FORUM Club Italiano del Colombaccio

Vasco

  • Hero Member
  • *****
  • Post: 1401
    • Mostra profilo
Risposta #10 il: 31/05/2019 - 23:36
Modifica 157/92 o modifica "ISPRA".

"Preluevo" non in tutte le stagioni ma per tutto l'anno......
Andiamo male, la caccia è, per troppi, diventata obby consumistico.

giamp50

  • Hero Member
  • *****
  • entroterra Conero -media bassa Valmusone
  • Post: 1349
    • Mostra profilo
Risposta #9 il: 30/05/2019 - 22:13
I due sotto riportati concetti espressi dalla CIA sono, non solo contraddittori, ma pericolosi ed inconcepibili, anzi ASSURDI:

1)- "DISTINGUERE le attività di gestione della fauna selvatica da quella
     dell'attività venatoria
";

2)- "Le attività di controllo della fauna selvatica NON POSSONO essere delegate
     all'attività venatoria
".

Associazioni Venatorie: SVEGLIA!


giamp50

  • Hero Member
  • *****
  • entroterra Conero -media bassa Valmusone
  • Post: 1349
    • Mostra profilo
Risposta #8 il: 30/05/2019 - 21:25
CIA proposta modifica 157/92

Ad una prima superficiale lettura sembrerebbero presenti contraddizioni.
Necessaria una disamina approfondita.

walt46

  • Hero Member
  • *****
  • Post: 653
    • Mostra profilo
Risposta #7 il: 30/05/2019 - 00:14
Mi raccomando.......sempre allegri e positivi  eh!!! Se attraversate la strada ad un gatto nero.......si tocca le palle........miaoooooo e scappa !!! .................certo..... gli studi in mano ce li ha ISPRA,COSTA E LA LIPU .......come no quelli del 1861 sull upupa  !!!! .....vediamo come giustificheranno in UE. I  KC ITALIANI E LA RICHIESTA DI INASPRIRLI......ma fatemi il piacere...caccia sostenibile in Italia a quali specie??? di che si parla che si apre tutto dopo e si chiude prima ??? E allora negli altri Stati com è la Caccia SOSTENIBILE ...OPPURE ..INSOPPORTABILE ??? ..rinsavitevi che è meglio che state ,spero incosapevolmente, per lanciare l ennesima OPERAZIONE SIMPATIA. . ,Ciao

Denis

  • Visitatore
Risposta #6 il: 29/05/2019 - 15:48
Ad ogni modo Giamp al di là di chi ci rappresenta siamo noi a pagare.
Comunque il punto del mio ragionamento é chiaro ed é semplicemente che il cacciatore italiano vuole ma non ha ancora capito che deve darsi da fare se vuole continuare a cacciare.

giamp50

  • Hero Member
  • *****
  • entroterra Conero -media bassa Valmusone
  • Post: 1349
    • Mostra profilo
Risposta #5 il: 29/05/2019 - 12:04
Ma sei proprio sicuro Denis che le AV siamo noi?

Come vengono "eletti" i dirigenti?
Che percentuali di presenti alle assemblee elettive?
Quali norme elettive sono in vigore?
Ecc.

Denis

  • Visitatore
Risposta #4 il: 29/05/2019 - 11:21
Abbiamo comunque da tener conto che il governo "Europa" sarà formato da una considerevole rappresentanza dei verdi, vedi Germania 20% ecc. ecc. quindi la vedo sempre più scura, il risultato degli animalisti italiani conta zero.
Sarà compito delle A.V. tenere linee guida per far si che "l'impatto" ambientale della caccia non sia considerato un danno, ma soprattutto un prelievo sostenibile e politicamente valido per mantenere equilibrio tra specie di animali  selvatiche, ungulati soprattutto. Quindi insegnamento e cultura venatoria che possa salvaguardare l'etica e l'immagine del cacciatore, oltremodo oltraggiata, da una caccia diventata sempre più obby consumistico non una vera passione. 

Saluti
Vasco

Condivido quello che scrive Vasco ma ci vorrei aggiungere che 2 meno 1 = 1 come anche  monitoraggio - prelievo = caccia sostenibile.
Semplice e limpido il ragionamento.
Quindi alla fin fine é la mentalità dei cacciatori che deve evolvere perché finché la maggiorparte dei cacciatori aspetta che il doveroso compito lo faccia qualcun'altro nominando le A.V. e non meditando che le A.V. siamo proprio noi cacciatori campa cavallo che gli ambientalisti diventano sempre più forti......
Studi in mano il mondo della caccia in Italia ne ha ben pochi e ben pochi sono quelli che fanno monitoraggio (territorio, riproduzione, migrazioni, svernamento) o che partecipano in qualche modo agli studi.

Vasco

  • Hero Member
  • *****
  • Post: 1401
    • Mostra profilo
Risposta #3 il: 28/05/2019 - 16:05
Abbiamo comunque da tener conto che il governo "Europa" sarà formato da una considerevole rappresentanza dei verdi, vedi Germania 20% ecc. ecc. quindi la vedo sempre più scura, il risultato degli animalisti italiani conta zero.
Sarà compito delle A.V. tenere linee guida per far si che "l'impatto" ambientale della caccia non sia considerato un danno, ma soprattutto un prelievo sostenibile e politicamente valido per mantenere equilibrio tra specie di animali  selvatiche, ungulati soprattutto. Quindi insegnamento e cultura venatoria che possa salvaguardare l'etica e l'immagine del cacciatore, oltremodo oltraggiata, da una caccia diventata sempre più obby consumistico non una vera passione. 

Saluti
Vasco

HUNTER

  • Newbie
  • *
  • Post: 45
    • Mostra profilo
Risposta #2 il: 28/05/2019 - 11:43
Non sbagli assolutamente Giamp

giamp50

  • Hero Member
  • *****
  • entroterra Conero -media bassa Valmusone
  • Post: 1349
    • Mostra profilo
Risposta #1 il: 28/05/2019 - 09:49
A seguito del nuovo assetto politico italiano ed europeo quali nuove prospettive ci possiamo attendere?

Il flop del logo animalista allo 0,6% dovrebbe, almeno speriamo, aprire gli occhi dei politici sulla reale consistenza di questa ideologia tendente ad umanizzare ciò che umano non è!

Altrettanto dovrebbe far riflettere i responsabili delle reti televisive nel far condurre trasmissioni a chi ha dimostrato di appartenere a questa ideologia non supportata politicamente dal popolo italiano.

Ma molto dipenderà anche dalle linee che verranno prese dall'associazionismo venatorio italiano.
Serietà, responsabilità, impegno e, soprattutto, UNITA', potrebbero fare la differenza.
Per non dire poi della necessità di informazione corretta a cittadinanze e scolaresche.

O sbaglio?