La Riserva Naturale del Gran Bosco della Mesola,con una superficie di 1.058 ettari, rappresenta uno degli ultimi e meglio conservati residui di bosco di pianura, memoria delle antiche foreste che si trovavano fino a qualche secolo fa lungo la costa adriatica.
Praticamente una goccia in mezzo al mare rispetto alle grandi foreste dell’Appennino ma pure essendo piccolo questo boscone ( così chiamato nella letteratura e nella realtà) è come una calamita per i colombacci migranti essendo posizionato a bordo mare visibile dalle popolazioni migranti da lontano sia dalla terra ferma che dal mare è posto a l’intersezione di due grosse direttive ossia due linee di migrazione provenienti la prima a Nord dal corridoio della Porta Morava (territorio di bassa altitudine non montagnoso tra l’Austria, la Ceca e la Slovacchia) che raccoglie le popolazioni provenienti dai paesi del Nord-Est quale Russia, Bielorussia, Polonia del Sud, Slovacchia e Austria, la quale compie il suo ingresso in Italia entrando dal Friuli-Venezia-Giulia.La seconda linea invece proviene dalla Slovenia e dalla Croazia raccogliendo le popolazioni di colombacci provenienti dai paesi di Slovenia,Croazia,Ungheria,Nord-Ovest Ucraina,Polonia del Sud,Bielorussia,Russia e fa il suo ingresso in Italia passando dall’Istria così prominente verso Ovest all’interno dell’Adriatico.
Durante il passo autunnale e in misura molto minore d’inverno, sono presenti stormi di colombacci (Columba palumbus) e di colombelle (Columba oenas) che utilizzano il bosco come area di riposo/dormitorio e le stoppie delle aree limitrofe per l’alimentazione compiendo uno stop.over più o meno prolungato a secondo della situazione climatica del momento ma anche secondo la situazione agricola esistente in quel mese e mezzo.
Il bosco della Mesola è lungo circa 7,5 km, largo 1 km nella sua parte meridionale al confine del mare con la sacca di Goro, 2 km nella parte centrale per poi diminuire fino a soli 300 metri nella punta più estrema a Nord .
Qui sotto sono visibili la topografia del bosco, le varie aree di protezione e le varie aeree soggette all’attività venatoria.