FORUM Club Italiano del Colombaccio

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Topics - Rimescolo

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Discussioni Generali / Contributo di solidarietà
« il: 23/05/2023 - 22:35 »
Il 10 giugno sarò presente alla festa nazionale del club del colombaccio di Poggibonsi. Saranno disponibili 10 volumi di "Falco ti brucia la casa"come umile contributo da devolvere alle popolazioni dell'Emilia Romagna. Con rispetto
Rimescolo

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Discussioni Generali / Cacciatori si diventa
« il: 31/01/2023 - 14:36 »
Cacciatori si Diventa

Ogni essere umano o animale nasce dalla stessa porta della vita!
Venire al mondo ed essere concepiti non sempre è una scelta, ma è un modo per
proteggere la specie, per migliorarla, per adeguarla al passo dei tempi.
L'essere umano come quello animale si fortifica con le difficoltà, si emancipa, si sviluppa, si inserisce nella società e nell'ambiente in cui sceglie o subisce di vivere la sua vita e quella dei suoi simili.
Lo studio, la ricerca, l'intuito, le convinzioni, l'esperienza soggettiva e di gruppo, concorrono ai cambiamenti e alla nascita di situazioni migliorative di vita, non sempre condivise ma mai rifiutate a priori. Le comodità di spostamento, di alimentazione, di inserimento in ambiti più sicuri e più "democratici", stimolano la specie umana e animale a percorrere strade meno ripide o faticose.
Il cacciatore è un estratto di tutto quello che è vita, ambiente, ricerca scientifica, gestione della fauna e del territorio.
In passato si diventava cacciatori per necessità, soprattutto, perchè la selvaggina cacciata era una pregiata e gradita opportunità di integrazione alimentare.
Dopo si diventava passionisti, perchè cacciare selvaggina comportava coltivare tecniche e strumenti di caccia utili, più o meno etici ma sempre inerenti la cattura a fini alimentari. La conoscenza del territorio, dei selvatici che lo abitavano o lo frequentavano in certe stagioni dell'anno, stimolava il cacciatore attento alla ricerca e allo studio per migliorarsi nelle catture delle prede ambite e "necessarie". L'ascolto verso i cacciatori più scaltri,  più capaci,  più disponibili all'insegnamento della materia venatoria, era consigliato e ambito da giovani cacciatori, curiosi e vogliosi di esercitare la loro passione.
Il cacciatore moderno dovrebbe diventare ed essere identificato, come appartenente alla categoria di una minoranza di passionisti, per necessità e senso civico.
Una minoranza di persone umane che gode del privilegio di essere concessionaria del porto d'armi uso caccia, per tempi e per specie , in periodi consentiti al prelievo di selvaggina non a rischio estinzione, a selvaggina non vocata per certi ambienti, a selvaggina problematica per certi settori, a selvaggina (tutta) pregiata, magra e proteica a scopo alimentare.
Il cacciatore moderno non spara per il gusto di sparare, per questo scopo ci sono i poligoni o campi di tiro, il cacciatore moderno dovrà essere autorizzato alla gestione di specie in esubero, in ambiti riconosciuti, confinati e controllati.
Il cacciatore moderno dovrà essere riconosciuto, accettato e integrato nella società, per le sue integrità morali ed etiche, per la sua preparazione rurale e scientifica dell'ambiente in cui è chiamato ad intervenire.
Il cacciatore moderno non sfida, non mostra, non ostenta, non provoca i detrattori, cerca di dialogare, cerca integrazioni culturali, cerca metodi razionali di gestione e di risoluzione di problematiche venatorie e ambientali.
Il cacciatore moderno dovrà "pretendere" di poter gestire, offrendosi agli organi competenti di controllo e organizzazione del territorio, situazioni di emergenza ma soprattutto di programmazione del futuro della caccia e del prelievo venatorio.
Lunga vita ai cacciatori responsabili, ai cacciatori di emozioni, ai cacciatori fieri e orgogliosi, ai cacciatori che per esercitare la loro passione si portano appresso i cani e altri collaboratori o ausiliari, ai cacciatori che non si sentono osteggiati o combattuti, offesi o denigrati.
 Lunga vita ai cacciatori

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Discussioni Generali / "Falco ti brucia la casa"
« il: 16/01/2023 - 16:36 »
Carissimi amici, conoscenti, lettori
Dopo tanti anni di partecipazione attiva, di scambi di opinioni, di consigli, di racconti, di esperienze soggettive; sono giunto alla conclusione di raccogliere in un volume, una parte della mia stotia di caccia, di lavoro, di vita. Alcuni di voi mi hanno "spinto", invogliato, suggerito di offrire la mia narrativa semplice, vera e sincera, ad una platea possibilmente più ampia, dove emozioni, commozioni e descrizioni si fondono in una piacevole lettura monografica.
Ovviamente, senza presunzione, o illusione, ho integrato fatti, opinioni, desideri, progetti, realizzazioni.
Venerdì prossimo, 20 gennaio avrò un primo contatto con l'editore...successivamente concorderemo il metodo e la data di pubblicazione, il "materiale" è rislutato interessante! Avrò modo di dedicare una ampia e dettagliata pagina di ringraziamento a tutti coloro che hanno trovato e custodito qualcosa di buono dei miei interventi, a coloro che sono diventati amici e semplicemente a tutti quelli che mi hanno letto. Al club Italiano del colombaccio saranno riservate copie gratuite da proporre a fiere o appuntamenti rurali e venatori. Questo volume accompagnerà e saluterà la mia ospitalità turistica, la mia realtà territoriale e sosterrà per quanto possibile la Confraternita Misericordia di Campiglia Marittima.
Un abbraccio da Rimescolo

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Discussioni Generali / Colombaccio, migrazione 2022
« il: 28/10/2022 - 18:57 »
Siamo vicini alla conclusione (eccezionale) della migrazione autunnale del colombaccio. Proviamo ad esaminare le carcasse, il loro piumaggio, la loro consistenza, il loro peso...
Ogni anno mi soffermo ad osservare, siccome non ho, purtroppo, suocera o moglie che me li spiumano, i colombacci catturati. Questa migrazione è ricca di soggetti completamente impiumati, senza cannucci ne sul corpo ne sul collo, bene in carne, anche i giovani, maturi, mentre lo scorso ottobre molti soggetti si presentavano con mutazione e livrea incompiuta. Forse potrà interessare alcuni di noi "praticanti", forse per alcuni sarà argomento superato o astratto, però il "passaggio del tempo" consiglia di esaminare, annotare, cucinare e gustare questo meraviglioso selvatico.
Per la cronaca: gli scorsi anni ho catturato colombacci con segni particolari di colorazione delle narici del becco, puntualmente nella prima decade di ottobre, ad oggi non risulta catturato nessun soggetto con quelle caratteristiche.
Sicuramente aver cambiato linea di passo può essere una motivazione, seguita anche dall'esame di un numero inferiore di soggetti, però....Fatemi sapere le vostre osservazioni, a titolo o di studio o semplicemente di curiosità, grazie
In bocca al lupo,
Rimescolo 

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Invito i giovani cacciatori ad osservare e analizzare i territori di caccia per il futuro della nostra passione venatoria. Non vi limitate ad andare dove la selvaggina abbonda, provate ad anticipare la possibilità che un certo tipo di ambiente rurale possa attrarre il selvatico che preferite cacciare e portare in tavola. Nella nostra passione ci sono molte variabili che ci permettono di fare previsioni, di gratificarci delle nostre convinzioni,(senza mai certezze), di ottenere risultati emozionali solo conoscendo approfonditamente la zona di caccia, la condizione climatica, ecc.ecc..
In sieme al nostro cane o semplicemente in silenziosa solitudine.
Rimescolo

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Discussioni Generali / Colombi di "ritorno"
« il: 17/10/2021 - 20:53 »
Da noi (litorale toscano) questo andirivieni dei colombacci, durante la migrazione, è consuetudine in certe condizioni meteo. Sull'appennino ci fanno notare gli amici, è un fenomeno anomalo. La prima volta, credo di ricordare, fu in occasione del terremoto umbro/marchigiano. Alcune supposizioni ci fecero propendere per uno stravolgimento naturale...
Credo che le motivazioni che portano i colombacci a ritornare indietro, dal mare verso il continente, siano molteplici. Provo ad elencarne alcune:
- con venti di scirocco e turbolenze in mare, il colmbaccio non migra, si può affacciare alle piccole isole ma dopo ritorna indietro e attende condizioni meteo favorevoli.
- fase di spostamento (ritorno) per risorse alimentari
- migrazione a corto raggio
- popolazione sedentaria
- ecc..ecc..
Per la cronaca, o per la ricerca, questo ottobre osservo una popolazione di colombacci veramente "in carne", con piumaggio invernale...nel gozzo di un esemplare adulto c'erano legumi e cereali, mais e fagioli!!
Cosa ne pensate, un caro saluto

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La stagione venatoria 20/21 si è appena conclusa, la passione è ancora fortemente presente. Una stagione anomala, sia per le vicende pandemiche, altrettanto per i cambiamenti climatici e comportamentali del selvatico che più di altri inseguiamo per boschi, il colombaccio! Ci aspettavamo frazionamenti, piccoli contingenti in movimento alla ricerca di cibo, frequentazioni più continuative di zone storicamente più ospitali e quindi più frequentate nel periodo dello svernamento. Magicamente, tanto per cambiare, per non farne un selvatico prevedibile, facile da catturare, il colombaccio ci ha fatto storcere la bocca, emozionare a fasi alterne, deluderci e stupirci per i suoi nuovi comportamenti.Un selvatico in salute nonostante la presenza massiva dei praticanti e la pressione venatoria esercitata. Abbiamo notato sin dalla migrazione, contingenti numericamente molto consistenti ad altezze di sicurezza, confermati anche durante lo svernamento in terra Toscana. Tale comportamento in periodo di migrazione può essere interpretato, come una migliore difesa dagli attacchi dei predatori, oltre ad un minore dispendio di energie per la percorrenza di lunghi tratti verso la meta prefissata, alterttanto forse, hanno convenuto, che ogni spostamento per ragioni alimentari diventa più sicuro per la specie se fatto in numerosi soggetti. La loro vulnerabilità, purtroppo, è decisamente alta negli spostamenti effettuati con sitazioni di vento estreme, facili prede...La Toscana in questa annata anomala, ha proposto al colombaccio, un'alimentazione ricca e variegata in un vastissimo territorio a disposizione, una pressione venatoria inferiore per le vicende note. Ciò ha permesso alla specie una relativa "tranquillità", un'incidenza di prelievo contenuta e inferiore agli altri anni precedenti. Auspicabile quindi un incremento notevole per la migrazione futura. Altrettanto razionale è il concetto che in natura non esistono formule matematiche che possano avvalorare questa o quella tesi...Ho cercato di esprimere una osservazione prettamente soggettiva in base alla esperienza che ho maturato nel tempo, a voi la possibilità di conoscere ed esprimere altre possibili conseguenziali tecniche di tutela e salvaguardia della specie in oggetto, specie che dal canto suo, a mio parere, ha già attuato metodi efficaci ed efficienti. Un caro saluto,
Rimescolo

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Discussioni Generali / Auguroni a tutti
« il: 21/12/2020 - 18:31 »
Un pensiero ai lettori, agli associati, agli amici e alle loro famiglie, di cuore.

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A volte il silenzio è d'oro, opportuno, nesessario.
In questa fase così drammatica del nostro vivere, credo che l'espressione della nostra vicinanza ai contagiati dal Covid-19, ai loro familiari, ai loro amici, possa contribuire a risollevarsi ed ad alleviare i disagi subiti. Poche parole, senza vergogna, con delicato pudore giungano da parte mia, a tutti coloro che in qualche modo sono, o sono stati colpiti da questa immane tragedia. Con profondo rispetto, un caloroso abbraccio
Rimescolo

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Discussioni Generali / Ljmantria dispar larvae
« il: 25/05/2019 - 12:25 »
Buon giorno a tutti e buona votazione.
Vi consiglio di ispezionare i vostri capanni, con vegetazione sia di quercia che di leccio, è in atto una infestazione massiccia di lymantria...
Un caro saluto,
Rimescolo

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Discussioni Generali / Ambiente da salvare...
« il: 19/04/2019 - 08:34 »
E' di attualità "Internazionale" la nascita di un movimento di adolescenti che si propone di consigliare e combattere per un miglioramento della vita, ambientale. La signorina Greta (15 anni), portavoce del movimento che viene ricevuta e osannata dalle autorità politiche, religiose e sociali, riceve onori e applausi quasi fosse la salvatrice del pianeta. Non ho nulla da obiettare ne da criticare verso questo legittimo, democratico e pacifico movimento giovanile o adolescenziale, mi fa senzo negativo che i cosiddetti grandi spendano parole di circostanza e si spellino le mani inconsapevoli della ridicolezza e assurdità del loro comportamento, i "grandi". Di fatto certificano la loro inconcludenza e il loro fallimento...Greta mi ricorda il caro Presidente Napolitano, quando criticò, in occasione del secondo mandato Presidenziale gli onorevoli di inconcludenza e loro che applaudivano!!!!
Ecco trovo una similitudine nella forma e nella sostanza, con i dovuti distinguo.Ebbene, questo argomento è in tema caccia? mah non lo so, ma può comunque stemperare e far riflettere per il futuro, in modo lieve.   

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Discussioni Generali / Addio ad un grande "Palombaro"
« il: 15/03/2019 - 17:36 »
Mi premuro a nome del gruppo di Perugia, di annunciare la perdita di un grande amico oltre che colombaio, Paolo Boscia detto "PIOLO".
La scomparsa è avvenuta oggi in seguito ad un aneurisma.
La nostra voce giunga alla famiglia, a tutti gli amici e conoscenti che lo hanno apprezzato per la sua capacità di unire, la sua sincerità e operosità.Ciao Paolo riposa in pace

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Racconti di Caccia / La buona stella di Buk
« il: 17/01/2019 - 23:03 »
Buona sera a tutti, amici della natura, amici degli animali, amici cacciatori, amici lettori.
Ieri 16 gennaio 2019 si è concluso il nostro peregrinare per boschi alla ricerca dei nostri migratori preferiti, i colombacci. La nostra tecnica di caccia nei mesi invernali è quella di utilizzo delle aste da posizionare in alberi spogli sopra alle quali disporre cimbelli di piccione o colombaccio su ribaltine, normalmente con sparo a fermo dopo la posa. Non mi soffermo sulle diversità più o meno etiche e funzionali di varianti tecniche...già discusse e motivate in precedenti post specifici, neppure mi soffermo sulla procedura di "infrazione" che ci ha costretti a interrompere un calendario di caccia concesso e pagato anticipatamente. Il mio racconto è incentrato a descrivere dettagliatamente, con l'enfasi, l'emotività e la sensibilità che i cacciatori hanno nel rapporto con i loro cani da caccia.
Premetto che ho sempre avuto cani da caccia fin da quando ho avuto la concessione della licenza di caccia, nel lontano 1967, ma la maturità e il passaggio del tempo, in ogni individuo, concorrono all'aumento di sensibilità e attenzioni, osservazioni più approfondite, condivisioni cercate e volute, collaborazioni auspicate e desiderate...spesso segnali di "vecchiezza".
Viva la "vecchiezza" per chi ci arriva e la sa vivere con dignità.
Vorrei stringere per arrivare al dunque della questione, Buk mi guarda e forse capisce che sto per raccontare la sua avventura, un episodio che ha un risvolto e un esito positivo per la capacità risolutiva, la sensibilità dimostrata, l'efficienza e l'efficacia di interventi tempestivi nel rispetto, nella conoscenza di un animale, riguardosi del suo "amico" proprietario. Con Baffo il rapporto di complicità risolutiva a caccia e nei confronti della clientela turistica era esemplare, un valore aggiunto per il nostro B&B, un aiuto importante per la disciplina di caccia che praticavo allora. Buk è totalmente un altro soggetto, amorevole e affettuoso, alla ricerca costante di un contatto, attento e professionale nell'azione di caccia richiesta, il riporto e la segnalazione del selvatico, brillante con chi conosce, apparentemente riservato e diffidente con gli estranei, emotivo e sensibile, fiero nel suo bell'aspetto, esemplare tipico di springer spaniel dal manto color bianco-fegato. Sono finalmente, dopo tutti questi preamboli, a descrivere la cronaca di una giornata particolare di caccia, la chiusura particolare   anticipata di caccia al colombaccio subita da una delibera di giunta regionale con "vizio di forma", così la definisco io. Di buon ora raggiungiamo la zona di caccia, con l'amico Paolo ci disponiamo in zone diverse ma relativamente vicine, dispongo i miei attrezzi (aste) sopra dei grandi cerri, i piccioni sono docili e normalmente tranquilli, l'alba si avvicina, il freddo è abbastanza pungente, tutto è pronto, Buk prende posto vicino a me, nella postazione temporanea, preparata al momento.
Non conosco la zona, mi appassiona, mi incuriosisce, mi da fiducia non c'è competizione. C'è luce a sufficienza per osservare di fronte a me, a non più di 20 metri, una femmina di capriolo con in suoi due piccoli, nati nel maggio 2018...bei soggetti sviluppati, saranno gli artefici della giornata nel bene e nel male, cercherò di descrivere con dovizia di particolari certo di trasmettere ogni attimo di passione, ansia, speranza, emozione, condivisione, gioia.
La giornata di caccia inizia, i colombacci latitano, scarsi avvistamenti, alcune catture con recuperi eccellenti di Buk nel folto della boscaglia, comunico con l'amico Paolo, scarso carniere ma soddisfatti complessivamente della stagione passata, consumiamo un pasto frugale, a Buk ho portato un patè di polo e manzo, per me pane e prosciutto cotto, aranciata da bere, Buk si disseta nel ruscello corrente. Di fronte a me in lontananza, oltre duecento metri, scorrono veloci le auto sulla superstrada, nelle prolungate pause mi soffermo ad osservare e misurare il traffico, quattro rilevazioni di un minuto registrano un passaggio di 19 auto come media, nel senso di marcia più vicino a noi, presumo che anche nell'altro senso di marcia la densità fosse analoga, diciamo circa 38 auto in transito ogni minuto...abbastanza!!!Si arriva così intorno alle 13.30, colpisco un colombaccio, mi cade nel bosco, non vicinissimo, mi inoltro con Buk solito entusiasmo cerca ampia, perlustra ogni anfratto, si incunea in un forteto, incito al recupero, Buk non risponde. Mi vengono in mente i caprioli del mattino, si erano diretti proprio in quella direzione, inizio a chiamare a gran voce Buk accompagnando a ritmo cadenzato il richiamo e uno sparo in aria per facilitare il rientro, nessun segnale di Buk, il tempo passa inesorabile come inesorabile è l'angoscia, l'ansia, il presentimento, la paura, la tensione, alle 14.30 comunico a Paolo l'accaduto, lui interrompe l'azione di caccia per venirmi in soccorso, io mi dirigo verso la superstrada, attraverso il sottopasso e mi accorgo immediatamente che c'è stato il passaggio di Buk con gli ungulati, diretti nella zona protetta, ma altrettanto immediata è la supposizione che Buk sia a rischio incolumità sua e di altri passeggeri.
In precedenza avevo avvisato Paolo che forse in superstrada si era verificato un incidente stradale...c'erano delle macchine ferme...ma Buk era "sparito" da appena cinque minuti.. a posteriori ho ricollegato la possibile concomitanza. Mi faccio forza, mi affaccio ad un lato della strada, in lontananza scorgo una macchina in sosta sulla carreggiata, ha i lampeggianti accesi, ci sono due soggetti con pettorina arancione che armeggiano sul bordo, ho un crollo psicologico, mi viene il magone e sto per scoppiare in lacrime, i due salgono in macchina e mi vengono contro, cerco di fermarli ma proseguono alcuni metri, uno di loro apre la portiera, accorro velocemente e domando se c'era un cane. No niente cane, noi siamo al controllo della segnaletica stradale mi dice l'incaricato, chiedo scusa, legge nei miei occhi preoccupazione, stia tranquillo mi dice. Di nuovo solo con le mie angosce e un presentimento negativo, non voglio telefonare a casa e non telefonerò...Paolo mi raggiunge dopo aver fatto visita alla mia macchina, ma di Buk nessuna traccia, continuiamo insieme l'ispezione del territorio, incontriamo due anziani e forniamo loro i nostri dati per un eventuale successiva segnalazione. Paolo è affranto, il suo supporto emotivo e razionale è però esemplare, la sua disponibilità assoluta il suo coinvolgimento reale e sincero, la sua partecipazione attiva e meticolosa, come il suo carattere. Ispeziona il lato opposto della superstrada, a vista d'occhio mi dice per radio, nessuna traccia. Ho quasi perso la voce e la speranza di rintracciare Buk si affievolisce, il tempo trascorre, i pensieri si accavallano, dovrò chiamare casa, dovrò organizzare la notte, Paolo non mi lascia, lui ha avvisato la moglie, anche lei si rattrista, ci conosciamo, è una bella amicizia. Il tramonto si avvicina, la luce si affievolisce, il nostro calore corporeo è in ebollizione, sudati fradici ci dividiamo ancora un percorso, io salgo in direzione di una recinzione in cerca di una buon anima che mi dia indicazioni, la trovo che sta bruciando delle sterpaglie , quasi al crepuscolo, ha sentito tutto, gli spari in aria e i richiami ma non ha visto niente descrivo il cane e dico che purtroppo il collare azzurro è privo di numero di telefono, gli do il mio biglietto da visita . Sono per salutarlo quando mi squilla il cellulare, numero sconosciuto, d'intuito rispondo velocemente, una voce diretta mi chiede se ho perso il cane, si ma è vivo chiedo con urgenza di risposta, si il cane è vivo e sta molto bene, accudito in gabbia nella ambulanza di soccorso animali smarriti, un sobbalzo, una emozione fortissima, una scarica di tensione nervosa-emotiva mi invade dalla testa ai piedi, dove posso trovarla chiedo, risposta  Colle val D'Elsa, trovato a Poggibonsi... io e Paolo eravamo a caccia a Siena!!!!Paolo sente la converazione, capisce che Buk è stato ritrovato occorre raggiungerlo velocemente, dopo venti minuti circa siamo alla rotonda di Colle sud, posso riabbracciare Buk, ci abbracciamo anche con Paolo questa volta con occhi lucidi e festosi. Telefono a casa con voce rauca ma gioiosa, avviso dell'accaduto, un sollievo, arriverò più tardi con relativa tranquillità.
Il racconto potrebbe finire qui, ma l'eccezionalità dell'evento, il suo attore principale, la dinamica del soccorso e del ritrovamento meritano un appendice di encomio e di merito per l'intervento tempestivo e rapido,  di una persona speciale che si è fermata per strada e ha recuperato Buk caricandolo nella sua auto. Grazie infinite ad Ale per la prontezza, la capacità, la conoscenza dei cani, la sensibilità dimostrata, la freddezza e la razionalità nella decisione assunta. Grazie all'organizzazione del soccorso animali, che una volta intervenuti (a cane salvato) sono riusciti in tempo reale a leggere il microchip di Buk e a rintracciarmi telefonicamente. Grazie infinite a chi avrà la pazienza di leggere e capire il rapporto cane-cacciatore, grazie a coloro che si sono emozionati leggendo. Alla prossima con grande rispetto,
Rimescolo 

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Discussioni Generali / La buona stella di Buk
« il: 17/01/2019 - 20:23 »
Segue un racconto articolato e sensibilmente descritto nella rubrica...16/01/2019 buona lettura.

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Discussioni Generali / Misurazione ali di colombaccio
« il: 03/12/2018 - 21:10 »
Accolto l'invito dell'amico prof.Cavina mi sono cimentato alla misurazione delle ali di colombaccio delle catture post migrazione. Ricordo di aver spiumato durante la migrazione colombacci con ali vistosamente più lunghe del normale, mentre ad oggi non trovo diversità degne di nota, le misurazioni oscillano da 30 centimetri a 31.5. Mi domando se sto misurando ali di colombacci stanziali...
Ho il dubbio che lo studio sia approssimativo, nel senso che potrei/potremmo fornire solo o in parte dati di stanzializzati, che come sappiamo non sono gli svernanti/migratori. Ammesso che gli stanzializzati non siano a loro volta migratori a "piacimento". Una riflessione e un parere da coloro che sono interessati.
Un caro saluto a tutti

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