BRUZZONE vs MINISTRO COSTA ( ASSENTE IN AULA )

BRUZZONE: MINISTERO AMBIENTE AMMETTA POSIZIONE POLITICA ANTI CACCIA
Assente in aula il Ministro Costa a cui il Senatore Bruzzone ha rivolto un’interrogazione a risposta immediata sulla situazione relativa alla modifica dei Key Concepts della Direttiva Uccelli. Nel presentare il proprio quesito, Bruzzone ha parlato dell’anomalia Ispra, che certifica date di migrazione poco credibili, le quali vanno a peggiorare la situazione già anomala dei KC decisi per l’Italia nel 2001.

“Con i dati in uso – ha detto Bruzzone – anticipiamo la migrazione di un mese e mezzo rispetto a Paesi sulla stessa latitudine. Il che comporta l’invasione di ricorsi al Tar, proposti spesso dalla Lipu, Lega Italiana Protezione Uccelli, che immagino il Ministro conosca bene. Abbiamo l’occasione di mettersi in regola finalmente, ma idati inviati da Ispra sono difformi da innumerevoli enti, anche accreditati da Ispra, e da quelli degli istituti scientifici di altri stati, pari ad Ispra”.

Bruzzone ha evidenziato che l’articolo 1, comma 7-bis, della legge 157/1992 prevede espressamente la concertazione con il MIPAAFT e l’invio alla Commissione Europea dei dati riguardanti le ricerche sull’avifauna da parte del Ministero Politiche Europee ed ha chiesto il motivo per cui il Ministero dell’Ambiente ha agito per conto proprio.

La risposta del Ministero

A rispondere al posto del Ministro Costa c’era il Ministro Fraccaro, che ha letto la nota degli uffici del  Ministero dell’Ambiente. In questa è stata rivendicata la trasparenza del lavoro svolto. “L’Italia ha contribuito a sostenere la redazione da parte della Convenzione sulle specie migratrici di un Atlante delle migrazioni, i cui dati saranno disponibili nei prossimi mesi e che potrà costituire uno strumento utile a fornire elementi necessari per la coerenza dei dati fra tutti gli Stati membri”, ha detto Fraccaro leggendo la nota del Ministero dell’Ambiente”. Il Ministero rivendica la propria autonomia nell’inviare i dati all’Ue: “occorre ribadire, ad ogni modo, che il Ministero ha agito in osservanza della legge n. 157 del 1992, che all’articolo 1, comma 7.1, prevede che il Ministero dell’ambiente trasmetta periodicamente alla Commissione europea tutte le informazioni a questa utili sull’applicazione pratica della presente legge e delle altre norme vigenti in materia, limitatamente a quanto previsto dalla direttiva 2009/147/CE” ha risposto il Ministero. “Quanto alle incongruenze fra i dati dei diversi Paesi, che non riguardano solo l’Italia, queste, come già accennato, sono il risultato dell’approccio per singolo Stato adottato storicamente dalla Commissione europea. L’Italia ha peraltro proposto di modificare tale approccio secondo il modello di flyway, nella cui direzione va lo stesso Atlante delle migrazioni”.

La replica di Bruzzone

“Ho preparato una replica perché immaginavo che la risposta fosse di questo tenore. L’articolo 1, comma 7.1, della legge n. 157 del 1992 dispone che le informazioni periodiche devono essere limitate a quanto previsto dalla direttiva uccelli. Stiamo parlando dei KC, che non sono previsti dalla direttiva uccelli. L’argomento è regolamentato da un altro comma, che prevede, come realtà c’è stato (ma con scarso successo), il coinvolgimento del Ministero delle politiche comunitarie. Di fatto, con i dati inviati dal Ministero dell’ambiente, anticipiamo ancora le migrazioni prenuziali: adesso arriviamo a capodanno. Quando andavamo a scuola (io, il Ministro e tanti altri, ma anche i ragazzi che vanno a scuola oggi), ci dicevano che a primavera arrivano gli uccelli e vanno a fare il nido. Adesso cambiano dei dati e cambia tutto. Sembrerà molto strano, anche perché questi dati sono difformi dalle innumerevoli pubblicazioni scientifiche accreditate nel nostro Paese, alcune delle quali anche dello stesso ISPRA, e sono altrettanto diversi dagli istituti scientifici statali (i pari ISPRA) di Francia, Spagna, Grecia, Cipro, Malta, Croazia e persino Romania e Bulgaria. Siamo rimasti soli; siamo soli a sostenere l’insostenibile, cioè che nella prima decade di gennaio gli uccelli migratori vanno a fare il nido. Non ci crede nessuno, tanto meno quelli che hanno lavorato su questo tema, magari avendo nei loro uffici affissi gli adesivi della LIPU, perché di questo purtroppo sono anche testimone diretto. L’Italia quindi su questo tema è in contrasto con il mondo accademico internazionale. Se si hanno delle posizioni politiche diverse, le si dicano. Se si è contro, si dica che si è contro, ma non si dica che a capodanno gli uccelli migratori fanno il nido, perché non ci crede nessuno. Questo sistema lo abbiamo visto in passato, signor Ministro. Ricordo perfettamente il Governo Prodi, quando aveva un Ministro dell’ambiente, tal Pecoraro Scanio, che di danni ne ha fatti tantissimi e li vediamo ancora adesso. Sono sistemi che non ci piacevano allora e che non ci piacciono neanche oggi”. 
TRATTO DA : http://www.bighunter.it/Caccia/ArchivioNews/tabid/204/newsid730/25268/Default.aspx

***

COME RICEVIAMO E COSI’ PUBBLICHIAMO

ATTENZIONE: l’articolo qui riportato è frutto di ricerca ed elaborazione di notizie pubblicate sul web e/o pervenute. 
La redazione del sito www.ilcolombaccio.it,non necessariamente avalla il pensiero e la validità di quanto pubblicato. Declinando ogni responsabilità su quanto riportato, invitano il lettore a una verifica, presso le fonti accreditate e/o aventi titolo.