Giovedì 24 ottobre ed in particolare sabato 26 ottobre ho notato un fenomeno che nella mia lunga vita di“colombacciaro” non avevo mai visto prima.
Si tratta di un passo davvero anomalo non per la quantità di colombacci avvistati, ma per una ben
particolare loro direzione di volo.
In buona sostanza erano tanti a volare verso la Toscana, ma forse erano ancora di più quelli che
ritornavano indietro posandosi nel fondovalle, nei crinali più vicini alla pianura.
A cosa sia collegata questa novità (davvero novità!) non so dire. Di certo tutti questi voli di ritorno hanno poi dato origine ad un “qualcosa” di non immaginabile domenica 27 ottobre.
Dalle prime luci dell’alba, quasi ancora a buio, un enorme serpentone di colombi ha iniziato ad
accarezzare il fondo valle a circa 1,5 km dal mio capanno. Incredibile la quantità. INCREDIBILE. Ancor più incredibile la durata del fenomeno che si è protratto per circa una mezz’ora. Di nuovo qualcosa di maivisto prima. Quanti saranno stati? Approssimativamente e certo per difetto 40/50/60.000 e più.
Ecco sottolineate le manifestazioni più eclatanti del passo nella mia valle.
Una stagione davvero particolare anche in relazione al fatto che nuvole basse, nebbia, a volte vento
esagerato da sud ci hanno permesso di cacciare per sole quattro giornate complessive.
Ma torniamo ai voli di ritorno. E per entrare in argomento cito le esperienze di un caro amico francese che caccia in Dordogna.
InFrancia i cosiddetti “voli di ritorno” non sono una novità. A comprova di quanto affermo è possibile visionare nel sito palombe.com, in particolare nei conteggi effettuati nei Paesi Baschi, quanto sia assodato tale fenomeno.
Il mio amico Christian mi ha descritto due tipi di contro-passo, chiamiamoli così.
La prima contro-migrazione autunnale si manifesta nelle riserve poste più a sud delle Landes e del Gers. Quando le zone protette in questi dipartimenti sono piene di colombi e le fonti alimentari sono esaurite …succede che i colombacci, pardon les palombes, rimontino verso i territori che avevano già percorso precedentemente verso la Spagna.
E’ allora che i corridoi a 1.000 e più voli vedono tornare indietro centinaia di voli anche fino a 500 voli.
Da notare che Christian (cacciatore di posa) segnala che a volte questi voli si posano meglio perché
secondo lui sono più affaticati.
Veniamo alla seconda retro-migrazione.
Questa volta sono i colombacci che hanno già superato i Pirenei nel mattino a tornare indietro nel
pomeriggio. Al mattino sarà possibile contare 20.000 o 30.000 colombi che valicano i monti in modo piuttosto compatto per poi notare quasi la stessa quantità tornare indietro. Addirittura esistono capanni costruiti con disposizione dei giochi in funzione del ritorno dei colombacci. A parere del mio amico questo fatto è dovuto alla grande distanza da compiere in volo per raggiungere Extremadura in Spagna o Alentejo in Portogallo. In questo modo un successivo fenomeno (preoccupante) si evidenzia col sedentarizzarsi dei colombacci in Francia.
A ben pensare noi uomini incidiamo su queste soluzioni di vita del selvatico. Enormi fast food presenti in Francia … quantità di cereali crescente … e caccia oltremodo eccessiva in Spagna sono il mix che funziona da detonatore.
Infatti, a proposito di eccessiva pressione di caccia in storici quartieri di svernamento, occorre dare
evidenza al fatto che in Spagna, in particolare, i colombacci sono addirittura cacciati ai dormitori. Questo fatto ha dato conseguenze eclatanti e le norme di protezione attuate con un certo qual ritardo sembrano applicate proprio in ritardo.
Zone che per secoli erano state frequentate dai colombacci oggigiorno ne vedono ben pochi arrivare. Insomma l’economia rurale per esempio dell’Extremadura … con alberghi … ristoranti … poste di caccia
affittate … e tutto il resto hanno combinato un bel guaio.
Queste le considerazioni del mio amico Christian.
Se volete potrete osservare la sua bellissima e funzionale palombiere cercando in internet Palombiere d’Urtzoa 24 e di seguito le varie stagioni di caccia.
Rinaldo Bucchi