ENPA prende le distanze dal referendum anticaccia: “Iniziativa improvvida”

Carla Rocchi non ha gradito nemmeno la gestione della raccolta firme da parte dei comitati promotori

Carla Rocchi, presidente dell’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali), ha detto la sua sul referendum anticaccia che sta facendo discutere parecchio. La presa di posizione è per certi versi sorprendente: “Il referendum sulla caccia? Le grandi associazioni animaliste come Enpa, Lipu, Lav, Oipa, Leidaa, la Lega nazionale per la difesa del cane si sono tenute alla larga da questa iniziativa che valutiamo improvvida.

Non vogliamo essere corresponsabili di una avventura pericolosa. Nessuno oggi si azzarda a toccare la legge 157 a tutela della fauna, il rischio è che potrebbe essere peggiorata e non migliorata. I cacciatori oggi sono pochi ma sono bene rappresentati politicamente. Tra l’altro, i due comitati promotori del referendum non solo raccolgono le firme separatamente ma il 12 ottobre scorso sono arrivati a scontrarsi in Tribunale. La cosa si commenta da sola”.

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