stati membri della EU, perché queste potrebbero portare variazioni soltanto in senso restrittivo. Insomma un vaso di Pandora che sarebbe bene non scoperchiare perché il contesto politico potrebbe non giocare a nostro favore.
Non mi dilungo oltre e consiglio vivamente di dedicare un po’ di tempo alla lettura di questo bellissimo lavoro. Su questo potrete trovare anche tante risposte dei tanti perché derivati dalla Direttiva uccelli della comunità Europea, per poi trarne le vostre conclusioni.
Spendo un’ultima considerazione dicendo che fortunatamente in Europa, qualcuno si spende ancora per la nostra passione e per come ci piacerebbe svolgerla, anche se dobbiamo essere consapevoli e coscienti che non sarà un facile obbiettivo.

Terfiro

Cliccando sulla frase sotto si apre il PDF del documento “LIBRO BIANCO”
AECT_LIBRO BIANCO_it-1